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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 12 giugno - Meditazioni quotidiane - Giorno 163 - UNA PASSEGGIATA – LA SPIAGGIA


Sei comodamente seduto sulla seggiola, i tuoi piedi sono poggiati a terra, piatti

L’addome e i polmoni si contraggono e si espandono ritmicamente

Ti concentri sulla colonna vertebrale, che non poggia allo schienale ma è autosostenuta

come una colonna di perle luminose, in perfetto equilibrio una sopra l’altra

non sono i muscoli a sostenerti, ma le perle

ti accorgi che la colonna è allineata e flessibile

è auto sostenuta, la muscolatura della schiena è rilassata, in uno stato di naturale equilibrio

E il capo, l’ultima grande perla, è naturalmente allineata con tutte le altre

Il mento leggermente reclinato verso lo sterno

Il respiro esce

il respiro entra

Ti senti comodo

Sei comodo con te stesso e con la tua posizione

Pronto a muoverti interiormente

Il respiro esce

il respiro entra

Dal luogo nel quale ti trovi ti incammini interiormente

verso uno spazio che si trova davanti a te

cammini e osservi il paesaggio

ascolti le sensazioni che provoca in te

mentre ti guardi attorno.

Ovunque tu sia, di fronte a te c’è una piccola salita

che ti impedisce di vedere cosa ci sia dietro.

Cammini fino in cima e quando arrivi ti fermi un attimo a osservare.

Di fronte a te il paesaggio è splendido e variegato.

Poco distante vedi il mare,

un mare molto chiaro e limpido

e subito prima una spiaggia chiarissima

da dove ti trovi sembra fatta di sabbia impalpabile

al limitare un boschetto basso, come la macchia mediterranea

emette dei profumi che arrivano fino a te.

Ti accorgi che la spiaggia è in una specie di piccolo golfo naturale

e che su un lato della spiaggia c’è un estuario,

dove un fiume di acqua dolce si tuffa nel mare.

Resti colpito.

Che tu ami il mare o meno, il posto è davvero incantevole.

Scendi in direzione del mare

lasciandoti colmare dai profumi

che si mescolano all’odore della salsedine

spinta fino a te da un vento lieve ma costante.

Le onde si susseguono incessanti

segui il loro andamento e ti lasci catturare dal ritmo

mentre ti togli le scarpe e cammini sulla battigia

lasciandoti lambire i piedi.

Qualche onda più audace si allunga con più forza

e arriva a bagnare anche le caviglie

e tu lasci che la piacevole temperatura dell’acqua

ti risvegli e ti porti a vedere i tuoi piedi.

Stai camminando su un piccolo giacimento di conchiglie.

Ce ne sono di tutte le forme e di tutti i colori,

piccole e grandi, opache e lucide

e insieme alle conchiglie sassolini e pezzi di vetro levigati dal mare

compaiono a tratti nella sabbia, con i loro bei colori.

Inizi a raccoglierli

e decidi di prendere solo le conchiglie e i sassi

che richiamano la tua attenzione in modo speciale

per la forma, per il colore, per la luce, per quello che ti trasmettono.

E lo fai, cammini raccogliendo piccoli cimeli.

A un certo punto uno di questi (sassolino, vetro o conchiglia che sia)

si para dinnanzi a te con grande forza

non puoi fare a meno di vederlo

e di piegarti a raccoglierlo.

Appena lo prendi in mano ti rendi conto che è bellissimo

e ti fa battere il cuore

quasi ti ricordasse eventi belli e importanti della tua vita

o situazioni speciali che avresti voluto vivere

e che sogni da una vita intera.

Qualsiasi cosa sia, ti emoziona e ti fa star bene.

Decidi di riservargli un posto speciale

e lo metti in tasca, ripromettendoti di pulirlo per bene

una volta a casa.

E così farai.

Quel piccolo tesoro porta con se tutta l’energia di quel posto

l’energia della natura e degli animali che ci vivono

il sapore del mare e della vegetazione

la soffice sensazione della sabbia impalpabile

i colori del mare, del cielo e della terraferma.

C’è anche dell’altro, qualcosa che proprio in questo momento

tu vi hai racchiuso con delicata fermezza

sono le tue emozioni positive,

le sensazioni inebrianti e rigeneranti

che hai vissuto in questa camminata.

Tutto ciò sarà sempre con te.

Fai ritorno verso casa, salutando questo luogo

e mentre torni verso il punto di partenza

sfiori con una mano la tasca

per sentire la consistenza del tuo prezioso trofeo.

Ti senti bene e provi gratitudine

ciò che hai in tasca ti appare luminoso

un piccolo prezioso alleato che ti aiuterà sempre

a ritrovare le sensazioni rigeneranti vissute durante la passeggiata,

basterà tenerlo in mano qualche istante.

Riprendi ora contatto con il tuo respiro

respira consapevolmente, senti l’aria che esce e entra dai polmoni

e deglutisci consapevolmente.

Prenditi tutto il tempo che occorre

e riprendi contatto con la realtà intorno a te

Mantieni le sensazioni raccolte durante la meditazione

e quando apri gli occhi disegna subito la conchiglia (o pietra, o vetrino) che hai raccolto sulla spiaggia

e descrivi su un foglio le sensazioni che ti dona.

Potrai cercarne una uguale o simile e raccontarle la tua esperienza,

così da caricarla di tutta la bellezza che hai incontrato oggi.

Patrizia Manuela Rottigni


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