Come parlare di musica senza una registrazione?
Semplicemente ascoltandola dentro di te, cosa semplice da attuare quando ti ritrovi a meditare.
Quindi accomodati nella tua postura corretta e respira profondamente con attenzione fino a quando senti di essere entrato in contatto con la tua interiorità.
Sin dall’antichità il Cosmo veniva paragonato a una scala musicale in cui i pianeti emettono un proprio suono.
L’Universo veniva rappresentato come un insieme di sfere concentriche che producono una sinfonia.
Le qualità si manifestano in forme, suoni e numeri e sono connesse in un vasto modello di proporzioni così, ad esempio, gli intervalli tra le note sono rapporti numerici e una nota è più o meno acuta in base alla lunghezza della corda con cui viene suonata.
Nel corso dei secoli vi furono molte associazioni tra le note e i pianeti, dove la lunghezza delle corde musicali veniva associata alla distanza o alla velocità dei pianeti. Se non sei un musicista potrai cogliere immediatamente il concetto o perderti in esso. Non è importante comprendere. Basta sapere che nell’Universo esiste una proporzione che riguarda tutto ciò che esiste.
L’armonia Celeste per qualcuno è un realtà concreta, ma non riusciamo a sentirla e a distinguerla perché è con noi da quando siamo venuti al mondo.
Secondo altri si tratta di una musica astratta e impercettibile al nostro orecchio, anche se è presente nel cosmo come armonia e influenza la vita sulla Terra.
In tempi più recenti Steiner suggeriva recuperare l’antica sensibilità per percepire ancora l’Armonia delle Sfere.
Pitagora, per primo, era riuscito a riconoscere la somiglianza tra i suoni delle sfere celesti e quelli dei colpi di martello sull'incudine; da lì in avanti divenne capace di udire la Musica CCosmica.
Oggi la musica del Cosmo è fotografata con un telescopio e somiglia a un'increspatura in una nuvola di gas e polvere in un luogo remoto.
Comunque sia, si dice che durante il sonno l’uomo riesca a attingere inconsciamente dal mondo astrale l'armonia che gli permette di nutrire la sua anima e ricomporne gli aspetti dissonanti.
Respira
Ascolta
Simplicio suggeriva che la musica delle sfere va percepita come una vibrazione che aiuta l’uomo a comprendere i rapporti armonici che regolano la struttura ordinata dell’Universo.
Trova questa vibrazione intorno a te. Percepisci il suo ordine.
Incontra la sonorità che Dante inserì nel suo paradiso come Concerto dei Cieli.
L’armonia delle sfere non va ascoltata come se fosse suonata da una corda o da una percussione, non è un’onda sonora che tocca il tuo orecchio, è qualcosa che puoi riconoscere nel silenzio interiore.
I pianeti ruotano e suonano la loro armonia apparentemente silenziosa.
L’armonia risuona con te, con la tua anima.
Percepisci questo suono inudibile.
Lascia che il suo effetto ti tocchi profondamente.
Meditando possiamo vedere forme, colori e immagini.
Possiamo perfino percepire carezze e profumi e sapori.
E ora puoi percepire l’armonia del Cosmo.
Può accadere che tu senta un grande silenzio che ti colpisce in profondità.
Può accadere che tu incontri un’armonia che ti attraversa completamente.
Quello che senti è quel che ti occorre.
E’ la tua personale armonia delle Sfere.
E’ il tuo spazio di ascolto.
Unisciti agli antichi, percepisci e nutriti.
Tutto ciò che esiste vibra e tutto ciò che vibra genera armonici
Nell’antica Grecia la musica e la medicina erano fortemente collegate, Apollo le proteggeva entrambe e alcuni templi utilizzavano la musica per curare le persone armonizzando il corpo e lo spirito.
Trova la tua armonia Celeste. Trova il tuo equilibrio armonico.
E lascia che agisca dentro di te.
Lascia che porti armonia nel tuo Essere.
Quando concluderai questa meditazione, tieni questa musica con te e durante il giorno lascia che si espanda e ti accompagni.
E se a farti compagnia fosse il silenzio del Cosmo perché la musica non si è presentata, lascia che sia lui ad accompagnarti e a rigenerarti.
Om
Patrizia Manuela Rottigni