top of page
Cerca
Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 29 giugno Meditazioni quotidiane - Giorno 180 - L’ARCHETIPO DEL GUARITORE


La cultura moderna non offre grande spazio a un ruolo sciamanico

per le persone non “indigene”, quindi gli occidentali che portano in sé queste doti

e hanno accesso al mondo dello spirito, molto spesso non lo sanno.

Si trovano a lavorare nel settore della “guarigione”

diventando medici, psicologi, counselor, coach e così via,

oppure si occupano degli animali e della salvaguardia del Pianeta

sia come ricercatori o terapisti che come attivisti e idealisti.

Chi non si rende conto delle proprie doti

e non riesce nemmeno a esprimerle in modo occidentale

si ritrova a svolgere occupazioni che lo rendono apatico.

Del resto le professioni di guarigione occidentali

lasciano uno spazio assai esiguo a uno sciamano

che non può realmente praticare la sua arte di guarigione naturale,

potrà infatti praticare la medicina intuitiva,

ma non di certo rituali o comunicare con gli spiriti.

Mi rendo conto che sto toccando un argomento “particolare”,

ma se stai seguendo la rubrica di Meditazioni Quotidiane

magari in modo saltuario o, meglio ancora, regolare,

o anche se stai leggendo questa meditazione

e mi incontri per la prima volta, non è un caso.

Potresti avere delle doti legate a questo archetipo

e non essertene ancora accorto… o magari lo sai molto bene.

In ogni caso prima di proseguire la meditazione

portati nel tuo spazio di ascolto interiore

Espira

Inspira

Lasciati accompagnare e cullare dal respiro

finché senti di essere centrato e rilassato,

finché senti di essere catturato dal ritmo del respiro

e ti lasci accompagnare da lui.

Ora veniamo a noi.

Definiamo prima il termine e il suo significato.

Per intendere una persona con capacità sciamaniche

che si avvicinano a quelle prima descritte

utilizzerò la parola “Guaritore”

anche se potrebbe apparire impropria.

Molto spesso un Guaritore “in erba” è un outisder

che fatica a trovare il proprio posto.

Tutti gli altri si trovano bene fra loro,

condividono la vita e le esperienze, soprattutto in gioventù,

mentre l’outsider vede le cose in modo diverso

e anche se fa del proprio meglio per integrarsi

anche se gli amici lo cercano per la sua generosità,

o per la disponibilità, o per la riservatezza o per altre doti

non è mai davvero integrato e si sente spesso solo,

perché è inconsapevole della sua naturale leadership

che non è propriamente di matrice occidentale.

Crescendo può prendere coscienza del cambiamento del pianeta

e del salto di coscienza che è attualmente in corso

e non si tratta solo di averne sentito parlare

lo sente, percepisce questo cambiamento vibrazionale,

oppure ha vissuto momenti particolarmente duri,

o difficoltà per una perdita, o un incidente, o altro

che lo ha portato a una nuova attenzione e all’ascolto di Sé.

Ecco allora che comincia a riconoscere certi aspetti

e può avvicinarsi agli altri per aiutarli a trasformare la coscienza

mostrando finalmente le sue doti e la sua leadership

Mentre ti parlo di queste situazioni

Ti ricordo di respirare profondamente

e di mantenerti in uno stato di ascolto interiore

(se non lo stai facendo… fallo!)

Il Guaritore si trova bene nella natura, la comprende

e comprende il suono degli oceani, dei fiumi e delle montagne,

comprende gli alberi, gli animali e le persone.

È così sensibile che a volte percepisce cose che gli altri non sentono,

vede cose che altri non vedono, sente odori altri non percepiscono.

Ora è anche chiaro perché da giovane si sentiva incompreso.

Attraversare esperienze complesse, che mettono a dura prova

è un’altra situazione che indica una dote “Sciamanica”

Non possiamo essere certo colpiti a un fulmine (e sopravvivere)

per farci riconoscere “sciamani” come nelle culture indigene,

ma le esperienze difficili sono vere e proprie “iniziazioni”,

e per esperienze difficili possiamo intendere gravi incidenti,

fisici o di vita, o avere subito un abuso, una violenza,

un’esperienza di premorte, o qualche altro trauma che ci ha forgiato.

È facile che il Guaritore si senta spontaneamente portato

a alleviare le sofferenze altrui, che siano persone, animali o la natura.

A volte il Guaritore cura inconsapevolmente le persone

offrendo loro piatti cucinati con amore,

o suonando uno strumento con particolare intensità,

o mostrando agli altri delle metafore che trasformano lo stato d’animo.

Utilizzare le proprie doti aiuta a stare fisicamente bene,

a vivere in equilibrio e a ottenere un buon equilibrio piscologico.

Diversamente si manifestano disturbi fisici e interiori,

in pratica la persona si ritrova a vivere il “mal di sciamano.”

Quando gli sciamani delle tribù vengono chiamati

Devono rispondere “si”, ma alcuni aspettano prima di accettare

e si ritrovano a dover affrontare dei disturbi fisici.

Nella nostra cultura le persone sono spesso all’oscure di queste doti

e le malattie sciamaniche diventano difficili da riconoscere

e ancor di più da trattare: vediamo qualche esempio come

la sindrome da stanchezza cronica, dolori cronici,

malattie autoimmuni, fibromialgia, mal di testa costanti, ecc.

malattie che scompaiono o quasi quando il Guaritore di mette all’opera.

Come sta andando con queste notizie? Riconosci qualche aspetto?

Ti sta venendo voglia di porti la fatidica domanda:

“Sono uno sciamano e non ho ancora detto si alla mia chiamata?”

Beh, pensaci!

Potresti scoprire di possedere dei “siddhi”, dei doni di guarigione;

potresti avere la capacità di utilizzare le mani per dare supporto agli altri,

o ricevere e trasmettere indicazioni di guarigione attraverso sogni o visioni

o manifestare in altro modo le tue doti.

Se ti senti un Guaritore considera che ci sono altre persone

che condividono questo archetipo sciamanico

e hanno ricevuto la benedizione di poter aiutare le persone

e guarirle, e di farlo anche con gli animali, i vegetali e il pianeta.

Certo, a volte occorre coraggio per uscire allo scoperto

accogliere e manifestare il proprio archetipo sciamanico

e mostrare al mondo la propria posizione di guaritore,

c’è bisogno di sentirsi al sicuro e protetti,

sentire di appartenere a qualcosa, a qualcuno, a una comunità,

per non essere isolati o spaventati, ma forti e sostenuti da altri.

Però è possibile. Te lo posso garantire personalmente

e se ti servono indicazioni o un apprendistato,

io sono qui, noi siamo qui.

E adesso dimmi, come ti senti?

Patrizia Manuela Rottigni


6 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

A.G.I.R.E. Percorsi interiori e spirituali

bottom of page