top of page
Cerca
Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 28 aprile -  Meditazioni quotidiane - Giorno 118 -  DHARMA


Termine sanscrito intraducibile in una sola parola, ha molti significati,

possiamo tradurlo con “rettitudine”, o “moralità”, ma anche “ciò che non causa dolore”.

Ognuno ha il proprio compito, il suo stato di essere naturale, il proprio Dharma.

Il Dharma Universale è una “Legge Divina universale”;

il Dharma sociale o familiare indica i doveri in base al proprio ruolo,

sul lavoro, nella propria famiglia e nella società,

rappresenta le regole del gioco di questa vita.

La madre ha il compito di accudire per bene i figli,

il figlio ha il compito di andare a scuola e impegnarsi al meglio,

il giudice ha il compito di decidere e di farlo con coscienza,

il medico ha il compito di curare con grande attenzione

il datore di lavoro ha il compito di gestire l’impresa

e al tempo stesso di dare lavoro e nutrimento agli operai.

Portati al tuo centro

Espira

Inspira

Pensa a te e a quello che fai nella vita.

Le persone hanno più Dharma da curare contemporaneamente

verso i genitori sei figlio, ma se a tua volta hai dei figli

allora hai un dharma genitoriale verso tuo figlio,

un dharma matrimoniale nei confronti del partner,

un dharma lavorativo verso il tuo datore di lavoro,

un dharma sociale che ti porta a seguire le regole della comunità.

Se il Dharma non viene rispettato la società cade nel caos

così come se gli organi non assolvessero il proprio compito,

il corpo di una persona si ammalerebbe fino al collasso.

Sai Baba insegnava questo:

“Il Dharma è ciò che non causa dolore, ne’ a voi ne’ ad altri

agite quindi in modo da procurare gioia sia a voi che ai vostri simili

oppure regolate le vostre azioni in quest’altro modo:

fate che vadano d’accordo pensiero, parola e azione

agite come parlate, e parlate come pensate.

Non ingannate la vostra coscienza,

non coprite i vostri pensieri col manto dell’inganno,

non sopprimete la vostra coscienza forzandola ad essere schiava,

non imbarcatevi in azioni che essa non approva.

Questa è vita dharmica.

Quanto più spesso si agisce bene, tanto più facile diventa fare il bene.

Una volta stabiliti nella retta condotta, seguirete spontaneamente il Dharma,

agirete automaticamente bene.

Quello che fate dipende da quello che siete

e quello che siete dipende da quello che fate

fra queste due cose c’è una precisa interdipendenza.

Una chiara definizione di Dharma si rileva nel precetto Cristiano

non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.

Fa quindi per gli altri tutto ciò che desideri per te;

tratta il tuo prossimo come fai con te stesso, usa lo stesso metro.

Anzitutto, quindi, abbi fiducia in te

e dopo potrai aver fiducia anche nei tuoi simili.

Rispetta te stesso e rispetta gli altri:

l’egoismo si modera con l’altruismo.

Gli esseri umani formano una comunità:

se nuoci a te stesso, il danno si ripercuote su tutti.

L’atto di aiutare qualcuno a reggersi in piedi,

obbliga anche te a stare in piedi.

Il trattamento che esigi dagli altri nei tuoi confronti,

ti da la misura dei doveri che hai verso di loro.”

(Sri Sathia Sai Baba)

Quando segui la voce della tua coscienza

agisci secondo il tuo Dharma

quando svolgi i tuoi compiti con attenzione

stai seguendo il tuo Dharma.

Questo ti porta in modo semplice e fluido

a vivere la vita in armonia

senza cadere nelle difficoltà della mente “astuta”,

quella che cerca il proprio vantaggio senza pensare alle conseguenze

e che tanto spazio ha nel mondo attuale,

basato sull’interesse personale

causato dal dualismo in cui “tu e io” sono opposti e non complementari.

Nel pensiero di Gautama il Buddha

il Dharma è la Terapia Fondamentale

perché porta alla comprensione di ciò che siamo;

è la Scienza della Realtà che ci permette di comprendere

la nostra esperienza fuori dai condizionamenti abituali;

è anche terapia perché ci libera dall'illusione

di ciò che abitualmente crediamo di essere

con tutte le sofferenze che ne derivano.

Il Dharma libera la mente dai funzionamenti che creano sofferenza;

un essere umano ordinario libero dai condizionamenti patologici,

non è ancora libero dal malessere profondo

dato che vive ancora nel sistema cognitivo dualista

che è la fonte di ogni malessere.

Tornando agli insegnamenti di Sai Baba

“Il Dharma non dev’essere modificato

e adattato ad esigenze del momento.

Esso è l’insieme dei principi generali di base,

che devono guidare l’umanità nel suo progresso

verso l’armonia interiore e la pace esteriore.

Se l’uomo devia dal Dharma rischia danni peggiori della stessa schiavitù fisica.”

Fai in modo allora di seguire il tuo compito

di farlo con coscienza

uscendo dal dualismo e scegliendo il bene

per te e per la controparte

Respira

e scegli di agire per tutta la giornata

seguendo questa semplice regola…

potresti accorgerti che è molto meno semplice di quanto credessi

o al contrario che è molto più facile e spontaneo di quanto pensassi.

Le variabili sono tantissime

ma in ogni caso tenere questa attenzione, questo fermo pensiero,

ti aiuterà a comprendere se c’è qualcosa da correggere e cosa.

Un passo in più verso la serenità.

Om Sai Ram

(tra i vari significati: onoro il padre e madre divini)

Patrizia Manuela Rottigni


8 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

A.G.I.R.E. Percorsi interiori e spirituali

bottom of page