Capita anche a te di ritrovarti
con i pensieri mescolati e arruffati
come se non riuscissi a trovare il bandolo della matassa?
Ecco! Questa meditazione ti torna utile
proprio in quelle occasioni, grandi o piccoli che siano i pensieri.
Per cominciare disponiti alla meditazione nel modo abituale,
se vuoi accendi un incenso, il più possibile puro
e una bella candela bianca.
Percepisci il tuo respiro e ascoltalo
scoprine il ritmo.
Quando espiri ti concentri sull’aria in uscita,
i polmoni si svuotano,
quando inspiri, senti l’aria che ti colma
i polmoni si riempiono.
Ripeti questa respirazione con il tuo ritmo
finché senti crescere uno stato progressivo di attenzione.
Ti senti comodo e presente a te stesso
Pensa ai tuoi pensieri.
Sorridi pure al gioco di parole
ma è esattamente la cosa da fare:
quali sono i pensieri non lineari
che confondo la tua vita?
A quale tema sono riferiti
i tuoi pensieri arruffati?
Quando hai presente il tema
porta l’attenzione alla testa
e respira nel centro della testa
fai qualche respiro in questo spazio
poi porta il respiro dal centro della testa
fino alla fronte, espira dalla fronte
e torna di nuovo a respirare al centro.
Respirando in questo spazio prendi l’immagine
di entrare in una stanza piena zeppa di fili colorati
mescolati tra loro, tutti assieme,
un po’ a terra, un po’ sospesi, altri verso il soffitto.
Non si capisce dove cominciano
e dove finiscono le matasse,
ci sono solo tanti fili che corrono nella stanza,
ammucchiati in certi punti, qua e là.
A guardarla da lontano potrebbe quasi
sembrare un’opera d’arte.
La tua opera d’arte, un po’ confusa
per la quale è necessario
“tirare le fila”, nel senso stretto del termine.
Fai un respiro profondo
e cominci a sciogliere le matasse.
All’inizio prendi un filo, quello che lascia spazio
a una maggior superficie libera, piuttosto lunga
e cominci a liberarlo. Ovviamente poco dopo
si libera un pezzo di un altro filo e di un altro ancora.
Ti muovi con calma, con tutti i fili che si sciolgono
e li lasci correre lunghi sul pavimento
avendo cura di non intrecciarli di nuovo.
Procedi così, fino a quando incontri il primo nodo
nel quale c’è davvero un bel caos.
Ti armi di pazienza e affronti il nodo
Lo osservi bene, guardi dove passano i fili,
proprio come si fa con i pensieri quando i dati sono confusi.
Scopri quali sono gli intrecci e, con grande pazienza
e una certa destrezza, riesci a liberarne un po’
e non demordi fino a quando il nodo si è sciolto.
Respiri
E sorridi.
Il primo passo è compiuto.
Respiri nella tua testa come all’inizio
e ti accorgi che qualcosa è cambiato,
anche se non ti è ancora chiaro cosa.
E riprendi.
Procedi così, con calma e con cura
fino a quando riesci a separare tutti i fili.
Prenditi il tuo tempo.
Ce l’hai fatta! Ti congratuli con te.
Adesso prendi i fili e decidi come operare
per poterli riporre nel modo giusto.
Puoi fare una matassina per ogni filo,
puoi unire tra loro i fili dello stesso colore
o anche quelli con colori simili
per creare una matassa più grande con tutte le nuances.
Ci sono tanti colori, non solo i 7 colori dell’arcobaleno
ma anche altri colori e sfumature.
Inizi a preparare le matasse e ti accorgi
che i tuoi pensieri sono meno confusi
e quando pensi al tema di cui ti sei occupato all’inizio
la faccenda ti sembra un po’ più semplice, affrontabile.
Le matasse prendono forma, le ammucchi con ordine
e osservi il risultato con una certa soddisfazione,
sono belle da vedere, anche quelle più scure
che prima ti piacevano poco, quando i fili erano mescolati
ma adesso che si trovano nel loro spazio
comprendi che hanno una loro ragione di essere,
proprio come i pensieri bui, che non ti piacciono
ma quando hai compreso la loro origine
sei in grado di disporli in modo gestibile.
Guardi le matasse colorate e provi una sensazione
estremamente piacevole, che va oltre la soddisfazione.
Anche la tua testa adesso è leggera,
ti senti bene e ti senti pronto a considerare
i diversi aspetti del tema che prima ti confondeva.
Senti dentro di te la possibilità di venirne a capo
e respiri con serenità.
Ora torna delicatamente al tuo spazio fisico
Respira consapevolmente e sbadiglia
muovi piano le dita delle mani e dei piedi
e quando ti senti pronto torna alla realtà circostante
considera lo stato di ricarica e rigenerazione
nel quale ti trovi dopo aver riordinato le matasse,
poi lascia che le energie che hai messo in moto
trovino nei giorni a venire la loro giusta collocazione.
Patrizia Manuela Rottigni