Prima di leggere portati nel tuo stato di ascolto interiore
Espira
Inspira
Segui il respiro fino a quando senti
un progressivo stato di rilassamento che entra in te
e osserva il tuo corpo materiale seduto sulla sedia.
osserva dove ci sono contrazioni nella colonna e nel resto del corpo
e respira in quelle zone,
rilascia le contrazioni, falle uscire
rendendoti così sempre più presente
dapprima nella tua forma fisica.
per poi diventare presente a te stesso.
Senti che stai lavorando con la tua interiorità,
e trova il tuo punto di centratura.
Poi leggi la storia Zen e ascolta cosa suscita in te.
In una giornata piovosa,
due monaci zen, Tanzan e Ekido,
camminavano lungo una strada,
che era davvero molto fangosa
e anche se stavano attenti, era molto difficile
riuscire a mantenere puliti se stessi e gli abiti.
Passando nei pressi di un villaggio
incontrarono una giovane donna
che cercava di attraversare la strada.
Il fango era così esteso e diffuso
che avrebbe rovinato il suo bellissimo kimono di seta
e indugiava sul bordo della strada cercando una soluzione.
Senza pensarci due volte, Tanzan la prese in braccio
la portò dall’altra parte della strada,
la salutò con un inchino e riprese il cammino.
I due monaci Zen proseguirono in silenzio.
Diverse ore dopo si trovarono nelle vicinanze del tempio
che li avrebbe ospitati per la notte.
Ekido non fu più capace di trattenersi e domandò:
“Perché hai portato quella ragazza al di là della strada?
Si suppone che noi monaci non facciamo cose simili!”
Tanzan lo guardò e gli rispose
“Io ho deposto la ragazza a terra ore fa,
tu la stai ancora portando con te.”
La storia è terminata.
Ora fermati
Osserva
Respira
Ascolta
Cosa ti suggerisce la tua interiorità?
Prima di continuare a leggere prendi nota mentalmente
di quello che emerge dai tuoi piani interiori.
È una risposta molto importante.
Fatto?
Nel riprendere la lettura di questa meditazione.
considera che sono diversi gli insegnamenti
che si possono trarre da questa storia.
Oggi mi soffermo, ancora una volta,
su ciò di cui è capace la nostra mente.
In un modo simile al monaco della storia
molte persone non sono consapevoli
di quello che accade nella loro mente,
(mi riferisco alla mente concreta o inferiore)
e nemmeno delle reali emozioni che provano
e degli attaccamenti che portano con sé.
Le emozioni, come pure tutti i tipi di attaccamento,
hanno un potente effetto condizionante
e possono essere più o meno positive
e coinvolgere scelte, decisioni e comportamenti.
In pratica condizionano la vita.
Nella nostra storia il monaco Tanzan
a quanto pare ha violato una norma
e il monaco Ekido lo ha notato e disapprovato.
Ora osserva la tua posizione nei loro confronti.
Chi ha avuto ragione?
Fare una gentilezza e aiutare una persona è consentito
se si viola una norma mantenendo la propria centratura?
Certo è che il primo monaco ha svolto il gesto
poi ha completamente lasciato andare l’evento,
la sua mente si è svuotata e ha ripreso la strada.
Il secondo monaco si è attenuto alle direttive
ma la sua mente è rimasta attaccata al fatto
e ai pensieri suscitati dal gesto di Tanzan.
Hai scelto?
Da che parte stai?
Si – certo. Ho una mia opinione
ma essendo solo un’opinione,
preferisco che tu ascolti quel che provi
la cosa importante è ciò che pensi tu.
Io ho il compito di segnalare
che in ogni gesto, in ogni momento, in ogni situazione
quello che più conta è la consapevolezza
delle tue azioni e dei tuoi pensieri.
In che modo emozioni, attaccamenti e pensieri
stanno condizionando le tue azioni e la tua vita?
Prendine coscienza.
La svolta avviene quando le persone iniziano
a riconoscere e coltivare la propria Guida Interiore,
la preziosa presenza vigile della consapevolezza.
Quando sei consapevole resti nel qui e ora,
scegli e decidi velocemente ciò che è meglio
poi lasci andare e torni a concentrarti sul momento presente.
Porta con te questa consapevolezza
mentre torni dolcemente alla realtà concreta.
Ora è il solo istante che c’è.
Patrizia Manuela Rottigni