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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 11 giugno Meditazioni quotidiane - Giorno 162  SOVRASTRUTTURE EMOTIVE E LIBERTA


Ci sono situazioni in cui le persone

credono di essere totalmente libere e indipendenti

mentre in realtà vivono quasi come fossero schiave

e non si rendono conto che il loro modo di comprendere

la vita e le situazioni le tiene legate a diversi vincoli.

Quasi tutti organizzano le cose

in modo mantenere ciò che hanno acquisito,

anche se costa moltissima energia

Cambiare questa modalità non è facile, ma è possibile.

Tutti noi desideriamo mantenere il nostro orticello

e non è facile trovare chi sia disposto a correre rischi.

Va detto che l’obiettivo è essere liberi da vincoli,

in altre parole incontrare le persone

e vivere le situazioni essendo quello che veramente siamo.

Ti va? Bene, allora portati al tuo centro usando il respiro

espira - inspira

trova la postura corretta

e continua a respirare lentamente profondamente

fino a quando senti che sei entrato nel tuo spazio interiore.

Parliamo, ad esempio, degli amici e dal timore di perderli

diciamo che hai paura che un certo amico

smetta di volerti bene e scelga un altro al tuo posto.

Per mantenere l’interesse dell’amico

fai il possibile e talvolta anche l’impossibile.

In qualche modo sei convinto che hai bisogno del suo amore

e che non sei poi così meritevole, quindi devi conquistare l’orticello.

La realtà però è piuttosto diversa,

non è vero che hai bisogno dell'amore di qualcuno

hai bisogno di renderti conto che questo falso bisogno

ti sta tenendo in una sorta di prigione e che l’hai creata tu.

Si tratta di programmazioni, di false credenze,

quel che ti serve è vedere com’è la realtà

e la realtà è meravigliosa.

La vita è un miracolo continuo,

che ti circonda e ti nutre costantemente

Antony De Mello diceva

“la vita eterna è adesso, ne siamo circondati,

come un pesce nell'oceano, ma non ce ne accorgiamo.

Siamo troppo occupati a mantenere i nostri vincoli.

Per un po' il mondo si riorganizza per assecondare il nostro vincolo,

così noi diciamo: «Bene, benissimo! (…)»

“Un attimo, però e le cose cambieranno, domani sarai depresso.

“Perché continuiamo a comportarci in questo modo?”

De Mello era un predicatore e un provocatore,

parlava della vita e di Dio con un amore immenso,

esortando le persone a trovare se stesse e a svegliarsi dal torpore.

È quello che stiamo facendo ora. Proprio ora.

Respira profondamente.

Pensa a una situazione o a una persona a cui sei legato,

così legato da essere convinto di non poterne fare a meno

e che senza sarebbe impossibile essere felice.

Mi è successo tante volte da giovane e ho sofferto molto

era un dolore vero ogni volta che qualcosa non funzionava

e ho lavorato a lungo per “svegliarmi” e per trovare la forza,

quella vera, che è dentro di me e nasce da me.

Torniamo a te. Se è una situazione potrebbe essere il lavoro,

una promozione, un avanzamento, o del denaro extra;

se è una persona potrebbe essere un amico, un fratello,

la tua guida Spirituale, tua cognata, la nonna…

Chiunque sia, qualsiasi cosa sia,

siamo sicuri che sia davvero indispensabile?

Osserva la situazione/persona, vedila di fronte a te e afferma:

«Ti voglio molto bene e ho scoperto che in realtà,

non ho bisogno di te per essere felice.

Ne sono stato convinto a lungo, raccontandomi

che senza di te non sarò felice, ma posso essere felice comunque.

Quindi ti voglio molto bene, però non ho bisogno di te per la mia felicità.”

Che effetto ti fa?

Ascoltati, resta in contatto con te e percepisci ciò che provi.

Potresti anche dirlo di persona, ma se l'oggetto del tuo vincolo è una persona,

potrebbe non comprendere, quindi non sarà molto contenta

di sentirti dire qualcosa del genere, a meno che non sia in cammino con te,

Anche se pronunci questa affermazione nel silenzio della meditazione

stai parlando dal tuo cuore e sei in ogni caso in contatto

e in questo modo potrai lasciare andare la credenza limitante

e uscire dallo stato di illusione per entrare nella non-illusione.

Stai sicuro che puoi incontrare la felicità, qualunque cosa accada attorno a te.

Ora sei qui, stai bene, stai vivendo le tue gioie e tribolazioni,

ma sono sicura che c’è stato un momento in cui eri in profonda crisi,

magari con il cuore spezzato, certo che saresti mai più stato felice.

Era successo qualcosa di molto grave, forse un lutto,

oppure il tuo partner ti aveva lasciato, un amico ti aveva tradito

avevi distrutto la macchina, avevi perso la tua casa o il tuo denaro…

Eppure sei qui e, a modo tuo, hai superato il momento del dramma,

Dopo il disagio iniziale hai scelto un altro oggetto a cui legarti

o hai trovato un’altra persona che richiamava la tua attenzione.

Il vecchio vincolo di era sciolto, non c’era più,

quindi la credenza di averne bisogno per essere felice non era poi così reale.

Perché succede così? Perché si passa da un vincolo all’altro?

(almeno fino a quando non si ha imparato a essere felici comunque)

Le persone sono programmate a credere di dover dipendere

Invece è davvero meraviglioso scoprire che in realtà

non abbiamo bisogno di dipendere emotivamente da niente.

E allora riusciamo a vedere il mondo che sboccia, vive e si espande

momento dopo momento, con tutta la sua bellezza

perché non siamo più affannati nel tentativo di mantenere lo status-quo.

Respira

E impegnati con te stesso

datti il permesso di provare – almeno per un breve istante –

cosa significa essere liberi e non dipendere da nessuno.

Non significa abbandonare le persone o tradire i propri impegni,

significa non essere più dipendenti da tutto ciò.

La vera libertà è quella interiore.

Patrizia Manuela Rottigni


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