UN PENSIERO PER TE – 20 giugno Meditazioni quotidiane - Giorno 171 - CHI SEMINA RACCOGLIE -
- Patrizia M. Rottigni
- 19 giu 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Portati nel tuo spazio di meditazione
Usa il respiro
Espira
Inspira
Controlla che la tua colonna vertebrale
sia ben allineata e autosostenuta
e mantieni l’attenzione sul respiro e sulla postura
per il tempo che ti serve
per creare un profondo contatto con te.
Cominciamo dalla fine, dal momento attuale.
Considera l’andamento della tua vita,
quello che stai vivendo oggi a tutti i livelli:
relazioni, lavoro, salute, famiglia, amici, attività
e naturalmente il rapporto con te.
Fermati un attimo.
Respira profondamente
Ascoltati
Per ogni settore che ho citato prenditi un attimo per valutare.
Fallo con serenità e con il gusto della scoperta
come quando prendi in mano un libro di un autore che ami
e vuoi sapere qual è il suo contenuto, cosa ti riserva,
quindi lo apri e lo sfogli senza giudizio,
con molta apertura e serenità.
Fatto?
Tutti i settori?
Hai preso nota mentalmente delle cose importanti?
Ok, allora fallo!
Quali sono i settori in cui le cose funzionano meglio?
Considera quali sono state le tue azioni e comportamenti
e prendi coscienza di ciò che ti ha portato a questo punto.
Sono situazioni costruttive e sapere perché tutto va bene
è una cosa molto importante.
Ti stupisci?
Siamo stati abituati a valutare attentamente le cose
quando le situazioni sono difficili e non procedono per bene.
Siamo stati abituati a far crescere il senso di osservazione
con un occhio critico ipertrofico associato a un giudice invadente,
ma raramente ci viene chiesto di fermarci a pensare
e a valutare con attenzione i motivi per cui un progetto
o una semplice azione, stiano andando per il verso giusto.
È un criterio profondamente ingiusto
che ci abitua dare valore solo a ciò che non funziona
e attribuire alla fortuna o al caso le situazioni valide.
Non è per niente una buona abitudine,
fa crescere il senso di impotenza, abbassa l’autostima
e non stimola la voglia di agire e di creare.
Chi molto fa, molto sbaglia – e la cosa è ovvia
è una semplice questione di quantità.
Chi non fa crede di non sbagliare, ma non è così.
La domanda infatti è immediata:
se raccogli quello che hai seminato
cosa pensi di raccogliere, dato che hai saltato la semina?
Quando non raccogli niente e hai le mani vuote
puoi essere pieno dei migliori pensieri e suggerimenti,
ma restano solo consigli vuoti, come le tue mani.
Ecco perché le persone che si mettono alla finestra
e non agiscono per paura di sbagliare
stanno sbagliando in partenza
solo chi fa sbaglia, sbaglia molto, sbagliano tutti,
ma alla fine raccoglie i frutti del suo lavoro.
Torniamo a te, ai tuoi frutti.
Hai analizzato le tue azioni costruttive?
Hai preso nota?
Immagino che questo ti faccia sentire bene
e abbastanza forte da affrontare anche le situazioni
che non sono andate come avresti voluto.
Il discorso si discosta poco dal precedente.
Osserva come ti sei mosso, quel che hai fatto,
se credevi in quel che volevi fare
e quali altre sensazioni provavi in quel frangente.
Probabilmente qualcosa è mancato,
ma comprendere cosa sia accaduto
è un ottimo metodo per rendersi conto della situazione
e scoprire cosa fare per migliorarla.
Tu hai seminato, lo hai fatto come sapevi fare
e oggi raccogli le messi e i frutti
e li raccogli nonostante gli errori,
perché hai agito e chi hai creduto. Bene.
Ma se ti accorgi che hai seminato poco o male…
cosa posso dirti di nuovo, a questo punto,
che tu già non sappia piuttosto bene?
Alla prossima semina poni la giusta attenzione
senti dentro di te il desiderio di far funzionare le cose
trova i dettagli appropriati per arrivare al risultato
prendi spunto dalle cose che hanno funzionato bene
e tieni il tuo campo ben curato.
Se è vero che chi semina vento raccoglie tempesta,
possiamo dire con serenità che è ancor più vero che
chi semina gioia raccoglie amore
(e questo vale anche per la positività, il benessere,
la quiete, l’armonia, la prosperità, ecc.)
Patrizia Manuela Rottigni
Confronta anche le meditazioni dei gg 121, 126, 136, 151 e 167 (Karma) – e 118, 150 e 168 (Dharma)
