Sei comodamente seduto sulla seggiola, i tuoi piedi sono poggiati a terra,
l’addome e i polmoni si contraggono e si espandono ritmicamente.
Ti concentri sulla colonna vertebrale, distesa e autosostenuta
come una colonna di perle luminose, in perfetto equilibrio una sopra l’altra
non sono i muscoli a sostenerti, ma le perle, la muscolatura della schiena è rilassata
e il capo, allineato con le vertebre, è leggermente reclinato verso lo sterno
Il respiro esce
il respiro entra
Ti senti comodo
Sei comodo con te stesso e con la tua posizione
Pronto a muoverti interiormente
Il respiro esce
il respiro entra
Dal luogo nel quale ti trovi ti incammini interiormente
verso uno spazio che si trova davanti a te
cammini e osservi il paesaggio
ascolti le sensazioni che genera in te
mentre ti guardi attorno.
Ovunque tu sia, di fronte a te c’è una piccola salita
che ti impedisce di vedere cosa ci sia dietro.
Cammini fino in cima e quando arrivi ti fermi un attimo a osservare.
Di fronte a te il morbido paesaggio delle colline
che si delineano poco distanti, verdi e ben curate
con i campi di fieno alternati a quelli di girasole
e sui pendii, anche molto ripidi, file di vigneti
che lasciano intuire il lavoro dell’uomo
l’inteso desiderio di creare qualcosa di bello e utile
cercando la collaborazione della natura,
fino al punto di domarla per i propri voleri.
Ti soffermi un istante a pensare alla generosità della Terra,
al sacrificio di ogni singola piantina di vite
che collabora docilmente e genera frutti
che porteranno sulle nostre tavole il vino
e provi gratitudine per questo e per gli altri doni
che Madre Terra elargisce all’essere umano.
Lo sguardo riprende a scorrere libero e curioso
e si sofferma su un boschetto poco più in là
ombroso e rilassante; sembra ti voglia chiamare.
Resti colpito, il posto è davvero incantevole.
Ti incammini in direzione del boschetto
lasciandoti colmare dai profumi dei campi
che si mescolano all’odore della terra calda
spinto fino a te da una brezza ristoratrice.
Un grande prato con l’erba alta è mosso da questo vento lieve
e a momenti si muove e forma onde brillanti
che ricordano quelle del mare
segui il loro andamento e ti lasci catturare dal ritmo
mentre riprendi a camminare verso il bosco.
La piacevole temperatura dell’aria ti accompagna
mentre affronti una salita un poco più ripida;
stai camminando su un sentiero di terra
non un vero e proprio sentiero, piuttosto un tracciato
ricavato tra un campo e l’altro, a dividere le coltivazioni
e ti chiedi come sarebbe camminare se fosse colmo di pioggia.
Intanto arrivi al bordo del bosco e ti addentri nell’ombra.
Gli alberi sono grandi, dal tronco forte, con le chiome folte
alcuni sono lisci e dritti, altri sono nodosi e ritorti
tutti sembrano silenziosi, ma in realtà sono abitati
da numerose specie di animali, dagli insetti ai tassi,
senza dimenticare un’infinità di specie di uccelli,
gli scoiattoli, le volpi, i piccoli ricci e i delicati caprioli.
Riconosci i suoni di diversi animali, mentre altri ti sono sconosciuti
e intanto osservi il terreno, in molti punti ricoperto di foglie
rimaste dall’autunno, che scricchiolano sotto i tuoi passi.
Cominci a osservare quelle dalle forme più interessanti
che richiamano la tua attenzione in modo speciale
e mentre cammini cominci a raccoglierle,
trovando in ognuna la propria particolarità.
Una foglia svolazza davanti ai tuoi occhi,
ondeggia, scende… poi risale sospinta dalla brezza
come se si fosse appena staccata dal ramo
come se ti stesse aspettando dall’autunno
e ti sembra impossibile che stia ancora volando,
in mezzo alla natura rigogliosa
della stagione calda e intensa
ma allunghi una mano, tenendola aperta
e la foglia è lì, davanti a te e si posa delicata, poi si ferma.
Appena la prendi in mano ti rendi conto che è bellissima
e ti fa battere il cuore per la sua perfezione
non sembra una foglia secca, eppure è proprio così
e questa sua particolarità ti emoziona e ti fa star bene.
Decidi di riservarle un posto speciale
e la deponi nel libro che avevi con te per non sciuparla.
Ti sembra una buona idea e affidi alle pagine
anche le altre foglie che avevi raccolto prima,
Una volta a casa troverai il modo per conservarle
riservando loro – soprattutto a lei – uno spazio speciale
che ti ricorderà tutta l’energia e i profumi di questo bosco,
della natura e degli animali che ci vivono
e le soffici sensazioni che ti ha regalato questa visita.
Sono emozioni positive e sensazioni rigeneranti
che rimarranno sempre con te.
Fai ritorno verso casa, salutando queste colline
e mentre torni verso il punto di partenza
sfiori con una mano il libro dalle pagine “scombinate”
e percepisci la consistenza del tuo piccolo tesoro.
Ti senti bene e provi gratitudine per il bosco e per le foglie,
forse un pensiero particolare è dedicato alla “tua” foglia,
un piccolo luminoso alleato che ti riporterà
le sensazioni rigeneranti vissute con questa passeggiata.
Riprendi ora contatto con il tuo respiro e deglutisci consapevolmente.
Prenditi tutto il tempo che occorre per tornare alla realtà intorno a te.
Mantieni le sensazioni raccolte durante la meditazione
e quando apri gli occhi disegna subito la foglia bellissima
(e se lo desideri anche le altre che hai raccolto)
e descrivi su un foglio le sensazioni che ti dona.
Patrizia Manuela Rottigni