Una meditazione di Yogananda
Esiste un’antichissima tecnica indiana di meditazione, chiamata “Hong-So”, molto legata alla tecnica del Kriya Yoga. Viene insegnata nel primo livello della Scuola fondata da Paramahansa Yogananda nel secolo scorso, ma è conosciuta e diffusa anche da altre istituzioni di Yoga e di Crescita Spirituale in oriente e in occidente.
Nella tradizione indiana il respiro è il veicolo dell'energia vitale. La forza vitale penetra nell’Essere Umano, si espande con il ritmo respiratorio e, entrando nella circolazione del sangue, mantiene vivo e vitale ogni organo.
L’Hong-So può essere praticato in qualunque momento della giornata, nel tempo libero e in qualunque situazione che offra un momento di tranquillità.
Ora osserva il ritmo naturale del tuo respiro.
Osservati e fai attenzione allo spontaneo fluire e defluire del respiro.
Osserva anche il movimento e il ritmo della gabbia toracica.
Segui e senti la spinta naturale dei polmoni a incamerare ossigeno, è con te da sempre, di giorno e di notte.
Da quando sei nato.
Solo che tu non gli davi nessuna attenzione. Per questo il respiro era spontaneo e libero.
Ora respira ancora così.
Non modificare il ritmo, non intervenire, lascia da parte la volontà e lascia che la funzione biologica del respiro sia libera di esprimersi come sempre ha fatto.
L’obiettivo è di raggiungere il completo distacco e l’assenza di partecipazione attiva verso il tuo respiro naturale di sopravvivenza.
L’obiettivo è di respirare come sempre, ma osservando il respiro.
Hong-So entra in relazione vibratoria con l'entrata e l'uscita del respiro.
Ogni suono nell'Universo ha un effetto specifico e una corrispondenza mentale.
L’Hong-So è antico e le sue vibrazioni hanno una grande potenza, da sempre.
Vibrazioni e potenza creano un effetto calmante su chi lo pronuncia.
L'Hong-So è uno dei massimi contributi che la scienza spirituale dell'India abbia dato al mondo.
La sacra scienza dei Maestri indiani insegna che il suono Hong (con l'acca aspirata) è l’ armonica dell'inspirazione (legata a Brahaman) e il suono So è quello dell'espirazione.
Quindi si tratta di pronunciare mentalmente “Hong” mentre osservi il momento in cui inspiri e “So” quando espiri.
Naturalmente senza influenzare minimamente il respiro.
Lo so, lo so, tu stai pensando che il solo fatto di osservare un qualunque processo, lo modifica. Questo è un principio basilare della fisica quantistica e sono d’accordo con te, ma il bello dell’esercizio è proprio questo: osservare, pronunciare e evitare di influenzare .
La meditazione non ha un tempo specifico. Può durare da cinque o dieci minuti ma anche arrivare a un'ora o più.
L'Hong-So produce i suoi effetti benefici e rilassanti e non altera alcun ritmo vitale essenziale.
Praticandolo resterai colpito da quanto sia impercettibile il costante movimento vitale dei polmoni.
Lo ripeto perché è importante: lascia che il respiro si muova liberamente, senza interventi di alcun genere da parte tua.
L'antichissima tecnica dell'Hong-So è un metodo scientifico che ha effetti stupendi.
Intanto che respiri come descritto, continua a leggere e sappi che questa meditazione rilassa il cuore, aumenta la durata del ciclo vitale, libera una grande quantità di corrente energetica. L’energia si distribuisce nel corpo in modo equilibrato, favorendo il benessere di ogni cellula e mantenendola sana e vitale.
Ora continua a respirare con l’Hong-So.
Quando sarà il momento di smettere, respira profondamente e torna al ritmo di vita quotidiano.
Una piccola variante.
Se deciderai di praticare ancora l’Hong-So in seguito, cosa probabile perché è una tecnica molto semplice e versatile (puoi praticarla quasi ovunque), prima di iniziare fai un po’ di espirazioni in cui lasci uscire tutto quello che hai accumulato negli ultimi tempi. Poi inizia pure. Praticare Hong-So con i centri energetici “puliti” ha effetti ancora più meravigliosi.
Ringrazio Guido da Todi che nel 2011 ha condiviso l’insegnamento; grazie a questo oggi sono in grado di trasmetterlo a te.
Namaste
Patrizia Manuela Rottigni