…O meglio dire Azione e Risultato?
Il Karma appartiene alle Leggi Universali,
è associato al concetto di causa-effetto,
ogni azione genera un risultato e una reazione.
L’evoluzione è fatta di conquiste e talvolta di retrocessioni
dovute, ad esempio, alla non soddisfazione del compito.
Abbiamo già lavorato con questa legge (gg 121 e 126)
e sappiamo che ognuno di noi ha il proprio Karma;
lo scopo finale da raggiungere passando attraverso diverse incarnazioni
è trovare progressivamente sempre più pace e perfezione.
Secondo questa Legge, quello che vivi oggi
è il risultato delle esperienze accumulate nelle vite precedenti;
quello che farai in questa vita, ti servirà nelle prossime.
Anche i primi Cristiani credevano in una sorta di reincarnazione.
Parte del mondo greco-romano aveva accettato
che le anime fossero soggette a successive incarnazioni (metempsicosi)
ma, col tempo, la Chiesa definì meglio il dogma del Paradiso
da raggiungere o meno in base alle azioni compiute in vita
e in Purgatorio sostano coloro di cui il giudizio è incerto, in attesa…
Così la parola Karma è uscita dalla religione Cattolica,
e nei secoli è entrata nel vocabolario quotidiano,
ma molti la usano per lo più in modo improprio,
associandola spesso, erroneamente, al proprio destino.
Karma è azione , un’azione spinta dalla volontà,
in relazione al principio di causa - effetto.
Volontariamente o meno, generiamo sempre Karma
anche non facendo nulla, stiamo comunque facendo qualcosa
e non prendere una decisione è comunque una decisione,
equivale al prendere una decisione; è un’azione.
Anche tu agisci costantemente, con le tue parole, le tue azioni
con i pensieri e con tutto ciò che fai e non fai.
Tu, io, noi tutti siamo responsabili delle nostre azioni,
così generiamo dei risultati, buoni o cattivi che siano.
Abbiamo già trattato l’importanza delle nostre azioni
ma, per la loro importanza, ti invito a soffermarti ancora un po’
su quelle che avevi considerato inadatte,
semplicemente per sentire se provi pace e libertà, o se pesano ancora.
Se ne senti ancora il peso riprendi la precedente meditazione sul karma
e ripeti l’esercizio per rilasciarle e ripulirti.
Sul piano esoterico, che è un piano profondo e non visibile,
i risultati delle azioni creano un’impronta sottile
ma si riflettono su molte vite successive.
Ogni azione virtuosa è un “allenamento” per la felicità,
mentre le azioni non virtuose sono considerate sofferenza.
Ogni azione volta a fin di bene, rende più fluido il percorso nelle vite successive,
agendo al contrario si crea l’impronta opposta.
Questo vale in tutti i settori della vita: dal lavoro alla famiglia,
dalle relazioni ai figli, dalle amicizie alla spiritualità,
passando per lo sport, la salute e tutte le attività della vita.
È molto importante osservare la vita con i propri occhi
e non lasciare che siano le idee altrui a costruire la propria vita,
tantomeno permetterlo al sistema sociale nel quale siamo immersi,
quanto mai ingannevole con le sue false promesse
di una vita facile, redditizia e senza pensieri.
Può essere, ma solo se l’agire è corretto.
L’unico modo per ridurre ciò che è nocivo
sta proprio nel mantenere la centratura, la coerenza
e nello svolgere il proprio compito con competenza e onestà.
Ti aiuta in questa vita e nelle successive esistenze.
Se vuoi essere inondato d’amore, conoscenza, compassione e pazienza
inizia a creare l’abitudine a vivere con amore e compassione,
apriti alla conoscenza e pratica la pazienza.
È così che crei la tua impronta per il futuro e anche questo momento.
Rifuggi le attività poco chiare, evita la persone avide di denaro e beni materiali,
l’egoismo uccide la compassione, rende sterile ogni terreno;
il rischio è continuare a ripetere gli stessi errori, senza posa.
Le impronte del Karma si portano di vita in vita,
molto meglio che siano leggiadre.
Capita, infatti, di vedere queste “impronte” in alcuni bambini speciali
che sono capaci di svolgere mansioni complesse,
o azioni che si distaccano dalla loro cultura e dalle loro usanze
e manifestano talenti e attitudini insospettabili alla loro età.
Ora chiediti “quali sono le impronte che voglio lasciare?”
resta connesso con la tua parte profonda e ascoltati;
usa con competenza il tuo libero arbitrio,
così da costruire delle cause nobili adatte a una buona vita,
che sia quella attuale o che riguardi esistenze future.
Porta attenzione a questi aspetti quotidianamente
fai in modo che diventi il tuo modo di vivere
soprattutto quando ti trovi davanti a un bivio
e comincerai a vedere i risultati anche in questa esistenza.
Patrizia Manuela Rottigni
Ah, non credi al Karma? OK
Posto che non è una favola (ci credo – non ci credo)
se hai letto questa meditazione ci deve essere un motivo;
potresti leggere due libri (solo due)
e con qualche informazione in più, decidere cosa pensare.
Detlefsen – Vita dopo vita
Givaudan – Terra di Smeraldo
(se la cosa ti interessa posso darti altri titoli)