Dove vivi?
Non è per farmi i fatti tuoi, ma le cose cambiano
tra chi vive in città e chi vive in campagna
soprattutto se si pensa al contatto con la natura.
In questo momento sono alla Casa dell’Abbondanza
circondata dal verde, dai colli e da alberi mossi dal vento
il canto degli uccelli è un concerto di tantissime specie
canti tutti diversi dagli altri che formano un’armonia
non serve accendere la radio, canta la natura.
Quando sono a Milano, in una zona tranquilla
con un po’ di verde, viali alberati, qualche pianta condominiale
sento ugualmente le meraviglie della natura
ovviamente in città ci sono meno specie nell’orchestra canterina
ci sono alcuni vasi sul terrazzino e altri nell’abitazione,
ma in campagna è ben diverso: un pezzo di terra, l’orto,
oppure il giardino, le piante aromatiche e gli alberi da frutta;
alcuni fortunati cittadini hanno un terrazzo o un giardinetto
e questo li avvicina un po’ allo spazio della campagna.
Perché tutto questo discorso?
Perché oggi sperimentiamo il contatto con le nostre piante.
Non hai piante? Hai il pollice grigio topo?
Non preoccuparti, puoi sempre comprare una piantina in vasetto
per esempio un basilico, un rosmarino e una salvia
che ti saranno estremamente utili anche per cucinare.
L’ideale per questo lavoro infatti è una pianta edibile,
quindi spazia anche tra limone, zenzero, pomodori, basilico…
altrimenti concentrati sulla tua pianta fiorita
o su quello che hai, andrà bene.
Mettila di fronte a te, dove stai meditando
e se in questo momento non hai nessun tipo di pianta,
usa la tua immaginazione creativa,
come se fosse di fronte a te, per meditare oggi basterà.
Per prima cosa focalizzati sul respiro
espira – inspira
controlla la tua postura
e portati al tuo centro
fallo con calma, segui il tuo ritmo
e quando ti senti pronto
inizia a leggere e a meditare
Abbiamo già parlato del regno vegetale e della sua energia
(ti segnalo i giorni 19, 24, 39, 48, 75, 90)
e abbiamo visto che possiamo scambiare energia,
in un ciclo di dare e ricevere molto nutriente.
Questo discorso è valido anche con le nostre piantine
quelle che stanno sul balcone, nel vasetto
o sul lavandino in cucina, quelle del bagno
e le altre sparse tra il soggiorno e il corridoio;
se poi hai un terrazzo, la varietà si ampia.
Ora sei qui con la piantina che hai scelto.
Dalle una rapida occhiata, poi richiudi gli occhi
e osserva il colore o meglio la tonalità di colore,
se ha solo foglie o anche qualche frutto, o magari è in fiore
ricorda se la terra è umida o un po’ secca
e se il vaso è di coccio o in materiale plastico.
Ora fai un profondo respiro
poi inizia a osservare la tua pianta
con il cuore e con la visione interiore.
Com’è, che sensazione ti da
percepisci
senti anche se ti sembra sana e vitale
o se presenta qualche carenza
ascolta
e senti che tipo di energia emette,
è carica? È potente? O manca qualcosa? Cosa
lascia passare un attimo
poi raccogli le informazioni
fidati
ti stai fidando di te stesso e della tua percezione
Ora dille due parole.
Puoi complimentarti se è forte e in forma
puoi rassicurarla se ti sembra un po’ gracile
falle sentire che fa parte della famiglia
parla con lei e fallo con il cuore, con amore.
In questo momento sei in uno stato di centratura
Stai meditando e sei connesso con Cielo e Terra
Quindi sei un canale attraverso il quale
passa l’Energia della Creazione
lascia che dalla colonna vetebrale
l’energia scivoli lungo le spalle, attraverso le braccia
fino alle mani, sul chakra delle mani, al centro del palmo
lascia che accada e respira, semplicemente
poi indirizza l’Energia che esce dalle tue mani verso la pianta
con l’intenzione amorevole di nutrirla e aiutarla a crescere sana e forte.
Rimani focalizzato su questo passaggio per diversi istanti
tenendo ferma la tua intenzione, poi lascia andare
rimetti le mani sulle gambe e ringrazia la pianta e la Creazione.
Fai qualche profondo respiro.
Ripeti questo lavoro per un po’ di tempo
E osserva come cresce la tua pianta energizzata.
A Findhorn (Scozia) nel 1962, Peter e Eileen Caddy con i loro figli
e con altri amici iniziarono a coltivare un orto per nutrirsi;
Dorothy, un’amica che sapeva meditare, iniziò a comunicare
e a ricevere informazioni su come trattare correttamente i vegetali.
Il risultato fu così sorprendente che Findhorn divenne famosa
anche e soprattutto per i suoi cavoli da 18 kg, fiori alti 2 metri
e piante tropicali che non sono certo adatte a quel clima.
Non ti sto invitando a metterti al passo con loro
che negli ultimi 50 anni hanno creato un ecovillaggio di fama mondiale,
ma a sperimentare un modo diverso di essere e di meditare
per comunicare e nutrire un regno della natura
diverso dal nostro e molto generoso e accogliente.
Patrizia Manuela Rottigni