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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 29 maggio -  Meditazioni quotidiane - Giorno 149 -  IL PONTE


Espira

Inspira

Segui il ritmo del respiro

Espira e lascia che i polmoni si svuotino,

senti l’addome mentre si contrae

Inspira e permetti ai polmoni di riempirsi,

mentre l’addome si dilata

Espira

Inspira

continua così

intanto controlla la tua postura

assicurati che la colonna vertebrale sia bene allineata

una fila di perle luminose una sopra l’altra,

il capo è l’ultima grande perla in perfetto equilibrio

Tieni il mento un po’ ritirato verso lo sterno.

Respira,

Ora pensa a un ponte

Il primo ponte che ti viene in mente.

Osserva

di che materiale è fatto

quanto è grande

da dove parte

e dove conduce

ci si può solo camminare,

o si può usare anche con la bicicletta

magari ci passano sopra auto e camion.

È un ponte concreto, reale,

che potresti incontrare prima o poi

oppure è un ponte che può esistere

solo nei piani sottili, immateriale

guardalo bene, osserva se c’è altro

oltre a ciò che ti ho suggerito.

Cos’è un ponte?

Non usare la mente razionale per rispondere

pensa al significato che ha per te “ponte”.

Il ponte serve concretamente per superare un ostacolo

che può essere un corso d'acqua, una vallata, una strada, una gola

ci sono i ponti di ferro e quelli di legno

i lunghi viadotti in cemento armato

e quelle lunghe strade sopraelevate

che collegano isolette vicine,

i ponti levatoi e i ponti tibetani,

i ponti romani e i pontili marini

e molti altri ancora.

Ad un altro livello il ponte è ciò che unisce.

Collega una riva all’altra,

unisce due diversi stati dell’essere,

avvicina il pensiero di due persone,

o mette in contatto due diverse nazioni

è un punto di salvezza se è un ponte umanitario

e potrebbe anche essere una passerella incerta

l’aspetto pericoloso di un passaggio sulla via.

In fondo anche l’arcobaleno è un ponte

che collega due punti distanti

che non possiamo trovare concretamente.

Quale aspetto senti più forte in te?

E cos’altro significa per te, che non ho nominato?

Il ponte si può percorrere

in un senso e nell’altro,

posso solo andare,

poso andare e tornare

può darsi che lo stia attraversando

di ritorno da un lungo viaggio.

È un rito di passaggio,

il bambino attraversa il processo

che lo porta all’adolescente

cresce l’adolescente e sulla nuova sponda

incontra l’età adulta, poi quella matura e così via.

Quando le due sponde che unisce

rappresentano il Cielo e la Terra

il ponte diventa una scala,

se invece unisce due sponde imponenti

come la vita e la morte,

è il ponte che tutti attraversano, prima o poi

e per qualcuno può essere il passaggio

dalla morte all’immortalità

come quello che portava nell’aldilà i Faraoni

così il ponte è l’ultima porta della vita,

oltre la quale il custode non rivela cosa ci sia sull’altra sponda

e simboleggia anche la via iniziatica

che non tutti riescono ancora a percorrere

ma cui molti anelano.

È anche il ponte Antakarana

Il ponte arcobaleno per eccellenza

Il percorso di luce in cui l'allievo passa ai mondi superiori,

il filo che il discepolo crea attraverso la meditazione.

La meditazione è il ponte dell’iniziato

è il ponte dell’aspirante

è il ponte dell’allievo

è il ponte di chi desidera portarsi in uno spazio interiore

per incontrare aspetti di sé stesso

difficilmente udibili nell’accelerazione

della vita moderna e tecnologica.

Difficile passare sulla nuova sponda

se non si utilizzano i giusti strumenti

ma tu lo stai facendo, proprio in questo momento.

Oggi mi piace pensare a due tipi di ponte

Il nostro ponte interiore, che ci unisce alla saggezza

e un semplice pontile che ci porta verso il mare

per ascoltare il suo ritmo e in esso perdersi

per poi ritrovarsi nello spazio interiore.

Patrizia Manuela Rottigni


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