Credo che quasi tutti abbiano una sensazione positiva pensando a una spiaggia chiara col mare trasparente, se poi aggiungiamo un’amaca o un ombrellone oppure un gazebo coinvolgiamo anche chi non ama nuotare e il relax è garantito.
Ti chiederai perché parlo di relax in uno spazio dedicato alla meditazione.
“Meditando non ci si rilassa già?!”
Ecco, hai fatto la domanda giusta. La risposta è Si e No.
E’ vero che inizi con un rilassamento, ma durante la meditazione sei in uno stato di concentrazione, il tuo corpo è immobile e composto, eppure i tuoi sensi interiori sono all’erta, vivi, attenti.
È un bene che sia così, perché meditando porti la tua vita nella direzione che desideri.
Oggi voglio invece portarti in uno spazio di tranquillità senza un’azione interiore specifica.
Lo scopo è creare una sorta di “segnalibro interiore” che ti permette di utilizzare questa visione ogni volta che hai bisogno di recuperare le energie e la calma anche se non stai meditando.
Iniziamo come al solito trovando la giusta postura e il tuo collegamento interiore.
Espira e inspira lentamente e profondamente fino a quando senti che sei pronto.
Ora immagina un mare stupendo
come se lo stessi sorvolando
o come se ci fossi dentro.
Focalizzati sull’acqua cristallina
Osserva come vicino a te i toni siano chiarissimi;
diventano via via più scuri mano a mano che aumenta la profondità
in ogni caso si vede perfettamente il fondale, con le tipiche onde della sabbia,
qualche pietruzza, le conchiglie, le stelle marine e gli altri animali sul fondo.
Porti lo sguardo verso il largo.
In alcuni punti i toni sono un po’ più decisi, in prossimità di qualche roccia o delle alghe
per poi riprendere le diverse tonalità dell’azzurro e del turchese;
ti sembra di vedere anche dei delfini che saltellano tra le onde in mare aperto
Ti muovi e ti avvicini alla spiaggia.
L’acqua diventa completamente trasparente
e il suo limite si confonde con la sabbia bagnata,
chiarissima, è quasi bianca.
Sali lungo la spiaggia e arrivi all’asciutto
Se ti stavi muovendo sopra il pelo dell’acqua sei asciutto
altrimenti osservi la sabbia che si attacca ai tuoi piedi, sottile e impalpabile;
pochi istanti al sole e l’acqua ha lasciato il tuo corpo.
Ti avvicini a una palma
e ti rilassi
scegli tu il modo migliore per te: su un’amaca, sull’asciugamano, su un lettino all’ombra… dove vuoi
Ti sdrai
sorseggi una bevanda, semplice acqua fresca, un succo di frutta tropicale, quello che preferisci
il liquido si ferma un attimo nella tua bocca per lasciarti tutto il suo sapore
e scende fresco lungo la gola, gradevole.
Si leva una brezza lieve e tiepida
che accarezza il tuo corpo
muovendo appena qualche capello scompigliato e già asciutto.
Ti sembra anche di sentire il canto dei delfini che proviene da lontano
ma pensi che siano frutto della tua fantasia;
può darsi, come forse è fantasia
il grido del pellicano
ma è così piacevole…
Volgi lo sguardo verso il palmizio e poi più in là, verso il folto del bosco tropicale.
I colori sono intensi, come l’ombra creata dalle fronde,
percepisci dei suoni ovattati che arrivano dal cuore del bosco,
canti di uccelli, grida di animali, rumori sconosciuti.
Il sentiero si addentra in profondità
promettendo acque dolci e rinfrescanti, cascatelle e frutta matura, invitante,
ma non hai nessuna voglia di alzarti,
ti godi la quiete, la brezza e ti lasci cullare dai suoni
provando un delizioso senso di pace
…e forse ti addormenti
Resta pure in questa gradevole situazione.
Al momento giusto per te riporterai l’attenzione al respiro,
saluterai il paesaggio incantevole
e tornerai al momento presente con una gradevole sensazione in tutto il tuo essere.
Quando avrai necessità di ritrovare la calma e le energie, o vorrai semplicemente godere della bellezza del luogo, potrai ritornare in questo spazio anche senza entrare in meditazione. Funzionerà!
Patrizia Manuela Rottigni