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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 17 maggio -  Meditazioni quotidiane - Giorno 137 - NESSUN UOMO È UN’ISOLA


“Nessun uomo è un'isola, intero per se stesso;

ogni uomo è un pezzo del continente,

parte della terra intera; e se una sola zolla vien portata via

dall'onda del mare, qualcosa all'Europa viene a mancare,

come se un promontorio fosse stato al suo posto,

o la casa di un uomo, di un amico o la tua stessa casa.

“Ogni morte di uomo mi diminuisce perché

io son parte vivente del genere umano.

“E così non mandare

mai a chiedere per chi suona la campana:

essa suona per te”

(John Donne)

Ora respira profondamente

espira

inspira

rendi il tuo respiro sempre più lento e fluido

calma progressivamente i tuoi sensi

e quando ti senti in contatto con te stesso

rileggi il brano di John Donne

Fatto?

Bene!

Cosa ti suggerisce questo brano?

Ascoltati.

Un po’ mi dispiace… inserirmi nel tuo ascolto,

così se credi di non volere influenze esterne

non leggere subito quel che scrivo di seguito

resta ancora un poco con te

e prendi nota dei tuoi pensieri, delle tue emozioni

dei tuoi dialoghi interiori e del loro contenuto.

Fatto?

Bene. Ora puoi continuare o chiudere la meditazione

e leggere le mie suggestioni in un altro momento.

Se invece continui, puoi aggiungere quello che incontri

a ciò che il brano ha suscitato in te.

Vediamo la prima STROFA

“Nessun uomo è un’isola, intero (…) o la tua stessa casa”.

Siamo esseri indipendenti e unici

e siamo anche interdipendenti

legati gli uni agli altri più di quanto ci sia dato credere.

Ciò che siamo, riflette e completa ciò che sono gli altri

e per quanto meraviglioso tu possa essere,

per quanto meravigliosa possa essere la tua isola,

da sola, rimane un’isola dimentica del mondo restante.

Tu sei parte integrante di tutto ciò che esiste

e senza di te al mondo mancherebbe qualcosa.

Riconosci l’interdipendenza, con tutti i suoi pregi

e dai valore alle tue caratteristiche, diventane consapevole.

Respira.

STROFA “Ogni morte di un uomo (…) genere umano”

Ora pensa al valore delle altre persone,

a quanto sono importanti per rendere migliore la tua vita.

Non mi riferisco solo alla tua famiglia, a chi ti ha aiutato a crescere,

agli amici, ai colleghi, ai figli e alle persone che frequenti e ami.

L’uomo che sa costruire le strade è importante,

così come lo è chi sa creare le automobili, le ruote,

e chi ti veste creando maglioni, camicie, calzini

chi sta nei campi e porta al mercato gli ortaggi

e chi munge le mucche e prepara il formaggio,

il pilota di aereo, lo scrittore di libri, il maestro di scuola,

chi ha imbrigliato l’acqua e chi ha installato il rubinetto

quello che conduce la barca e chi ti cura con le erbe…

Tra tutte queste persone (e infinite altre) ci sei anche tu,

con il tuo ruolo, con quello che sei, con ciò che dai,

sei parte vivente del genere umano.

Respira.

STROFA E così non mandare mai (…) suona per te”

Siamo parte dello stesso organismo

e anche se non ci siamo conosciuti durante la vita,

abbiamo lavorato insieme per lo stesso scopo

per far crescere sano l’intento comune, per farlo progredire. Insieme.

Così una piccola parte di noi muore con chi muore,

come se venisse a mancare una parte di noi stessi.

La campana suona per ogni essere vivente

quando qualcuno ci lascia, una fiammella si spegne

quella luce, flebile o immensa che fosse, ardeva insieme alla nostra.

Continua a svolgere serenamente il tuo compito

vivi degnamente la tua vita

onora e sostieni l’organismo di cui fai parte,

fai della tua vita una grande fiamma lucente

nel rispetto di te e in onore di chi se n’è andato.

Respira.

Ascolta quel che accade dentro di te

e torna dolcemente al momento presente

così come tu sai fare.

Porta nella tua giornata ciò che sei, la tua fiamma

e permettiti di sentire che solo tu puoi occupare il posto che ti compete.

Patrizia Manuela Rottigni


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