Respira profondamente, semplicemente
lascia scorrere il ritmo del tuo respiro
il respiro esce
il respiro entra
segui l’addome che si contrae
e poi si espande.
Continua a respirare
E senti i tuoi piedi bene ancorati a terra.
Ti accorgi che la colonna vertebrale è allineata e flessibile
è autosostenuta e la muscolatura della schiena è rilassata,
in uno stato di naturale equilibrio,
il mento è leggermente reclinato verso lo sterno.
Sei nella posizione ideale
con le mani comodamente poggiate sulle gambe
e ti avvicini a uno spazio di tranquillità,
lo spazio in cui stai meditando.
Il respiro esce
il respiro entra
ti senti comodo
sei comodo con te stesso
non c’è nulla da fare
niente da raggiungere
solo Essere.
Da questo spazio interiore ti incammini verso l’interno
e mentre respiri visualizzi le onde del mare
l’onda che si infrange sulla battigia
e poi si ritrae.
Ecco, quando l’onda si ritrae, tu espiri
E quando inspiri, l’onda si allunga sulla battigia.
Continua a respirare in questo modo con il ritmo del mare.
Osservi le onde che vanno e vengono
e fluiscono insieme al tuo respiro.
Sei sulla riva del mare
cammini sulla sabbia bagnata
l’onda arriva e lambisce i tuoi piedi
poi se ne va e senti che la sabbia è più solida
l’acqua è piacevolmente fresca
il sole ti scalda con il suo dolce tepore
una brezza tiepida carezza la tua pelle
il suono delle onde è ritmico
e calma il tuo respiro e il tuo essere;
la spiaggia è meravigliosa e libera
ci sei solo tu che cammini assecondando le onde;
i gabbiani gridano in cielo e giocano con il vento
e osservi la natura incontaminata.
Noti il colore della sabbia
osservi come siano le sue sfumature a dare tonalità all’acqua
e l’acqua ha un aspetto interessante, invitante.
Ti guardi intorno e ti accorgi che non ci sono solo gabbiani
altre specie volano sopra la tua testa
e si tuffano in mare alla ricerca di pesci;
ti concentri sulla vegetazione, sulle forme che assume
e respirando profondamente senti che emana un profumo caratteristico.
Stai continuando a camminare sulla riva
ti senti presente a te stesso
completamente avvolto nella natura
e in uno stato di ascolto profondo.
È un momento perfetto
e senti che per migliorarlo ulteriormente
vuoi liberarti di un pensiero che ti pesa
un pensiero legato a qualcosa che vuoi lasciare andare.
Cammini e osservi interiormente quella situazione
(situazione, evento, persona, carico… sai tu cos’è)
la osservi semplicemente, senza fare nulla
salvo considerare che è proprio il momento di lasciarla andare.
Guardi il mare, come a chiedergli aiuto
e un’onda indugia a lungo intorno ai tuoi piedi
come a invitarti a depositare lì la situazione…
lo fai, semplicemente, così come ti viene
nel modo che ti viene spontaneo
che è il modo migliore; il modo migliore per te.
L’onda gioca un po’ con i tuoi piedi, poi si ritrae
portando con sé quel che hai rilasciato,
seguita da un’altra onda, un po’ più potente
che spruzza le tue gambe e un po’ anche i tuoi abiti
come a volerti pulire e rivitalizzare
…si, è proprio quello che fa
e tu glielo lasci fare di buon grado
osservando la leggerezza che provi
e godendo del momento perfetto.
Respiri e ti senti bene,
senti tranquillità mista con altre sensazioni gradevoli.
Resta in questo spazio e in questo stato per il tempo che desideri.
Quando senti che è il momento di concludere
saluti il mare, la natura, gli uccelli e quanto ti circonda
poi riprendi contatto consapevole con il tuo respiro,
deglutisci consapevolmente
e muovi delicatamente le dita delle mani e dei piedi.
Hai tutto il tempo che ti occorre
per tornare alla realtà oggettiva
portando con te le sensazioni
raccolte durante la meditazione.
Fai tre respiri profondi,
apri gli occhi e rilassati sulla seggiola
Patrizia Manuela Rottigni
fotografia di Aloisa Clerici