Il respiro esce
il respiro entra
e ti avvicini a uno spazio di tranquillità,
lo spazio in cui stai meditando.
Ti senti comodo
sei comodo con te stesso
e con la tua posizione
e il respiro esce,
Il respiro entra.
Dal luogo nel quale ti trovi ti incammini verso l’interno
non c’è nulla da fare, niente da raggiungere
solo Essere.
Tu sei lì, nel tuo spazio di meditazione.
Entra nella pace e nel silenzio
e senti che effetto ti fa stare in quello spazio.
Potresti sentirti bene,
perfettamente a tuo agio
e godere di quella situazione
sentire il tuo respiro che si apre
e col pensiero ti carezza l'anima.
O invece il silenzio potrebbe sembrarti pesante
e la pace rivelarsi distante, difficile
se non addirittura irraggiungibile.
Certo non dipende dal fatto che una persona non ami la pace
ma da qualcosa che si frappone fra sé stessa e la pace,
così il silenzio, da amico, diventa difficile, pesante, persino ostile.
Quando questo accade ci si trova in una situazione innaturale
provocata da qualche elemento di disturbo.
Gli elementi di disturbo sono uno degli aspetti della vita
e nella nostra civiltà, in questa cultura,
sono molti i fattori che distolgono dall'ascolto interiore,
dal silenzio e dal riconoscimento delle cause di disagio.
Anziché cercare il silenzio, le persone vengono esortate
a distrarsi, a svagarsi, a intontirsi
con i suoni forti, i colori potenti e le attrazioni del mondo.
Le emozioni dolorose vengono ricacciate nell'inconscio
seppellite nel luogo da cui provengono
e per tornare a essere ascoltate
sono costrette a creare situazioni estreme
(come incidenti, malattie o perdite di vario genere)
cosicché l'attenzione possa tornare verso l'interno,
all'ascolto di sé
e liberarsi dai legacci che intrappolano la vera essenza.
Tutto ciò è molto comune e il rimedio è questo,
quello che stai facendo tu, in questo momento:
fermarti, ascoltare, leggere parole
che ti portano dento di te a percepire.
Può essere facile, riconoscersi può diventare un’abitudine
e rendere la vita più viva, più brillante
proprio perché c’è uno stato interiore di serenità e apertura.
Talvolta nemmeno i forti disagi sono sufficienti
e alcune persone scelgono di stordirsi
pur di non rimanere sole con sé.
Fumo, alcool, droghe, farmaci, eccesso di lavoro,
di sesso, di eventi sensazionali
sono solo alcuni degli elementi deleteri
che portano la vita di una persona all'autodistruzione
e purtroppo chi è invischiato in situazioni del genere
quasi sempre non è consapevole dell’origine del problema
anche se e la persona continua a stordirsi.
Se ti è capitato, se sei uno di loro
per prima cosa non ti devi vergognare, non serve.
Ti è accaduto, è un duro insegnamento,
la tua strada è stata in salita… forse lo è ancora
ma sei qui, sei incappato in questa meditazione
e allora questo significa qualcosa, non solo per te, per tutti.
Scegliere di fermarsi a leggere non è una cosa comune.
Lo fa chi è già sulla strada,
oppure chi ha deciso di percorrerla
o anche chi non lo sa ancora, ma sta per iniziare
qualunque sia la sua storia, qualunque sia il suo disagio.
Fermati
Respira
Entra nella pace e nel silenzio
e senti che effetto ti fa stare in quello spazio.
È il momento giusto per farlo, per ascoltarti,
per sapere cosa desidera la tua Essenza.
Occorre il silenzio
quello che permette di percepire i sussurri dell'anima
il dolce soffio della tua parte immortale
che non è il corpo fisico
che non è la mente
che non sono le emozioni
ma che può esprimersi in questa incarnazione
in questo mondo così meraviglioso e vario
attraverso il corpo, la mente e le emozioni.
Ora lascia tacere tutto questo e respira.
Rendi il tuo respiro silenzioso
sentilo mentre ti attraversa
mentre porta ossigeno e energia dentro di te,
in ogni tua cellula.
Respira e rimani con te.
Potrebbe piacerti molto quello che senti,
siine felice.
Potrebbe non piacerti affatto,
non giudicare, semplicemente prendi nota
e decidi che puoi fare qualcosa di diverso
perché quel che ti serve è con te
è dentro di te
e la cosa più importante ora
mentre mediti nel silenzio
è riconoscere la tua bellezza
e permetterti di esprimerla, di lasciarla uscire
e di compiere un’azione nuova, costruttiva
che nasce ora, dal silenzio.
Patrizia Manuela Rottigni