La cultura moderna non offre grande spazio a un ruolo sciamanico
per le persone non “indigene”, quindi gli occidentali che portano in sé queste doti
e hanno accesso al mondo dello spirito, molto spesso non lo sanno.
Si trovano a lavorare nel settore della “guarigione”
diventando medici, psicologi, counselor, coach e così via,
oppure si occupano degli animali e della salvaguardia del Pianeta
sia come ricercatori o terapisti che come attivisti e idealisti.
Chi non si rende conto delle proprie doti
e non riesce nemmeno a esprimerle in modo occidentale
si ritrova a svolgere occupazioni che lo rendono apatico.
Del resto le professioni di guarigione occidentali
lasciano uno spazio assai esiguo a uno sciamano
che non può realmente praticare la sua arte di guarigione naturale,
potrà infatti praticare la medicina intuitiva,
ma non di certo rituali o comunicare con gli spiriti.
Mi rendo conto che sto toccando un argomento “particolare”,
ma se stai seguendo la rubrica di Meditazioni Quotidiane
magari in modo saltuario o, meglio ancora, regolare,
o anche se stai leggendo questa meditazione
e mi incontri per la prima volta, non è un caso.
Potresti avere delle doti legate a questo archetipo
e non essertene ancora accorto… o magari lo sai molto bene.
In ogni caso prima di proseguire la meditazione
portati nel tuo spazio di ascolto interiore
Espira
Inspira
Lasciati accompagnare e cullare dal respiro
finché senti di essere centrato e rilassato,
finché senti di essere catturato dal ritmo del respiro
e ti lasci accompagnare da lui.
Ora veniamo a noi.
Definiamo prima il termine e il suo significato.
Per intendere una persona con capacità sciamaniche
che si avvicinano a quelle prima descritte
utilizzerò la parola “Guaritore”
anche se potrebbe apparire impropria.
Molto spesso un Guaritore “in erba” è un outisder
che fatica a trovare il proprio posto.
Tutti gli altri si trovano bene fra loro,
condividono la vita e le esperienze, soprattutto in gioventù,
mentre l’outsider vede le cose in modo diverso
e anche se fa del proprio meglio per integrarsi
anche se gli amici lo cercano per la sua generosità,
o per la disponibilità, o per la riservatezza o per altre doti
non è mai davvero integrato e si sente spesso solo,
perché è inconsapevole della sua naturale leadership
che non è propriamente di matrice occidentale.
Crescendo può prendere coscienza del cambiamento del pianeta
e del salto di coscienza che è attualmente in corso
e non si tratta solo di averne sentito parlare
lo sente, percepisce questo cambiamento vibrazionale,
oppure ha vissuto momenti particolarmente duri,
o difficoltà per una perdita, o un incidente, o altro
che lo ha portato a una nuova attenzione e all’ascolto di Sé.
Ecco allora che comincia a riconoscere certi aspetti
e può avvicinarsi agli altri per aiutarli a trasformare la coscienza
mostrando finalmente le sue doti e la sua leadership
Mentre ti parlo di queste situazioni
Ti ricordo di respirare profondamente
e di mantenerti in uno stato di ascolto interiore
(se non lo stai facendo… fallo!)
Il Guaritore si trova bene nella natura, la comprende
e comprende il suono degli oceani, dei fiumi e delle montagne,
comprende gli alberi, gli animali e le persone.
È così sensibile che a volte percepisce cose che gli altri non sentono,
vede cose che altri non vedono, sente odori altri non percepiscono.
Ora è anche chiaro perché da giovane si sentiva incompreso.
Attraversare esperienze complesse, che mettono a dura prova
è un’altra situazione che indica una dote “Sciamanica”
Non possiamo essere certo colpiti a un fulmine (e sopravvivere)
per farci riconoscere “sciamani” come nelle culture indigene,
ma le esperienze difficili sono vere e proprie “iniziazioni”,
e per esperienze difficili possiamo intendere gravi incidenti,
fisici o di vita, o avere subito un abuso, una violenza,
un’esperienza di premorte, o qualche altro trauma che ci ha forgiato.
È facile che il Guaritore si senta spontaneamente portato
a alleviare le sofferenze altrui, che siano persone, animali o la natura.
A volte il Guaritore cura inconsapevolmente le persone
offrendo loro piatti cucinati con amore,
o suonando uno strumento con particolare intensità,
o mostrando agli altri delle metafore che trasformano lo stato d’animo.
Utilizzare le proprie doti aiuta a stare fisicamente bene,
a vivere in equilibrio e a ottenere un buon equilibrio piscologico.
Diversamente si manifestano disturbi fisici e interiori,
in pratica la persona si ritrova a vivere il “mal di sciamano.”
Quando gli sciamani delle tribù vengono chiamati
Devono rispondere “si”, ma alcuni aspettano prima di accettare
e si ritrovano a dover affrontare dei disturbi fisici.
Nella nostra cultura le persone sono spesso all’oscure di queste doti
e le malattie sciamaniche diventano difficili da riconoscere
e ancor di più da trattare: vediamo qualche esempio come
la sindrome da stanchezza cronica, dolori cronici,
malattie autoimmuni, fibromialgia, mal di testa costanti, ecc.
malattie che scompaiono o quasi quando il Guaritore di mette all’opera.
Come sta andando con queste notizie? Riconosci qualche aspetto?
Ti sta venendo voglia di porti la fatidica domanda:
“Sono uno sciamano e non ho ancora detto si alla mia chiamata?”
Beh, pensaci!
Potresti scoprire di possedere dei “siddhi”, dei doni di guarigione;
potresti avere la capacità di utilizzare le mani per dare supporto agli altri,
o ricevere e trasmettere indicazioni di guarigione attraverso sogni o visioni
o manifestare in altro modo le tue doti.
Se ti senti un Guaritore considera che ci sono altre persone
che condividono questo archetipo sciamanico
e hanno ricevuto la benedizione di poter aiutare le persone
e guarirle, e di farlo anche con gli animali, i vegetali e il pianeta.
Certo, a volte occorre coraggio per uscire allo scoperto
accogliere e manifestare il proprio archetipo sciamanico
e mostrare al mondo la propria posizione di guaritore,
c’è bisogno di sentirsi al sicuro e protetti,
sentire di appartenere a qualcosa, a qualcuno, a una comunità,
per non essere isolati o spaventati, ma forti e sostenuti da altri.
Però è possibile. Te lo posso garantire personalmente
e se ti servono indicazioni o un apprendistato,
io sono qui, noi siamo qui.
E adesso dimmi, come ti senti?
Patrizia Manuela Rottigni