Meditazione del 12 gennaio
Respira e crea il contatto con te stesso.
Impiega il tempo necessario, con calma e con attenzione, concentrandoti sul respiro e sulla postura.
Quando pensi alle tue giornate, a quello che accade, a come ti esprimi, quali sono le sensazioni principali che provi?
Non rispondermi “non saprei”, perché così, di primo acchito, sicuramente non puoi saperlo. Ma stai meditando e sei entrato in contatto profondo con te. Quindi concentra la tua attenzione sulla giornata appena trascorsa.
Respira e poni la domanda.
Oh, si!
Uno degli aspetti fantastici della meditazione è proprio questo: entri nel tuo spazio interiore, respiri, poni la domanda e ti metti in ascolto. Dopo un attimo (o un tempo adatto a te) arriva la risposta. Se ti sembra di non averla ricevuta, la poni nuovamente, con calma e con attenzione, respiri e aspetti la risposta. Di solito arriva subito o al secondo tentativo. In realtà la risposta c’è, è immediatamente presente, sono i nostri filtri che ci impediscono di coglierla nell’immediato… almeno fino a quando non siamo bene allenati, allora il contatto è diretto.
Oltre all’allenamento serve la fiducia. Fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità di Ascolto e nel contatto che si viene a creare durante la meditazione. Anche questo aspetto ha bisogno di un po’ di allenamento. Infatti le persone che non hanno fiducia nelle proprie capacità interiori non sono poche.
Tornando a noi, respira e domanda: quali sensazioni ricevo dalle mie giornate? Ad esempio, quali sensazioni mi ha lasciato la giornata di oggi? O quella di ieri, visto che probabilmente stai meditando di mattina? Se è così segui le istruzioni fino in fondo, sapendo che questa meditazione può essere fatta con ottimi risultati sia al mattino (sulla giornata precedente) che alla sera.
Ascoltati.
Provi un senso di benessere generale? C’è uno stato di soddisfazione per quel che è accaduto, per il tuo comportamento? Le relazioni sono state gradevoli e produttive?
Se la giornata è andata coì, probabilmente proverai delle buone sensazioni, sia a livello interiore che concreto, un senso di accoglienza e di tepore che si ripercuote fino al corpo fisico.
Goditi questo stato e questa sera, prima di addormentarti, rivivilo per alcuni istanti, ripromettendoti di fare del tuo meglio per replicare anche domani.
Se invece ascoltandoti hai provato sensazioni faticose, dolorose, o anche solo di fastidio, probabilmente anche a livello fisico ti troverai in uno stato poco apprezzabile, vivendo magari un eccesso di stanchezza, o altre sensazioni di disagio.
E’ importantissimo, in questi casi, cambiare l’impronta energetica della giornata. Andare a dormire in questo stato, portando magari un peso per difficoltà vissute sul lavoro, potrebbe compromettere la giornata di domani; se le difficoltà sono state di relazione, ad esempio con una persona amica o con il partner, ugualmente addormentarsi con questa sensazione lascerà aperta la porta per un altro incontro difficile.
Per cambiare l’impronta energetica ci sono tanti modi, te ne propongo uno molto semplice.
Concentrati sull’evento (o sugli eventi) sgradevoli della giornata, considerandoli uno per volta. Naturalmente respira e quando espiri lascia uscire con il respiro tutte le emozioni negative che hai trattenuto; il respiro porterà con sé il fumo scuro carico delle emozioni distorte e dolorose.
Visualizza poi la persona – o la situazione – di fronte a te e accetta la tua parte di responsabilità per la situazione non desiderata. Certo, a volte non è facile, soprattutto se ti sei sentito aggradito, maltrattato, sfruttato o altro, ma anche in questi casi una parte di responsabilità c’è, se non altro per non aver ancora individuato il modo giusto per modificare la situazione. Accetta la tua parte e scusati con la persona/situazione. Lo fai dentro di te, quindi concretamente in apparenza non cambia nulla, ma è un’azione che ha dei risvolti potenti. In pratica la tua anima sta dicendo all’anima dell’altra persona che riconosce le proprie difficoltà e le sue. All’anima dell’altra persona non resta che aprirsi e scusarsi a sua volta. Non importa se a livello della realtà oggettiva ti sembra che non sia accaduto niente; nella realtà sottile è accaduto molto e soprattutto potrai andare a dormire con un senso di leggerezza e con la fiducia - di solito ben riposta – che la soluzione è pronta per manifestarsi presto.
Se ci sono state più situazioni, segui la stessa modalità anche per le altre e goditi il senso di leggerezza che ne consegue.
Quando avrai terminato, ti porterai con calma – usando il respiro – alla realtà del momento presente e prima di alzarti farai un grande sorriso a te e alle persone/situazioni che erano coinvolte.
Namaste
Patrizia Manuela Rottigni