Anche oggi trova un momento per te, siediti in uno spazio di quiete e ascolta il tuo respiro, seguilo.
Il respiro entra.
Il respiro esce.
E mentre questo accade senti l’effetto del respiro su di te.
Diamo così per scontato l’atto del respirare che spesso ce ne sfugge la meraviglia: l’aria esce dai polmoni portando con sé delle scorie, dopo un istante di pausa a polmoni vuoti entra aria nuova, fresca e vitale che lascia il nostro corpo quando espiriamo.
Il respiro esce.
Il respiro entra.
Ops! La respirazione questa volta è invertita.
Si, perché per far entrare qualcosa di nuovo, serve spazio. Nel respiro come nella vita.
Siamo pieni di oggetti, scartoffie, vestiti, strumenti, idee, pensieri, cognizioni su come le cose devono essere. Come si può lasciar entrare qualcosa di nuovo e costruttivo se non c’è spazio?
Come si può operare per bene se siamo sommersi da ciò che è di troppo?
Oggi comincia a pensare allo spazio che puoi creare nella tua vita e nei tuoi pensieri.
Individua tutti i concetti (pre-concetti) e le idee su come dovrebbero essere le cose, o come dovrebbe andare la vita, trova i pensieri stipati nella mente e nel cuore riferiti a situazioni, desideri, aspirazioni, eventi che devono svolgersi esattamente come predefinito. Come deve andare la tua vita. I tuoi rapporti. Cosa devono fare un buon padre, una buona madre, un figlio perfetto. La casa ideale. La macchina giusta, le scarpe, il sorriso, il rapporto con i vicini, con i colleghi, con gli amici…
Aiuto! Viene proprio da chiedere aiuto.
Ecco l’aiuto, ti propongo di creare un altro elenco. La riempi con tutti questi pensieri, tutte queste idee.
Prenditi qualche istante per individuare tutto quello che ti viene in mente. Elencalo nella tua mente.
Ora immagina una grande scatola di cartone. Una scatola “color cartone”, né bella, né colorata. Cominci a riempirla con tutto ciò che hai inserito nell’elenco.
Fatto?
Ora sei di fronte a una fornace, o alla caldaia di una locomotiva a vapore, o sei sulla bocca di un vulcano, o in qualsiasi luogo dove la brace stia bruciando a altissime temperature.
La tua scatola è molto grande e la tieni in braccio consapevole del suo contenuto e di come ti abbia appesantito sin qui.
E’ il momento di fare spazio.
Butta la scatola anonima e il suo pesante contenuto nelle braci roventi e osservala. Brucia velocemente. Il cartone si contorce e diventa nero, poi grigio, mantiene per un istante la forma grigia, poi la cenere si decompone e viene assorbita dal rosso rovente.
Senti che progressivamente si espande in te un senso di leggerezza. Hai creato spazio.
Goditi questo momento.
Il respiro esce.
Il respiro entra. Liberamente. E la tua mente è libera.
Dolcemente torna alla consapevolezza del momento presente.
Oggi non ti chiedo di trascrivere quel che hai buttato. L’hai lasciato andare, non serve altro.
Se lo desideri puoi annotare pensieri di apertura rispetto alla tua vita e alle sue infinite possibilità.
E’ invece molto importante compiere un’azione concreta per sancire questo rilascio, questa liberazione.
Trova tre cose che tieni “in ostaggio” da tempo. Diciamo da almeno sei mesi. Scarpe, ritagli di giornale, stoffe, giochi, un oggetto rotto da aggiustare, un abito, una crema, un rasoio malandato, un rossetto rovinato… Una delle miriadi di cose che aspettano il giorno in cui avrai tempo di occupartene.
Trovane tre e buttale via. Le butti nel cassonetto. Te ne liberi.
Poi riprendi la tua vita e senti che è più leggera.