Portati nel tuo spazio di ascolto interiore
controlla la posizione dei piedi e della colonna
e inizia a respirare tranquillamente
e profondamente.
Espira
Inspira
e lascia che il respiro ti culli.
Senti il respiro
lascia che ti tranquillizzi
permettigli di accompagnarti dentro di te.
Visualizza un’onda che si muove
In armonia con il ritmo del tuo respiro.
Espira,
Quando espiri l’onda si allunga sulla battigia.
Inspira,
quando inspiri l’onda si ritrae
e il senso di tranquillità e di contatto con te
si approfondiscono sempre di più.
Sei nel tuo spazio di ascolto interiore
e respirando, ti ascolti.
Ti senti in pace o provi inquietudine?
L’inquietudine è qualcosa che esiste
e che si presenta per cause conosciute
o nei momenti più impensati
come se venisse dal nulla.
Anche se non ne siamo consapevoli
in realtà non è mai casuale,
quando l’inquietudine bussa alla nostra porta
richiede la nostra attenzione, ha bisogno di essere calmata.
Se la ignoriamo, l’inquietudine si può trasformare
e generare situazioni difficili come ansia,
irritabilità, difficoltà a dormire bene, ecc.
Ora pensa all’inquietudine
Se la provi proprio in questo momento, approfittane,
se sei in un momento tranquillo, ripensa a com’è
e a come ti senti quando compare nelle tue giornate.
Respira
e portati nello spazio dal quale osservare
ovvero guardare le cose con calma e senza giudicare.
Osserva l’inquietudine che conosci.
Si manifesta per cause conosciute o appare all’improvviso?
Cosa provi quando ti senti inquieto?
Durante questa meditazione non ci occupiamo delle cause
ma semplicemente di riconoscerla, osservarla
e infine salutarla per lasciarla andare.
Sono 4 passi.
Visto che stai meditando, il primo passo è già compiuto:
hai riconosciuto l’inquietudine, sai che c’è.
Ora la stai osservando, per conoscerla.
Può essere lieve o potente, prendi atto di come è
e ripeti dentro di te: “questa inquietudine,
questa inquietudine, questa inquietudine…”
fino a quando senti che si affievolisce.
Lei ha un motivo per essere lì, e nel riconoscerla
potrebbe anche manifestarsi a te
e parlarti delle sue origini, ma se non accade
va bene ugualmente, perché te ne stai occupando
in altro modo ripetendo “questa inquietudine”.
Se ti accorgi che è persistente, fai un altro passaggio
e immaginare di invitare questa inquietudine
a salire a bordo di una mongolfiera pronta a partire
e sul pallone gonfio aggiungi la scritta “inquietudine”.
Sciogli le cime di ormeggio e osserva la mongolfiera
mentre ondeggia, comincia a salire pian piano
per poi muoversi, viene sospinta in là dal vento.
Continui a osservarla e a leggere la scritta
mentre si allontana e diventa sempre più piccola
consapevole di avere deposto lì la sensazione fastidiosa,
la osservi fino a quando la mongolfiera è ancora riconoscibile
ma non riesci più a leggere la scritta, è proprio impossibile
poi, dopo alcuni istanti, vedi solo un puntino
la mongolfiera stessa non è più riconoscibile.
Ti ascolti e scopri in te un senso di leggerezza
ti senti rilassato e in pace, le fasi tre e quattro
sono compiute e tu sei centrato in te stesso.
Ora torna al tuo spazio fisico
riprendi contatto con il tuo respiro
e con l’ambiente in cui ti trovi
respira profondamente
senti l’aria che entra nei polmoni
e riconnettiti con la realtà circostante.
Mentre lo fai senti che la tua sensazione interiore è positiva,
ti senti libero e ricaricato, pronto a vivere con serenità la tua giornata.
Patrizia Manuela Rottigni