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Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 25 settembre -  Meditazioni quotidiane - Giorno 268 -  GOMITOLI PER PENSIERI AR


Capita anche a te di ritrovarti

con i pensieri mescolati e arruffati

come se non riuscissi a trovare il bandolo della matassa?

Ecco! Questa meditazione ti torna utile

proprio in quelle occasioni, grandi o piccoli che siano i pensieri.

Per cominciare disponiti alla meditazione nel modo abituale,

se vuoi accendi un incenso, il più possibile puro

e una bella candela bianca.

Percepisci il tuo respiro e ascoltalo

scoprine il ritmo.

Quando espiri ti concentri sull’aria in uscita,

i polmoni si svuotano,

quando inspiri, senti l’aria che ti colma

i polmoni si riempiono.

Ripeti questa respirazione con il tuo ritmo

finché senti crescere uno stato progressivo di attenzione.

Ti senti comodo e presente a te stesso

Pensa ai tuoi pensieri.

Sorridi pure al gioco di parole

ma è esattamente la cosa da fare:

quali sono i pensieri non lineari

che confondo la tua vita?

A quale tema sono riferiti

i tuoi pensieri arruffati?

Quando hai presente il tema

porta l’attenzione alla testa

e respira nel centro della testa

fai qualche respiro in questo spazio

poi porta il respiro dal centro della testa

fino alla fronte, espira dalla fronte

e torna di nuovo a respirare al centro.

Respirando in questo spazio prendi l’immagine

di entrare in una stanza piena zeppa di fili colorati

mescolati tra loro, tutti assieme,

un po’ a terra, un po’ sospesi, altri verso il soffitto.

Non si capisce dove cominciano

e dove finiscono le matasse,

ci sono solo tanti fili che corrono nella stanza,

ammucchiati in certi punti, qua e là.

A guardarla da lontano potrebbe quasi

sembrare un’opera d’arte.

La tua opera d’arte, un po’ confusa

per la quale è necessario

“tirare le fila”, nel senso stretto del termine.

Fai un respiro profondo

e cominci a sciogliere le matasse.

All’inizio prendi un filo, quello che lascia spazio

a una maggior superficie libera, piuttosto lunga

e cominci a liberarlo. Ovviamente poco dopo

si libera un pezzo di un altro filo e di un altro ancora.

Ti muovi con calma, con tutti i fili che si sciolgono

e li lasci correre lunghi sul pavimento

avendo cura di non intrecciarli di nuovo.

Procedi così, fino a quando incontri il primo nodo

nel quale c’è davvero un bel caos.

Ti armi di pazienza e affronti il nodo

Lo osservi bene, guardi dove passano i fili,

proprio come si fa con i pensieri quando i dati sono confusi.

Scopri quali sono gli intrecci e, con grande pazienza

e una certa destrezza, riesci a liberarne un po’

e non demordi fino a quando il nodo si è sciolto.

Respiri

E sorridi.

Il primo passo è compiuto.

Respiri nella tua testa come all’inizio

e ti accorgi che qualcosa è cambiato,

anche se non ti è ancora chiaro cosa.

E riprendi.

Procedi così, con calma e con cura

fino a quando riesci a separare tutti i fili.

Prenditi il tuo tempo.

Ce l’hai fatta! Ti congratuli con te.

Adesso prendi i fili e decidi come operare

per poterli riporre nel modo giusto.

Puoi fare una matassina per ogni filo,

puoi unire tra loro i fili dello stesso colore

o anche quelli con colori simili

per creare una matassa più grande con tutte le nuances.

Ci sono tanti colori, non solo i 7 colori dell’arcobaleno

ma anche altri colori e sfumature.

Inizi a preparare le matasse e ti accorgi

che i tuoi pensieri sono meno confusi

e quando pensi al tema di cui ti sei occupato all’inizio

la faccenda ti sembra un po’ più semplice, affrontabile.

Le matasse prendono forma, le ammucchi con ordine

e osservi il risultato con una certa soddisfazione,

sono belle da vedere, anche quelle più scure

che prima ti piacevano poco, quando i fili erano mescolati

ma adesso che si trovano nel loro spazio

comprendi che hanno una loro ragione di essere,

proprio come i pensieri bui, che non ti piacciono

ma quando hai compreso la loro origine

sei in grado di disporli in modo gestibile.

Guardi le matasse colorate e provi una sensazione

estremamente piacevole, che va oltre la soddisfazione.

Anche la tua testa adesso è leggera,

ti senti bene e ti senti pronto a considerare

i diversi aspetti del tema che prima ti confondeva.

Senti dentro di te la possibilità di venirne a capo

e respiri con serenità.

Ora torna delicatamente al tuo spazio fisico

Respira consapevolmente e sbadiglia

muovi piano le dita delle mani e dei piedi

e quando ti senti pronto torna alla realtà circostante

considera lo stato di ricarica e rigenerazione

nel quale ti trovi dopo aver riordinato le matasse,

poi lascia che le energie che hai messo in moto

trovino nei giorni a venire la loro giusta collocazione.

Patrizia Manuela Rottigni


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