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Patrizia M. Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 20 luglio - Meditazioni quotidiane - Giorno 201 - UNA STORIA ZEN (SUI FANTASMI


Questo racconto è tratto da “101 storie Zen”

E si intitola “L’assoggettamento di un fantasma”.

Prima di leggere portati nel tuo stato di ascolto interiore

Espira

Inspira

Segui il respiro fino a quando senti di essere rilassato

e osserva il tuo corpo materiale seduto sulla sedia.

Osserva dove ci sono contrazioni nella colonna e nel resto del corpo

e respira in quelle zone, rilascia le contrazioni, falle uscire

rendendoti così sempre più presente nella tua forma fisica.

Diventa presente a te stesso,

senti che stai lavorando con la tua interiorità,

e trova il tuo punto di centratura.

Poi leggi la storia Zen e ascolta cosa suscita in te.

L’assoggettamento di un fantasma.

Una giovane moglie si ammalò ed era in punto di morte.

«Ti amo tanto» disse al marito «che non voglio lasciarti.

Non tradirmi con nessun’altra donna

Se lo fai, tornerò sotto forma di fantasma e ti darò fastidi a non finire».

Ben presto la moglie morì.

Il marito, per i primi tre mesi, rispettò il suo ultimo desiderio,

poi incontrò un’altra donna e se ne innamorò.

Così i due si fidanzarono.

Subito dopo il fidanzamento, tutte le notti

all’uomo appariva un fantasma che gli rimproverava

di non mantenere la sua promessa.

E il fantasma era intelligente.

Gli diceva per filo e per segno

tutto quello che era successo tra lui e la sua nuova fidanzata.

Tutte le volte che lui faceva un regalo alla sua promessa sposa,

il fantasma lo descriveva in tutti i particolari.

Ripeteva persino i loro discorsi e tormentava l’uomo a tal punto

che il poveretto non riusciva a chiudere occhio.

Qualcuno gli consigliò di sottoporre il suo problema

a un maestro di Zen che viveva nei pressi del villaggio.

E infine, disperato, il pover’uomo andò a chiedergli aiuto.

«La tua prima moglie è diventata un fantasma

e sa tutto quello che fai» spiegò il maestro.

«Qualunque cosa tu faccia o dica,

qualunque cosa tu regali alla tua innamorata, il fantasma lo sa.

Dev’essere un fantasma molto sagace.

Francamente, dovresti ammirare un fantasma del genere.

La prossima volta che ti appare, vieni a patti con lei.

Dille che è così abile che non puoi nasconderle niente

e che se risponderà a una domanda tu le prometterai

di rompere il fidanzamento e di restare vedovo».

«Qual è la domanda che devo farle?» chiese l’uomo.

Il maestro rispose: «Prendi una gran manciata di semi di soia

e domandale quanti semi hai in mano.

Se non è in grado di dirtelo,

saprai che è soltanto una immaginazione della tua mente

e non ti tormenterà più».

La notte dopo, quando gli apparve il fantasma,

l’uomo si mise ad adularla e le disse che lei sapeva tutto.

«Infatti,» rispose il fantasma

«e so che oggi sei andato a trovare quel maestro di Zen».

«E visto che sei così brava» ribatté l’uomo

«dimmi quanti semi ho in questa mano!».

Non ci fu più nessun fantasma che rispondesse a quella domanda

La storia è terminata.

Ora fermati

Respira

Ascolta

Cosa ti suggerisce la tua interiorità?

Prima di continuare a leggere prendi nota, almeno nella mente,

di quello che i tuoi piani interiori ti hanno suggerito.

È una risposta molto importante.

Fatto?

Ora continua pure a leggere questa meditazione.

Sono diversi gli insegnamenti che si possono trarre da questa storia

e quello su cui oggi mi preme puntare l’attenzione

è ciò di cui è capace la nostra mente.

La mente è potente e sa creare.

Può anche creare un fantasma che ci tormenta

utilizzando i nostri pensieri e i nostri sensi di colpa,

può perseguitarci con idee illusorie e false aspirazioni,

può tendere tranelli tremendi che conducono

a stati di disagio profondo, ripetizioni, ossessioni, fino alla follia.

Per questo è importante prestare attenzione

e tenere sempre la mente vigile e centrata,

perché questa è la mente della natura inferiore

che può oscurare la Mente Superiore senza troppa fatica.

Allenati a rimanere in contatto con la tua Mente Superiore,

la Mente Intuitiva, la Mente Divina e non correrai rischi.

Da quale m/Mente ti lasci guidare più spesso?

Fermati e pensa alla tua esistenza

a ciò che funziona meglio e a quello che non va

e osserva quale tipo di pensieri ti accompagna

in una situazione e nell’altra, poi ripromettiti

di governare i tuoi pensieri e mantenere la tua Presenza interiore.

Quando il Pensiero è guidato dalla Mente Superiore

crea con intelligenza e saggezza,

adorna la nostra strada con Benedizioni

e conduce la nostra vita verso la gioia e la prosperità.

Patrizia Manuela Rottigni


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