UN PENSIERO PER TE – 13 aprile - Meditazioni quotidiane - Giorno 103 - PREOCCUPARSI
- Patrizia M. Rottigni
- 12 apr 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Fa capolino con apparente discrezione,
un pensiero che si mostra educato, rispettoso
“e se le cose fossero così, come ti comporteresti”
che piano piano si insinua nella tua mente
e non ti lascia più in pace anzi, continua a crescere
fino a occupare uno spazio molto grande
più grande di quanto avresti mai voluto
fatto di “e se…”, di “ma…”, di “come me la cavo?”
e altre frasi analoghe che hanno un solo enorme difetto:
precorrono i tempi, si presentano in anticipo
e troppo presto pongono quesiti che non hanno risposta
perché la risposta può arrivare solo dopo,
solo di fronte alla situazione, quando si presenterà.
Così, in anticipo sulla tabella di marcia
ti ritrovi a pensare a quel che accadrà e…
ti preoccupi.
PRE – OCCUPI
ti occupi anzitempo di qualcosa che non è ancora avvenuto
e te ne occupi con una certa dose di ansia
con l’idea che probabilmente ci sarà qualche problema
e che le cose potrebbero andare per il verso storto.
Aiuto!
Qual è il senso di tutto questo?
Come posso sapere prima?
E perché mai, sapere prima?
La vita è adesso, è il momento presente
è quello che sento, che sono, che vivo ora
qui e ora
“hic et nunc” dicevano gli antichi con saggezza.
perché L'istante presente non ritorna mai più
non avrai un’altra occasione per viverlo
e precorrere i tempi non è sinonimo di saggezza.
Cosa fare allora con quel pensiero insistente?
Per prima cosa fermati, centrati
fallo ora, se non l’hai fatto all’inizio della lettura
espira
inspira
portati nel tuo spazio di meditazione
controlla la postura della colonna vertebrale
dei piedi e di tutto il corpo
e continua la respirazione consapevole
fino a quando senti di essere pronto
poi riprendi a leggere.
Il contrario di preoccupazione è "qui e ora"
che vuol dire vivere ogni azione e situazione
con la massima attenzione e intensità
e con grande consapevolezza delle sensazioni interiori.
Pensaci…
Mentre ti stai pre-occupando di qualcosa
non sei per niente presente a quel che stai vivendo.
Gli antichi, il Buddhismo, i pensatori e molte altre culture
insegnano la saggezza di essere centrati nel momento presente.
Quel che ti occorre quando il pensiero-pirata si presenta
è fermarti un attimo e… accorgerti.
Quando ti accorgi, diventa più facile realizzare
la consapevolezza del momento presente.
Accorgiti
fino a quando diventa un’abitudine, un comportamento costante
che adotti sempre, in ogni circostanza di tempo e di luogo,
fino a quando la applichi in ogni più piccola percezione e situazione.
Questo ti permette di stare bene.
Stai bene anche quando molte difficoltà sono in arrivo
perché impari a occuparti delle cose una alla volta
nel momento in cui ti si presentano.
Non c’è un dopo, non c’è paura, c’è solo un adesso
e una mente presente e capace di affrontare le situazioni
fresca e lucida
perché non è stata intaccata
da inutili anticipazioni
come un saggio monaco che vive il detto:
"se mangi, mangia",
"se cammini, cammina",
"se dormi, dormi"
Quindi qualsiasi sia l’azione che compi
abbandona ogni preoccupazione
e occupati di quel che fai ora
con pienezza, con consapevolezza e soprattutto
con la piena comprensione di ciò che stai facendo.
Namaste
Patrizia Manuela Rottigni