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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 6 giugno - Meditazioni quotidiane - Giorno 155 - UNA STORIA ZEN (EFFETTO SPECCH


Le storie zen mi hanno sempre ispirato,

così ogni tanto te ne propongo una,

in particolare quando mi accorgo che è perfetta

per trattare un determinato argomento.

Oggi ci occupiamo delle situazioni in cui ci sembra

che la vita ci stia inviando messaggi poco gradevoli.

Sarà successo anche a te di sentirti sotto pressione

se non addirittura vittima delle circostanze,

con momenti davvero complicati

nel quali non sai come districarti.

Le cose sono difficili da gestire

e tutto quello che vorresti

è che la vita ti desse un po’ di dolcezza e di pace.

Vediamo insieme come trovare la soluzione

per le situazioni di questo genere.

Per prima cosa portati nella giusta postura

controlla la posizione della colonna vertebrale

espira

inspira

e crea il tuo collegamento interiore

ripeti la respirazione consapevole in modo lento e profondo

fino a quando senti che sei pronto per meditare,

poi cominciamo.

Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne.

All'improvviso il ragazzino inciampò, cadde

e facendosi male, urlò :"AAAhhh!!!"

Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce;

veniva dalle montagne e stava ripetendo "AAAhhh!!!"

Con curiosità, egli chiese: "Chi sei tu?"

e ricevette la risposta: "Chi sei tu?"

Allora il ragazzino urlò: "Io ti sento! Chi sei?"

e la voce rispose: "Io ti sento! Chi sei?"

Infuriato da quella risposta egli urlò: "Codardo"

e ricevette la risposta: "Codardo!"

Il ragazzino guardò suo padre e gli chiese:

"Papà, che succede?"

Il padre gli sorrise e rispose:

"Figlio mio, ora stai attento:"

e gridò: "Tu sei un campione!"

La voce rispose: "Tu sei un campione!"

Il figlio era sorpreso ma non capiva

così il padre gli spiegò:

"La gente chiama questo fenomeno ECO

ma in realtà è la VITA.”

La Vita, come un'eco, ti restituisce quello che dici o fai.

La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.

Se desideri più amore nel mondo,

allora crea più amore nel tuo cuore;

Se vuoi che la gente ti rispetti,

rispetta gli altri per primo.

Questo principio va applicato in ogni cosa,

in ogni aspetto della vita;

la Vita ti restituisce ciò che tu le hai dato.

La nostra Vita non è un insieme di coincidenze,

è lo specchio di noi stessi!

Eccoci.

Ora ripensa alle volte in cui le cose non hanno funzionato

E a quelle in cui hanno funzionato benissimo.

Parti dalle piccole cose.

La volta in cui hai trattato male la receptionist di un’azienda

e i risultati che hai ottenuto, probabilmente un po’ freddi

(nella migliore delle ipotesi) se non peggio.

E quella situazione grottesca con quell’impiegato pubblico

che non era in grado di risolvere la tua problematica

ma grazie al tuo intervento gentile e collaborativo

siete venuti a capo della questione.

Poi ci sono quelle grandi.

Il criterio è lo stesso non cambia.

Questo non significa che gli eventi spiacevoli e che ti feriscono

accadano per “colpa tua”, esci dal concetto di colpa,

non fare confusione e allontanati dal concetto di vittima,

resta invece centrato sul concetto di energia e di attrazione

(giorni 22, 28, 42, 46, 102 e non solo)

per comprendere che puoi seguire l’antico adagio

“sorridi alla vita e la vita ti sorriderà”.

Ricorda anche quello che abbiamo detto

a proposito del Dharma (giorni 118 e 159)

e del Karma (giorni 121, 126, 136 e 151).

Ora tocca a te creare una buona eco nella tua vita

e stai sicuro che con un po’ di pratica e dedizione

il tuo specchio ti riproporrà cose straordinarie.

Torna delicatamente alla realtà oggettiva

facendo tre respiri profondi e lenti

poi muovi piano le dita delle mani e dei piedi

stiracchiati come fossi un gatto

e alla fine apri gli occhi e sorridi.

Ti auguro che la vita ti sorrida.

Namaste.

Patrizia Manuela Rottigni


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