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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 3 giugno - Meditazioni quotidiane - Giorno 154 - MEDITAZIONE E ANSIA -


Come curo l’ansia? Con la meditazione!

Infatti gli ansiolitici sopprimono la sensazione di malessere

ma creano dipendenza, sonnolenza e diversi effetti collaterali.

Per risolvere il problema, è necessario rimuovere la causa dell’ansia

(questo vale anche per la depressione, la rabbia e qualunque altro malessere)

solo lavorando su se stessi è possibile percepire il proprio stato d’animo

e riconoscere le situazioni che danno il via al disagio.

La meditazione si rivela una pratica fantastica per trattare l’ansia.

Chi ha sofferto di ansia o di attacchi di panico

conosce bene i sintomi indesiderati che vanno dalla mancanza di respiro

alla tachicardia, passando per il mal di testa e il peso sullo stomaco,

oltre a numerose varianti quali gli arti gelati o bloccati,

i piedi inchiodati a terra, le gambe molli e altri.

Si tratta di reazioni a uno stimolo interno sollecitato da uno stimolo esterno

con effetti esagerati, talvolta ossessionanti, figli del pensiero negativo ripetitivo

(abbiamo parlato proprio ieri dell’importanza del pensiero)

che procurano uno stato di tensione, una forte identificazione con la paura

e gli effetti fisici che abbiamo visto sopra.

E allora prendo l’ansiolitico?

Io non lo prenderei, ma tu puoi fare quello ce credi.

L’importante è che tu scelga di meditare in ogni caso.

Meditare ti permette di risalire alle cause e risolvere poco a poco la questione.

Portati al tuo centro

espira

inspira

segui il ritmo del respiro

visualizza un’onda

quando espiri l’onda si infrange sulla battigia

quando inspiri l’onda si ritrae

respira così per un po’

ascoltando le sensazioni del tuo corpo

fino a quando senti che sei pronto

allora procedi con la meditazione

e riprendi a leggere.

Ora che hai preso coscienza del tuo respiro

porta la tua attenzione al corpo

per la precisione alle sensazioni che ti trasmette

senti se è stanco o riposato

rilassato o in tensione

e se qualche parte del corpo duole o crea disagio

usa ancora il respiro consapevole

questa volta respira nel punto del disagio

e quando espiri lascia uscire la tensione

sotto forma di fumo scuro, che esce, si allontana

e progressivamente si schiarisce

fino a quando diventa trasparente e il disagio è sfumato.

Se qualche pensiero si fa strada nella tua mente

non preoccuparti, è normale, tutti hanno pensieri.

Osserva quali sono i tuoi pensieri, indaga

e scopri da dove hanno origine, come si sono creati

puoi considerarli fonti di disturbo e distrazione

oppure preziose fonti d’informazione, quindi ringraziali

non opporti a loro, semplicemente lasciali passare

e osservali mentre si allontanano, poi salutali

e torna a concentrarti sul respiro.

Continua così per un po’ di tempo,

fino a quando senti di essere tranquillo.

Se durante la meditazione compare il disturbo ansiogeno

per prima cosa considera che sei molto fortunato

hai la possibilità di trattare la crisi in tempo reale.

Rimani presente nel corpo, ascoltati, respira con calma

considera che l’ansia che stai sperimentando

è solo una reazione agli stimoli interni, provocata da un evento esterno.

Il tuo inconscio ha deciso che sono minacciosi,

ma fermandoti e ascoltandoti, ti accorgi che non è così,

sono solo reazioni indesiderate.

Respira profondamente, respira dentro al disagio

così come prima hai respirato nella zona del corpo

lascia andare qualsiasi tipo di reazione

e ascolta…

pian piano la minaccia si allontana, come pure i sintomi

e tu stai imparando a risolvere la questione in modo efficace.

Considera che questo comportamento ti aiuta

anche perché pian piano il disagio si dirada e svanisce,

mentre gli ansiolitici sopprimono le cause, le schiacciano

e poco a poco si ripresentano, più tenaci e costanti che mai.

Medita con pazienza e con costanza,

che tu abbia problemi di ansia o che tu non li abbia

meditare ti porta in uno stato di ascolto profondo

quello stato in cui risiedono le soluzioni

per la maggior parte dei problemi.

Per concludere la meditazione prenditi tutto il tempo che serve

e quando ti senti pronto apri gli occhi, stiracchiati piano e riprendi contatto con il mondo

Patrizia Manuela Rottigni


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