Espira
Inspira
Portati al tuo centro
Controlla la postura del corpo
Trova il tuo spazio di ascolto interiore
e continua a utilizzare il respiro
per entrare sempre più profondamente in te.
Oggi si conclude la prima metà dell’anno.
Sono passati 6 mesi.
Fermati un attimo e ascolta.
Come stai?
Hai vissuto per 182 giorni
E ora ti chiedo: hai vissuto?
Hai sentito intensamente le tue giornate,
presente nella maggior parte dei momenti
contento di condurre la tua vita
nella direzione che avevi desiderato?
Resta fermo, ascolta
e lascia stare il pensiero critico,
semplicemente renditi conto
di come è andata questa prima parte dell’anno.
Alcune persone riescono nell’intento
di essere presenti e centrate per la maggior parte del tempo.
Alcune.
Altre non lo sono affatto, il tempo corre via così veloce
che non saprebbero proprio dire cosa è accaduto
e si sono lasciate trascinare dagli eventi,
da situazioni poco importanti, capaci di sviare l’attenzione
talvolta di togliere presenza e saggezza
e magari arrivare a buttarsi via con sostanze, film, pensieri e azioni
poco edificanti, o devianti, comunque per niente utili.
O meglio, diversamente utili, perché c’è sempre un insegnamento,
Anche queste sono solo alcune persone.
Alcune.
Poi ci sono le situazioni complesse, la vita da gestire.
Chi ha figli e chi non li ha, chi ha vita sociale e chi ne rifugge;
chi corre da una via all’altra, da una città all’altra,
da una regione all’altra, da una nazione all’altra;
chi lavora troppo e chi lavora male,
chi arriva a sera dolorante e chi ci arriva esausto
e chi si esaurisce volontariamente per non pensare
chi pensa sempre, troppo e chi non pensa mai
e agisce d’impulso sperando in bene
chi ha pianificato tutto e chi deve correre ai ripari;
chi vorrebbe uno spazio per sé e non lo trova
per andare in palestra, per leggere, per vedere gli amici,
per riposare, per dialogare, per condividere, per meditare.
Chi ha un mare di amici e poco tempo,
chi ha troppo tempo e si sente solo.
Questa è la storia della maggior parte delle persone.
Parecchie.
E tu dove sei?
Cosa puoi dire di te?
Ti ripeto la domanda, cosi che tu la possa ripetere a te:
Come stai?
Fermati e ascolta.
Se mi segui dall’inizio dell’anno
probabilmente hai fatto dei progetti,
creato la “Mappa del tesoro”.
Anche se non mi hai seguito,
potresti aver pianificato in modo interiore
il nuovo anno e ciò che volevi realizzare.
Recupera i tuoi appunti
questo è proprio il momento di farlo
per tirare le somme e, se occorre,
aggiustare il tiro per centrare il bersaglio.
Se non avevi preparato alcun lavoro del genere
puoi sempre osservare la tua vita
ripercorrere a ritroso questo semestre
e definire se va bene così
o se c’è qualcosa da migliorare, da indirizzare.
Ci sono momenti particolari nella nostra vita
in cui fermarci, ascoltare
e considerare con calma la nostra posizione.
Anche in barca è necessario lasciare un istante il timone
e scendere sottocoperta per fare il punto-nave
valutare quanto ci siamo spostati durante la navigazione
per il naturale scarroccio, per gli effetti atmosferici,
per imprevisti e intemperie che hanno deviato la rotta..
È naturale, è normale.
Lo stesso vale per le nostre vite.
Niente critiche, ricordi? Lo abbiamo detto fin da subito,
ma azioni, azioni concrete e costruttive.
Ora tocca a te. È il momento.
Patrizia Manuela Rottigni