Lo spazio di ascolto quotidiano è molto importante,
non a caso ogni tradizione ha i propri ritmi e usanze.
Ai cattolici vengono insegnate le preghiere del mattino e della sera;
per la tradizione ebraica la vita è un’occasione costante di preghiera
i musulmani si rivolgono in preghiera verso la Mecca 5 volte al giorno
i Buddhisti delle varie tradizioni meditano quotidianamente
e via discorrendo, con diverse modalità per ogni cultura nel mondo.
La preghiera è una pratica che accomuna tutte le tradizioni religiose
e porta alla dimensione del sacro attraverso la parola o con il pensiero;
solitamente è considerata il momento in cui si parla al sacro,
mentre nella meditazione il sacro parla alla persona.
Entrambe portano in uno spazio interno molto profondo.
La preghiera permette di invocare, chiedere una grazia o il perdono,
esistono le preghiere di lode e di ringraziamento, come quelle
per perdonare e farsi perdonare, di devozione e di abbandono.
La meditazione migliora il proprio stato d’animo partendo dall’interno,
porta un valore aggiunto nella vita di tutti i giorni e nella qualità dei pensieri.
Più aspetti ne traggono beneficio, come ad esempio l’insicurezza,
il dolore, i problemi del sistema immunitario e di altri apparati.
Incrementa la fiducia in sé stessi, la creatività, la concentrazione e la felicità.
Quando mediti l’obiettivo primario è quello di fermare il pensiero
e trovare uno spazio in cui calmare la mente e poter respirare.
Nella tradizione occidentale la meditazione è meno praticata della preghiera
anche se l’abitudine quotidiana sta crescendo anche nelle nostre culture.
Dalla pratica della meditazione derivano svariati effetti benefici
che interessano il corpo e la mente e questo è scientificamente provato;
aumenta la consapevolezza di sé e porta in generale una più chiara visione.
Ecco perché mi adopero quotidianamente perché tu mediti
perché la pratica diventi anche per te una costante,
ecco perché ti propongo quotidianamente temi e soggetti diversi
perché tu trovi la via più adatta a te, o perché, come accade a me
ogni momento, ogni occasione, ogni situazione della vita
diventino uno spunto per meditare e incontrare te stesso,
diventino uno strumento per parlare con il tuo Sé superiore
e per apprezzare le altre persone, gli animali, le piante, i minerali
e tutte le meraviglie che questa terra e l’universo ci offrono,
sia a livello concreto che sottile.
Ora dove sei?
Sei dentro di te o stai leggendo con la mente?
Trova la giusta postura,
ne abbiamo parlato in passato (giorno 34 e medd. dei mudra).
Respira profondamente
entra in te
espira, lascia uscire il respiro e svuota i polmoni,
inspira, lascia entrare il respiro e colma i polmoni
segui il ritmo del respiro
soffermati sull’aria e sull’effetto che provi
quando espiri è calda e umida
e quando inspiri è fresca e secca.
Ecco,
resta così, con te stesso
respira
nel suo ritmo
tuffati in esso
tuffati in te.
Tu e ciò che ti circonda
non sarete più gli stessi al termine di questa meditazione
e utilizzare questo spazio e il respiro
ti permette di vivere in modo costruttivo e benefico.
Espira
Inspira
Ascoltati.
Medita e giorno dopo giorno ti accorgerai
che dentro di te stanno accadendo molte cose
grazie all’abitudine e al momento che ritagli per te
e che sarai capace di prestare più attenzione
a quello che accade dentro di te
anziché a ciò che si muove all’esterno.
I tuoi pensieri saranno via via sempre più liberi
da ansia, preoccupazione e altre emozioni limitanti,
diventando costruttivi chiari, creativi e focalizzati.
Puoi meditare se sei ateo, perché ti concentri sul respiro
e sugli altri aspetti della vita fisica o emotiva;
puoi meditare se sei religioso perché fai del tuo Dio,
del tuo Maestro, del tuo Guru, dei tuoi Angeli
l’oggetto della tua meditazione;
puoi abbracciare una delle tradizioni in cui la meditazione
è un elemento primario di ascolto e benessere
come il Buddhismo, l’Induismo e così via.
Ora stai respirando profondamente
e stai seguendo le mie parole, portandole dentro di te.
Puoi anche decidere che ti facciano un effetto profondo
e che ti aiutino a scegliere di praticare con costanza,
sebbene tu non sia un monaco buddhista
né un religioso di altre tradizione.
Basta sceglierlo, basta che tu scelga TE.
Espira
Inspira
Continua a farlo fino a quando senti che per te è sufficiente.
Quando deciderai di concludere la meditazione,
riprendi gradatamente contatto con l’ambiente circostante
muovi piano le dita delle mani e dei piedi,
respira consapevolmente, sbadiglia con gusto
e stiracchiati con calma per portare con te
i benefici effetti di questo momento.
Patrizia Manuela Rottigni