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Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 5 agosto -  Meditazioni quotidiane - Giorno 217 -  IMPREVISTI, CENTRATURA E PAZ


Se hai pazienza e non molli,

con calma e con tenacia,

alla fine riesci a fare tutto.

Se ti agiti, fai più fatica e rendi la metà.

Sembrerebbe un adagio, invece sono pensieri che ho messo in fila,

in cui credo e che applico da tempo

e dopo la giornata di ieri mi sembrano più che mai reali.

Come sa chi mi segue in modo regolare non ho pubblicato la meditazione 216

la sera prima o al mattino presto, ma attorno alle 19 – 20 del giorno stesso

quindi con un bel ritardo rispetto al solito.

Succede a tutti, ogni tanto:

> ci sono imprevisti concatenati

> si presentano situazioni impellenti

> c’è qualcosa che si poteva prevedere

> qualcos’altro che può andare solo così.

Rileggi queste ultime 4 frasi e chiediti

quante volte è successo anche a te.

Ora ti domando: come hai reagito?

Prima di rispondere portati dentro di te

espira

inspira

lascia che il respiro entri profondamente in te

segui il respiro

lasciati catturare dal suo ritmo

e continua a respirare in questo modo

fino a quando senti di essere nel tuo spazio interiore.

Allora riprendi a leggere la meditazione.

Gli imprevisti sono quel che sono: imprevisti.

Non puoi sapere che accadranno.

Come abbiamo già visto con la meditazione 213

(legata a situazioni anche più pesanti)

per quanto tu possa essere preparato,

a volte non puoi proprio farci niente.

Quello che potevi prevedere, non l’hai previsto

o l’hai considerato solo in parte.

Cos’hai fatto in quelle occasioni?

Prendertela con te stesso e maltrattarti non serve a niente,

se non a toglierti energia e a farti star male.

Quel che serve è “fare quello che si può fare”,

con calma, sapendo che arriverai in fondo.

E se applichi questo pensiero

e le considerazioni delle righe d’apertura

diventano più che mai veritiere.

Si può reagire in tantissimi modi ma, credimi,

se mantieni la calma e fai quel che riesci

otterrai i migliori risultati.

Al riguardo non dimenticare di entrare nel silenzio

(come indicato nella meditazione di ieri, giorno 216)

e di prenderti il tuo spazio di ascolto

e anche di seguire le 8 indicazioni del giorno 213,

sempre utili anche quando la situazione non è così grave.

Quello che voglio farti sperimentare oggi

è la capacità di rimanere centrato anche in questi casi,

di mantenere uno stato di fiducia in te stesso,

nelle tue capacità e nelle possibilità della vita

anche quando le cose non vanno come dovrebbero.

Ti garantisco che sono stata una vera campionessa

nel ritrovarmi in situazioni non desiderate

difficili da gestire e da sostenere

e in cui quasi tutti mi davano per spacciata,

ma ho fatto quel che ti ho suggerito e sono qui

e con serenità posso affermare che sono contenta

ma soprattutto posso dire che amo la Vita

con tutti i suoi imprevisti

e la Creazione, con tutti i suoi aiuti.

Allora torniamo a te e alle mie domande.

Come fai a rimanere centrato quando si presentano le difficoltà?

Chi più, chi meno, tutti abbiamo la capacità di farlo.

Qualcuno si ferma e si centra, lo fa il più presto possibile

Qualcuno tergiversa a lungo e alla fine ce la fa,

magari per il rotto della cuffia, ma ce la fa.

La differenza sta proprio in questo, nella consapevolezza

che conviene iniziare subito a trovare la centratura

prima di buttarsi nella soluzione dei problemi.

Ti fermi

Respiri

Ti ascolti

Espiri

Fallo ora,

fai esperienza,

Non serve che tu immagini di essere nel caos,

sperimenta ora la centratura.

Entra in te,

sei già qui, in meditazione

approfondisci l’ascolto interiore.

Se ti risulta difficile

prendi l’impegno con te stesso di meditare ogni giorno.

Scegli 4 o 5 meditazioni che ti piacciono

e praticale a rotazione, con costanza,

oppure segui queste meditazioni,

una nuova per ogni giorno dell’anno,

fai come credi, ma crea un accordo con te stesso

per acquisire questa pratica.

Quando sarà stabilizzata,

fermarti, respirare e entrare in ascolto

sarà per te qualcosa di estremamente naturale

qualcosa di facile

e riuscirai a trovare molte più risposte intuitive

e a individuare soluzioni valide

ma soprattutto ti sentirai meglio

e non ti passerà nemmeno per la mente

di criticarti per non aver previsto l’imprevedibile

o per aver scordato il prevedibile.

Proviamo?

PS: gli imprevisti possono anche essere molto positivi.

Patrizia Manuela Rottigni


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