Dharma è un'antica parola sanscrita
che significa scopo nella vita.
Significa anche rettitudine e indica
ciò che non causa dolore
(come già visto il giorno 118)
È impresso nel cuore e nella coscienza di ogni essere umano,
ha a che fare con i compiti da svolgere
e aiuta a comprendere ciò che siamo,
al di là dei condizionamenti abituali.
Secondo le tradizioni Indù è un concetto difficile da cogliere
perché molto sottile e al tempo stesso complesso.
Approfondiamo allora il suo significato
e sperimentiamolo interiormente e nella vita.
Per fare questo portati nel tuo centro
fallo con i metodi che oramai conosci bene
e quando ti sentirai pronto, inizia la meditazione.
La parola Dharma deriva da dhri di radice,
che significa “mantenere, preservare"
mantiene tutte le cose create nelle loro forme,
quindi è il potere che mantiene l'intera Creazione
in armonia con la legge eterna e
mantiene la razza umana entro i propri confini,
per mezzo della legge morale eterna.
Questo significa che quando scegli di agire
puoi farlo all’interno delle Leggi eterne
legate alla Giustizia, a ciò che è buono
e senza nuocere a nessun essere vivente.
So che il mondo di oggi non sembra seguire queste indicazioni
ma non è solo così, oggi sulla Terra molti esseri
(persone, animali, piante, esseri invisibili e spirituali)
agiscono per riportare equilibrio tra le specie
e per preservare il Pianeta e ogni suo abitante.
Anche la Terra ha il proprio Dharma!
Il Dharma è spiegato nei testisacri Indu (Veda, Purane, Upanishad)
Definisce qual è il comportamento umano appropriato
in tutti i campi: religione, famiglia, società, vocazione individuale,
carattere, dovere e diritti e così via.
Si tratta di allineare la volontà individuale alla volontà di Dio.
Frase semplice, compito intenso che richiede
la capacità di arrendersi, il potere dell'accettazione,
la libertà di lasciare andare (consci di farlo davvero).
Buona notizia: è possibile imparare a farlo.
Ti occorre il giusto tempo, il tuo tempo,
si tratta di vedere le cose nella prospettiva giusta
e quando ne diventi consapevole operi scelte appropriate
non in virtù di una sorta di rigidità morale,
ma perché le leggi dell'Universo trovano corrispondenza
nell'universo interiore umano.
Questi criteri si possono riportare in tutti i campi
dalla famiglia alla vocazione individuale, nei rapporti con la società,
nel carattere e nel campo di doveri e diritti,
ricordando sempre il precetto fondamentale di non nuocere
Ora considera che svolgere il proprio compito
è una materia controversa perché è semplice eppure complessa.
A titolo di esempio guardiamo all’interno della famiglia,
dove i genitori svolgono il proprio ruolo educativo;
da un lato hanno il compito di essere amorevoli con i figli
e al contempo il loro dharma prevede anche la capacità
di insegnare rispetto, onore, disciplina, temi poco amati dagli adolescenti;
non si tratta di dispiacere i ragazzi, ma di fare ciò che occorre con giustizia,
con la giusta severità, unita alla giusta dose di amore
così alla fine tutti saranno soddisfatti per aver raggiunto dei risultati.
In un altro esempio poniamo che il tuo Dharma
ti chieda di individuare la tua vocazione.
Non è detto che la cosa ti sia immediatamente chiara,
ma considera che molte persone coltivano un hobby o un talento
al quale dedicano molte ore della propria serata, dopo il lavoro,
e numerosi sforzi fisici, economici e temporali.
Il compito di sostentare la famiglia li porta a lavorare per guadagnare,
il compito di assecondare la vocazione li porta verso l’hobby.
Può darsi che, una volta compreso che fa parte del proprio compito
la persona riesca a trasformarlo nell’attività principale e di sostentamento.
Tutti i grandi hanno seguito il proprio Dharma
e nel farlo hanno portato qualcosa di buono a è stessi e alla società,
a partire da Gandhi per arrivare a Nelson Mandela
che si sono dati da fare per superare le discriminazioni
e portare alle persone vessate la dignità di Esseri Umani.
Pensa a te, pensa alla tua vita, pensa in grande, segui il bene per tutti;
allora il dharma diventa un amico che supporta il risveglio spirituale
Namaste
Patrizia Manuela Rottigni