A questo punto possiamo tornare a parlare di Karma allargando un poco la visione.
Se non l’avevi fatto, puoi prima leggere la meditazione del giorno 121 (karma).
Portati al tuo centro
Espira
Inspira
Trova il tuo spazio e segui il tuo respiro
controlla la tua posizione
senti la colonna, fa’ che sia bene allineata
e quando senti di essere nello stato di attenzione interiore
inizia la meditazione.
Pensa alle tue azioni
Molte di queste sono automatiche,
spontaneamente prive di attenzione
sebbene molti testi orientali lodino la presenza
l’essere attenti a ogni proprio gesto nel qui e ora.
Altre azioni sono più complesse e non si limitano a te
ma coinvolgono altre persone, in certi casi molte persone.
Puoi affermare di essere consapevole
e quindi di prestare piena attenzione a ciò che fai
e alle conseguenze delle tue azioni?
Se rispondi si, sei una persona molto speciale
una di quelle persone consapevoli e attente che sono capaci
di essere presenti e di evitare di creare karma.
Io non ne sono ancora capace,
ma so che le mie azioni sono svolte in buona fede
e con molta attenzione e rispetto verso il prossimo;
questo non è ancora sufficiente a evitare di creare karma
ma di certo aiuta molto.
Il karma è strettamente correlato all’interdipendenza,
perché non c’è niente che esista in modo indipendente
tutto si relaziona con ciò che c’è intorno.
Quando prendi una decisione, dici una parola, in pratica quando agisci
non finisce in quell’istante, ciò che fai è come i cerchi creati nell’acqua
si espandono, si propagano per tutta la superficie
hanno un seguito, creano un effetto domino
e ciò avviene su diversi livelli, inclusi i pensieri e le parole.
In particolare le parole vengono ascoltate da una persona
e influenzano le azioni di questa persona
la sua azione, a sua volta, genera molteplici altre azioni.
Quindi attenzione alle tue azioni e alle tue parole.
Solo le azioni e le parole di un illuminato non creano karma
perché sono totalmente pure e incontaminate
l’illuminato agisce infatti in piena sintonia con l’Universo
non è separato, non ha ego.
Noi siamo strutturati con un ego e non possiamo eliminarlo
però possiamo fare del nostro meglio in tutta onestà.
Ora fermati e chiediti di nuovo
se sei consapevole delle tue azioni e delle loro conseguenze.
portati ancora più profondamente nel tuo centro
e ricorda uno o più eventi che ti hanno appesantito
e che hanno creato conseguenze nei tuoi rapporti
siano questi famigliari, personali, lavorativi o altro.
Senti anche che queste situazioni ti hanno tolto qualcosa
per esempio leggerezza, dinamismo, pulizia…
cos’altro si è affievolito in te?
È la conseguenza di un comportamento inadeguato
che ha creato conseguenze, quindi ha creato karma
(sempre rimanendo nel concetto della Legge del karma).
Qualunque azione noi compiamo, anche la più banale
ha dei risultati e delle conseguenze coerenti.
Il disagio che provi è coerente con quel che hai seminato
Perché la legge del karma è una legge coerente,
così se pianti un seme di zucchina, potrai raccogliere solo zucchine
e aspettarti di raccogliere un bel giorno dei pomodori sarebbe pura follia;
eppure spesso le persone seminano azioni malevole
o quantomeno poco attente alle altre persone
e si aspettano di ricevere benevolenza, o successo o altri risultati positivi.
Ciò è valido per ogni azione, parola e pensiero
dai più grandi a quelli più piccini e invisibili.
Dice il Budhha:
“Non trascurare le piccole buone azioni, pensando che non sono di alcun beneficio;
anche le piccole gocce di acqua alla fine riempiranno una grande nave.
“Non trascurare le azioni negative solo perché sono piccole;
per quanto piccola possa essere una scintilla,
può bruciare un pagliaio grande come una montagna.”
Senti dentro di te questa consapevolezza
e in merito alle azioni che hai ricordato poco fa
e a tutte le azioni che hanno generato disagio e karma
sappi che le puoi ripulire e lo facciamo ora.
Sono necessari 6 passi:
1. Riconosci di avere agito in modo errato, anche involontariamente
e di avere creato delle conseguenze che hanno coinvolto altri
(persone, animali, alberi, oggetti, ecc.).
2. Senti dentro di te il dispiacere per questi eventi
sentilo anche se gli altri avevano torto e non erano in buona fede;
dispiacersi è importante perché senza questo
non puoi lasciare andare la sofferenza che provi, anche se inconscia.
3. Ricerca dentro di te il pentimento e prometti a te stesso di non ripetere in futuro azioni simili.
4. Medita sulle tue azioni e diventa consapevole di ciò che non era corretto
continuando a meditare determina dentro di te quali sono le azioni corrette
che puoi compiere in sostituzione di quelle errate.
5. Se ti è possibile ripara concretamente i danni che hai creato;
se non è più possibile, offri a altre persone/situazioni ciò che sarebbe servito a riparare i danni
(se non è possibile farlo in modo totale, fallo comunque in modo simbolico).
6. Medita nuovamente, questa volta porta l’attenzione a chi è stato danneggiato
e invia benedizioni e amore a ogni soggetto coinvolto
poi fermati a percepire il senso di leggerezza e di libertà che provi per aver riparato gli errori passati.
Patrizia Manuela Rottigni