Sei comodamente seduto sulla seggiola, i tuoi piedi sono poggiati a terra, piatti
L’addome e i polmoni si contraggono e si espandono ritmicamente
Ti concentri sulla colonna vertebrale, che non poggia allo schienale ma è autosostenuta
come una colonna di perle luminose, in perfetto equilibrio una sopra l’altra
non sono i muscoli a sostenerti, ma le perle
ti accorgi che la colonna è allineata e flessibile
è auto sostenuta, la muscolatura della schiena è rilassata, in uno stato di naturale equilibrio
E il capo, l’ultima grande perla, è naturalmente allineata con tutte le altre
Il mento leggermente reclinato verso lo sterno
Il respiro esce
il respiro entra
Ti senti comodo
Sei comodo con te stesso e con la tua posizione
Pronto a muoverti interiormente
Il respiro esce
il respiro entra
Dal luogo nel quale ti trovi ti incammini interiormente
verso uno spazio che si trova davanti a te
cammini e osservi il paesaggio
ascolti le sensazioni che provoca in te
mentre ti guardi attorno.
Ovunque tu sia, di fronte a te c’è una piccola salita
che ti impedisce di vedere cosa ci sia dietro.
Cammini fino in cima e quando arrivi ti fermi un attimo a osservare.
Di fronte a te il paesaggio è splendido e variegato.
Poco distante vedi il mare,
un mare molto chiaro e limpido
e subito prima una spiaggia chiarissima
da dove ti trovi sembra fatta di sabbia impalpabile
al limitare un boschetto basso, come la macchia mediterranea
emette dei profumi che arrivano fino a te.
Ti accorgi che la spiaggia è in una specie di piccolo golfo naturale
e che su un lato della spiaggia c’è un estuario,
dove un fiume di acqua dolce si tuffa nel mare.
Resti colpito.
Che tu ami il mare o meno, il posto è davvero incantevole.
Scendi in direzione del mare
lasciandoti colmare dai profumi
che si mescolano all’odore della salsedine
spinta fino a te da un vento lieve ma costante.
Le onde si susseguono incessanti
segui il loro andamento e ti lasci catturare dal ritmo
mentre ti togli le scarpe e cammini sulla battigia
lasciandoti lambire i piedi.
Qualche onda più audace si allunga con più forza
e arriva a bagnare anche le caviglie
e tu lasci che la piacevole temperatura dell’acqua
ti risvegli e ti porti a vedere i tuoi piedi.
Stai camminando su un piccolo giacimento di conchiglie.
Ce ne sono di tutte le forme e di tutti i colori,
piccole e grandi, opache e lucide
e insieme alle conchiglie sassolini e pezzi di vetro levigati dal mare
compaiono a tratti nella sabbia, con i loro bei colori.
Inizi a raccoglierli
e decidi di prendere solo le conchiglie e i sassi
che richiamano la tua attenzione in modo speciale
per la forma, per il colore, per la luce, per quello che ti trasmettono.
E lo fai, cammini raccogliendo piccoli cimeli.
A un certo punto uno di questi (sassolino, vetro o conchiglia che sia)
si para dinnanzi a te con grande forza
non puoi fare a meno di vederlo
e di piegarti a raccoglierlo.
Appena lo prendi in mano ti rendi conto che è bellissimo
e ti fa battere il cuore
quasi ti ricordasse eventi belli e importanti della tua vita
o situazioni speciali che avresti voluto vivere
e che sogni da una vita intera.
Qualsiasi cosa sia, ti emoziona e ti fa star bene.
Decidi di riservargli un posto speciale
e lo metti in tasca, ripromettendoti di pulirlo per bene
una volta a casa.
E così farai.
Quel piccolo tesoro porta con se tutta l’energia di quel posto
l’energia della natura e degli animali che ci vivono
il sapore del mare e della vegetazione
la soffice sensazione della sabbia impalpabile
i colori del mare, del cielo e della terraferma.
C’è anche dell’altro, qualcosa che proprio in questo momento
tu vi hai racchiuso con delicata fermezza
sono le tue emozioni positive,
le sensazioni inebrianti e rigeneranti
che hai vissuto in questa camminata.
Tutto ciò sarà sempre con te.
Fai ritorno verso casa, salutando questo luogo
e mentre torni verso il punto di partenza
sfiori con una mano la tasca
per sentire la consistenza del tuo prezioso trofeo.
Ti senti bene e provi gratitudine
ciò che hai in tasca ti appare luminoso
un piccolo prezioso alleato che ti aiuterà sempre
a ritrovare le sensazioni rigeneranti vissute durante la passeggiata,
basterà tenerlo in mano qualche istante.
Riprendi ora contatto con il tuo respiro
respira consapevolmente, senti l’aria che esce e entra dai polmoni
e deglutisci consapevolmente.
Prenditi tutto il tempo che occorre
e riprendi contatto con la realtà intorno a te
Mantieni le sensazioni raccolte durante la meditazione
e quando apri gli occhi disegna subito la conchiglia (o pietra, o vetrino) che hai raccolto sulla spiaggia
e descrivi su un foglio le sensazioni che ti dona.
Potrai cercarne una uguale o simile e raccontarle la tua esperienza,
così da caricarla di tutta la bellezza che hai incontrato oggi.
Patrizia Manuela Rottigni