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UN PENSIERO PER TE - 11 febbraio - Meditazioni quotidiane - Giorno 042 - LAMENTELE E NEGATIVITA’

  • Patrizia M. Rottigni
  • 10 feb 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Tema delicato perché tutti conosciamo persone che “catturano” la nostra energia e ci trattengono nel loro raggio d'azione anche se vorremmo andarcene.

Del resto anche alle persone più centrate capita di lamentarsi e come accade normalmente non si rendono conto di farlo

Si, a un certo punto tutti si lamentano almeno un po’. Anche noi.

Respira, portati al tuo centro

Espira

Inspira

Continua fino a quando senti di essere in contatto con te.

Ora comincia da te stesso.

Chiediti quando ti capita di lamentarti, visto che tutti lo fanno.

E anche quali sono i temi che preferisci.

Espira

Inspira

Ascoltati.

NON giudicarti. Sei in ottima compagnia.

Accetta che anche tu ti trovi a lamentarti.

L’accettazione è il primo passo per il cambiamento.

In questo caso è particolarmente utile perché ti permette di non identificarti nelle persone negative e di prendere le distanze.

Respira e lascia andare, semplicemente.

Ora pensa alle persone che conosci e che sono negative, lamentose o ti lasciano in uno stato di spossatezza.

Vediamo…

Le persone lagnose ti chiedono “come stai” poi iniziano a un monologo colmo di ogni evento negativo sia loro accaduto, inclusi i cattivi comportamenti degli altri.

Non affaticarti a fornire soluzioni; per quanto siano utili non vedranno mai le cose in modo diverso.

Quando incontri persone così, respira. Lascia che parlino senza intervenire.

Anche i simpatici ad ogni costo sono negativi; vogliono l’attenzione tutta per sé, cercano complicità e nascondo un tremendo vittimismo in cui raccontano come tutto sia andato male nella vita mentre gli altri sono più fortunati e vivono meglio. Desiderano che tu li riconosca come bisognosi.

Con i simpatici respira e sorridi. Goditi la loro simpatia.

I lamentosi cronici sono dei ruminanti; dichiarano costantemente quello che non funziona e lo ripetono continuamente; sono abilissimi a individuare sempre qualche problema nuovo.

Anche in questo caso dare soluzioni servirebbe a poco. Risolto un problema ne espongono un altro. Respira.

In tutti i casi puoi proteggerti prima di incontrarli. Ecco come.

Afferma, ora – mentre mediti, “io attiro nella mia vita persone costruttive e pronte a crescere e migliorare”.

E aggiungi “Io sono una persona costruttiva, pronta a crescere e migliorare”.

Respira.

Questo esercizio ti aiuta a diventare sempre più consapevole delle occasioni in cui ti capita di lamentarti.

Ti aiuta anche a richiamare nella tua sfera principalmente persone positive e costruttive.

Al tempo stesso sii consapevole che i comportamenti che abbiamo appena visto sono associati a temi quali depressione, ansia o perfino ossessione.

Indugiare nella lamentela aumenta la possibilità di sviluppare disturbi e di creare una vita triste per se stessi e per tutte le persone che gravitano nel loro raggio d’azione.

Se tra i tuoi cari ci sono persone “lagnose”, “simpatiche” o “lamentose” croniche, non lasciarti prendere dallo sconforto o dal giudizio. Non servirebbe a niente.

Invece respira

Poi inizia a visualizzarle una ad una di fronte a te.

Inizia con la prima, soffia sul suo viso come se volessi allontanare una nuvola di fumo

E immagina il tuo soffio che entra nel suo essere

Come un vento benefico e guaritore porta via ogni traccia di lamentela, lagna, depressione e quant’altro

Poi abbracciala, ringraziala con tutto il cuore

E lasciala andare.

Respira e passa alla persona successiva.

Se nella tua vita ci sono tante persone di questo genere,

puoi incontrarle tutte ora oppure distribuirle in meditazioni successive,

visualizzandole per esempio due alla volta alla fine delle tue meditazioni quotidiane.

Quando senti che è arrivato il momento,

respira profondamente e torna alla realtà oggettiva.

Per sorridere ti riporto un aneddoto di Roy Martina.

Quando la mamma lo chiamava al telefono gli raccontava per tutto il tempo le sue lamentele sui familiari, sui loro comportamenti, eventuali disgrazie successe e così via.

Un giorno Roy le ha detto: “Mamma adesso basta. Richiamami quando hai qualcosa di bello da darmi. Ciao“.

Buona giornata!

Patrizia Manuela Rottigni


 
 
 

A.G.I.R.E. Percorsi interiori e spirituali

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