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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE - 19 marzo - Meditazioni quotidiane - Giorno 078 - IL MASCHILE INTERIORE


Tu sei un essere unico e al tempo stesso sei composto da diverse parti.

Tu, come tutti noi, hai al tuo interno diversi aspetti della personalità,

due in particolare sono fondanti e strutturanti: il maschile e il femminile interiore.

Dal punto di vista simbolico il lato destro del corpo è associato all’energia maschile

mentre il lato sinistro è dedicato a quella femminile.

Oggi ci occupiamo del nostro lato destro, l’energia maschile.

Entra nel tuo spazio di meditazione

Espira

Inspira

Prenditi tutto il tempo che ti occorre

e portati al tuo centro

all’interno di questa meditazione

poi riprendi a leggere.

L’energia maschile ha quelle caratteristiche

che si riconoscono tipicamente nell’archetipo maschile

l’energia Yang, che risiede nel lato destro del corpo

è legata al tuo modo di relazionarti con il mondo concreto,

quindi le tue azioni, le tue relazioni con l’esterno

Il lato destro è il sole, è il pensiero razionale, è la concretezza

ha a che fare con le attività della mente logica, lineare e analitica

L’energia maschile si forma principalmente attraverso il contatto con il papà

e con le altre figure maschili di riferimento

tuo nonno, i tuoi allenatori, i tuoi insegnanti, i fratelli maggiori, gli zii

insomma “gli uomini della tua infanzia e adolescenza”

questo vale che tu sia maschio o femmina.

All’inizio il maschile dei bambini si costituisce principalmente attraverso il papà

(o con la figura sostitutiva per chi non ha avuto il papà – vale ogni volta che cito il papà)

e piano piano, crescendo, si integra con le manifestazioni, i pensieri

e i comportamenti degli altri maschili con i quali entriamo in relazione.

Per questo il rapporto con il papà è molto importante

e sempre per questo è fondamentale che la relazione interiore con il proprio padre

sia fluida, amorevole, di scambio e di accettazione.

Diversamente entriamo in conflitto con quella parte di noi

ovvero con noi stessi.

All’inizio il papà è il nostro modello, è il migliore, il più bello, il più forte

è l’eroe per tutti i maschietti

è il principe azzurro per tutte le femminucce

e più il rapporto è fondato anche su elementi di gioco

più intensa e profonda diviene la relazione.

L’adolescenza è foriera di grandi cambiamenti

la figura paterna deve evolvere come tutto il resto

c’è chi entra in conflitto e distrugge il mito che aveva creato

chi invece si innamora del proprio eroe.

Sono due passaggi opposti ma egualmente importanti

per la crescita e per la formazione della propria identità.

A te cos’è successo?

Com’era per te tuo padre?

E come hai integrato la sua energia dentro di te,

attraverso il conflitto o con l’emulazione?

Il problema si crea quando la situazione rimane bloccata

In uno dei aspetti, senza evolvere, creando un ristagno nella personalità.

Se hai avuto un padre assente, o così hai creduto che fosse,

se era troppo severo o burbero e provavi soggezione o paura

insomma, se non hai vissuto in modo positivo

il tuo maschile di riferimento

potresti vivere ancora oggi nel dolore, nella paura

e questo a lungo andare genera conflitti o dipendenze

nella relazione con l’altro sesso

a causa di una “falla” nella tua energia maschile.

Anche quando il papà resta il nostro eroe, il nostro mito

le cose non procedono nel modo giusto

perché nessuno sarà mai alla sua altezza,

che sia un tuo superiore, un insegnante, il tuo partner, un tuo amico

si crea la “falla” che rende ugualmente arduo un rapporto fluido

con gli uomini e… udite udite! con le donne. Esatto!

Perché ti trovi in difficoltà con l’energia maschile di un certo tipo di donna.

Anche nelle donne esiste un maschile interiore

Che, in percentuale, solitamente ha una presenza inferiore;

anche la mamma ha un’energia maschile,

così parte del tuo maschile è formato anche da quello della mamma

e se i tuoi genitori avevano un rapporto conflittuale

causato da modalità del maschile di ognuno dei due

potresti aver introiettato quegli aspetti e, tuo malgrado,

riprodurli insieme agli altri aspetti limitanti del tuo maschile.

Il tuo maschile è in equilibrio? Ne sono lieta,

anche se sono certa che una piccola parte di disagio sia presente anche in te

perché la perfezione non fa ancora parte della nostra vita.

Senti che il tuo maschile ha delle difficoltà?

Non temere, stiamo per occuparci delle falle del passato.

Ora, qualunque sia il tuo rapporto con il tuo maschile interiore

respira profondamente

espira e inspira

e portati ancora più in profondità,

per aiutarti percepisci la parte destra del tuo corpo,

senti la tua forza, il tuo modo di esprimerti, senti il tuo mondo maschile

e visualizza la figura di tuo padre di fronte a te.

Respira e osservalo, con calma

Se non lo vedi, sentilo, percepisci la sua presenza

e ripeti:

“qualunque cosa si accaduta, piccola o grande, giusta o ingiusta,

io so che ciò che mi è successo

è esattamente quello che era necessario alla mia evoluzione

lo sento profondamente”

poi guarda papà negli occhi e continua

“papà, in qualunque modo sia andata fra di noi

i momenti migliori e quelli peggiori sono indelebilmente impressi dentro di me,

sono parte del mio bagaglio,

li riconosco e ti riconosco;

ti ringrazio per avermi dato la vita, ovunque tu sia ora,

qualsiasi cosa tu stia facendo o pensando

una parte di te vive dentro di me

e io onoro e rispetto questa parte

con tutto il mio cuore,

con l’amore che sono capace di provare,

per il mio stesso bene”.

Può darsi che ti risponda, resta un attimo in attesa

Ora, se per te è possibile, abbraccialo

e lascia che ti abbracci, non importa se non è più tra noi

esprimi la tua gratitudine e il tuo amore.

Se questo per te non è ancora possibile

se la tua vita con lui (o senza di lui)

è stata troppo dura e difficile per te

se il conflitto è ancora presente

semplicemente salutalo con rispetto

sapendo che in ogni caso ha fatto quello che sapeva fare

e che quello era il meglio in quel momento

anche se è qualcosa che non è possibile approvare

e ringrazialo per la vita che hai

perché tuo padre è stato il mezzo

che ti ha permesso di essere qui, ora.

Quando avrai concluso

respira profondamente, ritrova il tuo centro

riconnettiti volontariamente con il tuo respiro

e quando ti sentirai pronto apri gli occhi.

E ricorda:

che ti renda felice o meno

una parte di tuo padre è dentro di te

i n d e l e b i l m e n t e

onorarlo è l’unico modo reale che hai a disposizione

per onorare te stesso.

Se non ti riesce, ripeti periodicamente questa meditazione

fino a quando sentirai che il tuo rapporto interiore

con questa parte di te

è diventato fluido.

Namaste, papà.

Patrizia Manuela Rottigni

Questa meditazione risulta sensibilmente più lunga delle altre

ma trattandosi di un tema delicato e rilevante per il nostro equilibrio interiore

non mi è stato possibile contenerla negli spazi abituali.

Ognuno di noi è nato da un uomo e da una donna.

Buon lavoro.


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