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Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE –  9 luglio - Meditazioni quotidiane - Giorno 190 -  ANDARE A TROVARE LE PERSONE


Andare a trovare le persone

quando non stanno bene o sono in difficoltà

è una cosa bellissima e utile.

Quello che “portiamo” assume una grande importanza

perché le persone sono fragili e delicate.

Oggi meditiamo per imparare a entrare in contatto con loro

con la giusta attitudine e con attenzione;

basta un po’ di pratica per portare loro il meglio.

Espira

Inspira

Portati al tuo centro

Controlla la postura del corpo

Trova il tuo spazio di ascolto interiore

e continua a utilizzare il respiro

per entrare sempre più profondamente in te.

Ora ascoltati

Cosa provi normalmente quando pensi

di andare a fare visita a una persona in ospedale?

Di solito le emozioni sono diverse,

ma tutte hanno una frequenza energetica bassa

come ad esempio il dispiacere, la pena, la paura, ecc.

Individua quello che provi tu, trova la tua emozione dominante.

Sentila.

Senti la sua frequenza.

Senti come ti fa sentire.

…maluccio, vero?

Certo, perché le frequenze basse hanno questo effetto,

si abbassa la vibrazione, si abbassa l’umore

e anche fisicamente ci si sente scarichi, poco vivaci.

Magari cerchi di mascherare la cosa con un po’ di energia

Ti dai da fare per avere un atteggiamento ridanciano

cerchi di tirar su il morale della persona

e ti metti a raccontare eventi, aneddoti, magari cose ridicole.

Bel tentativo, è già qualcosa,

ma non funziona.

Il malato è lì, bloccato, dolorante, forse preoccupato

e non sempre ridere è la cosa che desidera di più.

Cosa desidera?

Affetto, attenzione, , rispetto, amore, pace, presenza, compassione

(ben diversa dalla pietà, anche se molti le confondono)

e tutte le altre emozioni con frequenze vibratorie alte.

Quali sono le emozioni costruttive che provi tu?

Ce ne sono molte altre al di là di quelle che ho elencato.

Scegline una, se non ti viene in mente niente scegli la pace.

Sentila.

Senti la sua frequenza.

Senti come ti fa sentire.

…bene, vero?

Certo, perché le frequenze alte hanno questo effetto,

si alza la vibrazione, si alza l’umore

e come per magia ci si sente fisicamente forti, attivi, vivaci.

Ecco, quando vai a trovare una persona malata in ospedale

queste sono le vibrazioni che hai bisogno di trovare in te

per portarle alla persona ammalata.

Porti energia, porti forza, porti dinamismo, porti frequenze

che aprono le porte alla speranza, alla possibilità e alla Guarigione.

Andresti mai a trovare una persona con un mazzo di fiori appassiti?

No, certo!

Ecco, le frequenze vibratorie basse sono come fiori appassiti.

Mentre le meravigliose frequenze vibratorie alte

sono uno stupendo mazzo di fiori freschi, vivi, vitali, colorati.

Considera anche che in ospedale, per forza di cose,

le frequenze vibratorie sono basse, bassissime,

le persone sono tristi, il personale è affaticato e stressato dai turni

(nonostante lavori con tutta la serietà e energia di cui è capace)

e il malato può fare una sola cosa: scaricarsi,

a meno che non sia un meditatore o un praticante del pensiero positivo.

Quindi il tuo compito è quello di ribaltare la situazione

portando una ventata di vento fresco, le frequenze vibratorie alte.

Per farlo ti consiglio di fare le radici o l’allineamento (le trovi ai gg 65 e 108)

prima di andare in ospedale, a casa o dove sei, anche in macchina.

È importante! Non solo porterai la giusta energia

ma anche tu starai bene e – protetto dall’Energia Universale –

uscirai dall’ospedale mantenendo le tue energie

anziché scaricarti, come accade quasi sempre dopo una visita.

C’è ancora molto da dire al riguardo, ma cominciamo così,

magari in una prossima meditazione ci occuperemo ancora della questione.

Om Sai Ram

Patrizia Manuela Rottigni


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