top of page

UN PENSIERO PER TE -  8 aprile -  Meditazioni quotidiane - giorno 98 -  E POI TI ARRABBI…

  • Patrizia M. Rottigni
  • 7 apr 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

cco!

Vivevi in tranquillità,

magari carezzando un sogno

o pensando a una bella esperienza vissuta

e poi ti arrabbi

e svanisce la pace

Un evento esterno

una telefonata che turba la tua quiete

rumori, disagi, imprevisti, fastidi, o anche cattive notizie.

Ma come?

Ero in un momento buono

e mi ritrovo in questa situazione?

Quando la rabbia fa capolino, talvolta inizia timidamente

poi monta come la panna, finché esplode con forza.

In altri casi è immediatamente potente, senza spazio per pensare

e si manifesta in un urlo o in un gesto improvviso e incontrollato.

La cosa peggiore accade quando non si manifesta,

ma resta dentro in silenzio

e subdolamente cova pensieri colmi di ira

che non trovano espressione né sfogo

e iniziano a ruotare in un circolo vizioso

che cattura tutti i pensieri e le energie.

Che ne dici di lasciare andare questa rabbia?

Come? Non puoi?

No. Non posso!

Il capo ufficio è l’essere più immondo che esista.

Il mio partner ha un comportamento inqualificabile.

I miei figli non rispettano nessuna convenzione.

Gli amici organizzano incontri senza consultarmi.

Quel collega mi guarda sempre storto, cosa vuole da me?

I dipendenti non svolgono realmente il proprio dovere.

C’è sempre un traffico bestiale.

Non trovo mai…

Ok, ho sentito.

Ognuno di voi ha il proprio problema

la propria rabbia da scaricare contro il cattivo di turno

un urlo potente che non può più soffocare

un astio incredibile verso le ingiustizie

e altri mille motivi per coltivare la rabbia, trattenerla dentro di sé

fino a farla pagare a chi ha creato tanto disagio.

Mi fermo.

Sono sicura che ti sei perfettamente identificato

nella tua rabbia personale, esplosa o implosa che sia.

Che vogliamo fare? Ce la teniamo?

Così starai sicuramente bene

(affermazione sarcastica).

Senti, non ce la faccio a pensare che tu stia lì,

in uno stato di contorsione dichiarata o celata

a coccolare qualcosa che ti fa male

e mina la tua vitalità e la tua gioia.

Facciamo così… Qualunque sia

il motivo, la persona, il fatto, la circostanza o l’evento

che hanno provocato la tua rabbia sacrosanta

adesso la lasciamo andare.

Non ti serve,

ti fa solo stare male

ti impedisce di vivere.

Cosa te ne fai?

Allora, ti eri centrato prima di iniziare a leggere?

Altrimenti fallo ora e quando sei pronto riprendi a leggere.

Comincia a fare le pulizie partendo dai piedi

senti tutta la rabbia che contengono e che li tiene fermi,

potrebbero addirittura sembrarti gonfi e pulsare

permetti alle dita di lasciar fluire la rabbia

sotto forma di sostanza densa e scura

che si infila in profondità nella terra e si allontana da te

(i “pulitori” penseranno a riconvertirla in energia, non temere).

Adesso le mani; lasciale cadere lungo i fianchi

e permetti loro di scaricare la stessa sostanza.

Prenditi il tuo tempo ad ogni passaggio.

Raddrizza le spalle, apri il torace e respira.

Senti dolori al torace?

Espelli anche quei dolori, stesso liquido, stessa fine.

E ora passiamo al fegato e alla cistifellea

contratti, iracondi e risentiti

trattengono un ristagno energetico

che è più potente di una bomba

liberatene come hai fatto fin qui.

Espira - Inspira - Va meglio.

Lascio a te altri eventuali organi da liberare,

ad esempio gli occhi, le orecchie, la testa…

quello che ti duole o ti dà fastidio

ha sicuramente bisogno di essere ripulito dalla rabbia.

Fallo, poi respira. Bene!

Adesso facciamo la prova del nove.

Visualizza di fronte a te

la persona, la situazione, l’evento o il disagio

Guardali intensamente e respira

Sicuramente il disagio sarà molto meno intenso,

per qualcuno sarà tranquillamente scomparso.

Se lo senti ancora e ti infastidisce

respira nel punto dolente e lascia uscire la sostanza scura

poi prenditi un altro momento di calma.

Non è importante se non ti senti perfettamente a posto

Quel che conta è aver scaricato la parte peggiore della rabbia.

Se era molta, questo è già un ottimo risultato.

Se invece senti di aver pulito a fondo il disagio, tanto meglio.

Ora torna alla tua vita concreta

e ricordati che puoi scaricare la rabbia così come hai imparato

ogni volta che sarà necessario.

Ti auguro una serena e luminosa giornata

Patrizia Manuela Rottigni


 
 
 

Commenti


A.G.I.R.E. Percorsi interiori e spirituali

bottom of page