UN PENSIERO PER TE - Meditazioni quotidiane - GLI ALTRI
- Patrizia M. Rottigni
- 8 gen 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Per completare il lavoro svolto sinora è importante introdurre un nuovo aspetto. Gli altri. Gli altri che ci sono vicini, coi quali abbiamo un rapporto affettivo più o meno stretto, oppure gli altri che non abbiamo scelto ma ce li troviamo, come i compagni di lavoro, di squadra, o che incontriamo spesso per motivi diversi.
Comincia a respirare.
Il respiro esce.
Il respiro entra.
E intanto ti assesti nella corretta posizione per entrare in contatto con te.
La prima cosa da fare è riconoscere le qualità positive delle persone. I più vicini sono i famigliari, il partner, i figli. Ma altrettanto vicini sono i colleghi di lavoro, come pure i clienti, i pazienti, e tutte le persone che incontri normalmente e che frequenti.
Mentre respiri, porta di fronte a te queste persone, oggi scegli le principali, quelle con le quali sei più a stretto contatto e guardandole negli occhi riconosci le loro qualità positive. Puoi anche abbracciarle, sarà facile perché sono rapporti di cuore. Se resta fuori qualcuno non ti preoccupare, potrai rifare questa meditazione tutte le volte che lo desideri.
Stai osservando le loro qualità; annotale dentro di te, ti saranno utili fra poco.
E respira.
Ora comunica a ognuno di loro le qualità che hai trovato e intanto abbracciali, uno ad uno.
Continua a respirare e goditi gli abbracci. Sono persone a te care. Se qualcuno non è così intimo e non te la senti di abbracciarlo, prendi le sue mani nelle tue mentre parli e guardalo con affetto.
Poi concentrati in modo particolare sulle persone che ti creano problemi, soprattutto quelle che te ne creano molti. E fai la stessa cosa: guardale mentre sono di fronte a te e riconosci le loro qualità positive; fallo anche se non ti piacciono – persino se non le sopporti – poi comunica loro tutto ciò che di positivo hai riconosciuto. Puoi limitarti a guardarle negli occhi con sguardo sereno. Un giorno potrai tenere le loro mani e in futuro magari… abbracciarle.
Certo che se ti concentri sugli eventi che ti hanno addolorato diventa difficile. Quindi sposta l’attenzione sulla loro bellezza…
Ce la fai, so che ce la fai e intanto annota anche queste qualità.
Respira.
Ora torna per un attimo agli eventi dolorosi che hai vissuto con le persone, sia quelle a te care, sia quelle che sono molto problematiche.
Resta un ultimo aspetto da considerare: riconoscere che a modo tuo, più o meno involontariamente o inconsciamente, anche tu hai partecipato a creare quelle difficoltà. Non stiamo parlando di colpe, assolutamente – ormai hai capito che questo non ha alcun interesse nel nostro lavoro – mi sto riferendo alla parte di responsabilità che tutti abbiamo. Se riusciamo a riconoscerla, se possiamo essere dispiaciuti, facciamo un grande passo in avanti nella nostra vita e riusciamo a rimuovere quel dolore, quella stilettata che si presenta ogni volta che ripensiamo alle circostanze o rivediamo quella persona.
Prendi nota mentalmente anche di questi aspetti.
Stai facendo un grande lavoro, lo sai, lo senti.
Respira.
Ti rivelo un segreto. Considera che le cose meravigliose che riesci a vedere negli altri non riguardano solo loro, infatti hanno molto a che fare con le cose meravigliose che sono dentro di te.
Considera anche che perdonare i torti subiti ti aiuta a perdonarti per non essere riuscito a evitare che accadesse.
Ora che il trucco è svelato, respira profondamente e con i tuoi tempi torna alla realtà oggettiva.
Quando aprirai gli occhi annota sul tuo elenco (quello finale che hai creato il giorno dell’Epifania) tutti questi riconoscimenti: le qualità delle persone care, quelle delle persone “difficili”, il modo in cui hai contribuito a creare le difficoltà e aggiungi quello che hai imparato da queste situazioni.
L’elenco diventa sempre più ricco e ti riguarda completamente: parla di te e della tua bellezza.
Ricorda di continuare a tenerlo con te, soprattutto quando dormi.
Buona giornata!
Patrizia Manuela Rottigni
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