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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 23 giugno - Meditazioni quotidiane - Giorno 174 -  UNA PASSEGGIATA - LA COLLINA


Sei comodamente seduto sulla seggiola, i tuoi piedi sono poggiati a terra,

l’addome e i polmoni si contraggono e si espandono ritmicamente.

Ti concentri sulla colonna vertebrale, distesa e autosostenuta

come una colonna di perle luminose, in perfetto equilibrio una sopra l’altra

non sono i muscoli a sostenerti, ma le perle, la muscolatura della schiena è rilassata

e il capo, allineato con le vertebre, è leggermente reclinato verso lo sterno

Il respiro esce

il respiro entra

Ti senti comodo

Sei comodo con te stesso e con la tua posizione

Pronto a muoverti interiormente

Il respiro esce

il respiro entra

Dal luogo nel quale ti trovi ti incammini interiormente

verso uno spazio che si trova davanti a te

cammini e osservi il paesaggio

ascolti le sensazioni che genera in te

mentre ti guardi attorno.

Ovunque tu sia, di fronte a te c’è una piccola salita

che ti impedisce di vedere cosa ci sia dietro.

Cammini fino in cima e quando arrivi ti fermi un attimo a osservare.

Di fronte a te il morbido paesaggio delle colline

che si delineano poco distanti, verdi e ben curate

con i campi di fieno alternati a quelli di girasole

e sui pendii, anche molto ripidi, file di vigneti

che lasciano intuire il lavoro dell’uomo

l’inteso desiderio di creare qualcosa di bello e utile

cercando la collaborazione della natura,

fino al punto di domarla per i propri voleri.

Ti soffermi un istante a pensare alla generosità della Terra,

al sacrificio di ogni singola piantina di vite

che collabora docilmente e genera frutti

che porteranno sulle nostre tavole il vino

e provi gratitudine per questo e per gli altri doni

che Madre Terra elargisce all’essere umano.

Lo sguardo riprende a scorrere libero e curioso

e si sofferma su un boschetto poco più in là

ombroso e rilassante; sembra ti voglia chiamare.

Resti colpito, il posto è davvero incantevole.

Ti incammini in direzione del boschetto

lasciandoti colmare dai profumi dei campi

che si mescolano all’odore della terra calda

spinto fino a te da una brezza ristoratrice.

Un grande prato con l’erba alta è mosso da questo vento lieve

e a momenti si muove e forma onde brillanti

che ricordano quelle del mare

segui il loro andamento e ti lasci catturare dal ritmo

mentre riprendi a camminare verso il bosco.

La piacevole temperatura dell’aria ti accompagna

mentre affronti una salita un poco più ripida;

stai camminando su un sentiero di terra

non un vero e proprio sentiero, piuttosto un tracciato

ricavato tra un campo e l’altro, a dividere le coltivazioni

e ti chiedi come sarebbe camminare se fosse colmo di pioggia.

Intanto arrivi al bordo del bosco e ti addentri nell’ombra.

Gli alberi sono grandi, dal tronco forte, con le chiome folte

alcuni sono lisci e dritti, altri sono nodosi e ritorti

tutti sembrano silenziosi, ma in realtà sono abitati

da numerose specie di animali, dagli insetti ai tassi,

senza dimenticare un’infinità di specie di uccelli,

gli scoiattoli, le volpi, i piccoli ricci e i delicati caprioli.

Riconosci i suoni di diversi animali, mentre altri ti sono sconosciuti

e intanto osservi il terreno, in molti punti ricoperto di foglie

rimaste dall’autunno, che scricchiolano sotto i tuoi passi.

Cominci a osservare quelle dalle forme più interessanti

che richiamano la tua attenzione in modo speciale

e mentre cammini cominci a raccoglierle,

trovando in ognuna la propria particolarità.

Una foglia svolazza davanti ai tuoi occhi,

ondeggia, scende… poi risale sospinta dalla brezza

come se si fosse appena staccata dal ramo

come se ti stesse aspettando dall’autunno

e ti sembra impossibile che stia ancora volando,

in mezzo alla natura rigogliosa

della stagione calda e intensa

ma allunghi una mano, tenendola aperta

e la foglia è lì, davanti a te e si posa delicata, poi si ferma.

Appena la prendi in mano ti rendi conto che è bellissima

e ti fa battere il cuore per la sua perfezione

non sembra una foglia secca, eppure è proprio così

e questa sua particolarità ti emoziona e ti fa star bene.

Decidi di riservarle un posto speciale

e la deponi nel libro che avevi con te per non sciuparla.

Ti sembra una buona idea e affidi alle pagine

anche le altre foglie che avevi raccolto prima,

Una volta a casa troverai il modo per conservarle

riservando loro – soprattutto a lei – uno spazio speciale

che ti ricorderà tutta l’energia e i profumi di questo bosco,

della natura e degli animali che ci vivono

e le soffici sensazioni che ti ha regalato questa visita.

Sono emozioni positive e sensazioni rigeneranti

che rimarranno sempre con te.

Fai ritorno verso casa, salutando queste colline

e mentre torni verso il punto di partenza

sfiori con una mano il libro dalle pagine “scombinate”

e percepisci la consistenza del tuo piccolo tesoro.

Ti senti bene e provi gratitudine per il bosco e per le foglie,

forse un pensiero particolare è dedicato alla “tua” foglia,

un piccolo luminoso alleato che ti riporterà

le sensazioni rigeneranti vissute con questa passeggiata.

Riprendi ora contatto con il tuo respiro e deglutisci consapevolmente.

Prenditi tutto il tempo che occorre per tornare alla realtà intorno a te.

Mantieni le sensazioni raccolte durante la meditazione

e quando apri gli occhi disegna subito la foglia bellissima

(e se lo desideri anche le altre che hai raccolto)

e descrivi su un foglio le sensazioni che ti dona.

Patrizia Manuela Rottigni


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