Nessuna intenzione di ipnotizzarti, anche se in effetti una delle specialità che amo particolarmente è proprio l’ipnosi Ericksoniana. Qui però mi riferisco a tuttaltro tipo di ipnosi, quella che assale le masse e le porta tutte nella stessa direzione, basata sulla vacuità e sull’assenza di Presenza.
MI spiego meglio.
Tu intanto respira.
Espira
Inspira
E portati al tuo centro.
Già questo, di per sé, è un buon antidoto contro l’ipnosi collettiva che affligge il nostro secolo.
L’ipnosi si manifesta quando le persone credono (e ne sono certe) di non poter essere felici senza partecipare a quel dato evento, se non entrano in possesso di quella data cosa, se non possono conoscere la tal persona, se non riescono a acquisire quella specifica situazione o quell'altra, o quell'altra ancora.
Una volta acquisito l’oggetto del desiderio ne sono rapiti e trascorrono tutto il loro tempo a utilizzarlo dimentichi del mondo esterno. Mi vengono in mente i giovani studenti con il cellulare incorporato nel braccio, o con Play Station o l’Xbox, sempre accesi e attivi, sempre pronti per una nuova partita o competizione o sfida.
Ci sono anche le persone che, una volta acquisito l’oggetto del desiderio, lo guardano un attimo e lo accantonano e si preparano per acquisirne un atro, che farà la stessa fine e un altro ancora, senza posa. Senza goderne, paghi solo della conquista e della collezione. Il nuovo HiPhone o l’ultimo Galaxy extra super, la nuova automobile, le ultime scarpe dello Stilista Super, l’ultimo stereo dall’acustica perfetta, quel delizioso cappello tanto trendy.
Non c’è niente di male nel desiderare un determinato oggetto, un conseguimento, un certo rapporto, o un lavoro.
E’ bello, è adatto a te, lo senti giusto. Benissimo. Tuffati con tutto te stesso e conquistalo. Realizzalo.
Ma non perderti in esso, c’è altro fuori, nel mondo. E non voler sempre conquistare qualcosa di nuovo, a furia di rincorrere novità perdi tutto il resto. E il resto è molto. Fuori c’è molto. C’è la vita! Quella completa.
Sto dicendo (so che travalico il senso comune di un certo mondo spirituale) che non ha senso fare dei sacrifici per non goderne. Non sto neanche dicendo di rinunciare alle cose. É assolutamente inutile. Rimarresti comunque ipnotizzato. O, come diceva Antony de Mello, addormentato. Lui voleva sempre aiutare le persone a capire. “Se capiste” sosteneva “improvvisamente vi verrebbe a mancare il desiderio di quel dato oggetto. Il che equivale a dire: se vi svegliaste, vi verrebbe a mancare il desiderio di quel dato oggetto”. Si tratta di riconoscere l’essenza delle cose. Il vero valore.
Pensaci. Senti. Percepisci.
Tu sei quello che comanda.
Tu sai dove andare.
Tu conosci la tua realtà interiore.
E se non la conosci, beh! E’ proprio quello che stai cercando di fare leggendo queste meditazioni.
Stai dandoti da fare per uscire dall’iponosi collettiva.
Respira.
Pensa a tutti gli oggetti che hai. Chiediti a cosa servono. O perché sono lì, su quel mobile.
Pensa a tutti i vestiti che hai. Chiediti quanto li usi. E perché sono lì, nell’armadio.
E poi le scarpe, gli elettrodomestici inscatolati nello sgabuzzino, le suppellettili, i piccoli strumenti, i cappelli, le cravatte, le trousse per il trucco, le sciarpe, i libri non letti, i film e tutto quello che hai comperato e che non utilizzi regolarmente. Si tratta del palcoscenico dell’ipnosi.
E tu puoi svegliarti. (mi trattengo dal citare brani di Matrix)
Per svegliarti non devi rinunciare o combattere. Solo lasciare andare. Solo aprire gli occhi e “vedere”.
Perché combattere e rinunciare danno potere proprio ciò che vorresti allontanare. Se rinunci a qualcosa, rischi di rimanervi legato per sempre. Se combatti qualcosa, ti terrà per sempre nell’ipnosi, sarà sempre legata te.
Come sempre, il primo passo è l’accoglienza.
Accogli le tue debolezze non darai loro alcun potere. Così potrai lasciarle andare. Non rinunciare e non lasciarti ingannare. Riconosci il vero valore di ogni cosa e non farai alcuna fatica a lasciarla andare, lo farà da sola.
So che hai compreso quel che voglio dire, so che non sei completamente ipnotizzato, perché sei arrivato fin qui.
Ora semplicemente continua a respirare.
Osserva quel che non ti occorre. Prendi nota mentalmente. Non fare niente, ma prendi coscienza.
Nei prossimi giorni, probabilmente, qualcosa accadrà.
Om shanti
(significa: pace nella mente, nella parola e nel corpo)
Patrizia Manuela Rottigni