top of page
Cerca
Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 1 ottobre - Meditazioni quotidiane - Giorno 274 - UNA STORIA ZEN (IL SAPORE DEL


Portati nel tuo spazio di meditazione

Espira

Inspira

Trova il tuo centro attraverso il respiro

Continua a respirare regolarmente

con calma e con ritmo

fino a quando senti di essere entrato nel tuo spazio profondo.

Ora leggi questa storia

Considera l’effetto su di te.

Matajuro Yagyu era il figlio di un famoso spadaccino.

Suo padre, convinto che l’attitudine del figlio fosse troppo scarsa

per fargli raggiungere la maestria, lo disconobbe.

Così Matajuro andò sul Monte Futara e là trovò il famoso spadaccino Banzo.

Ma Banzo confermò il giudizio del padre.

«Tu vuoi imparare a maneggiare la spada sotto la mia guida?» domandò Banzo.

«Ti mancano i requisiti indispensabili».

«Ma se lavoro sodo, quanti anni mi ci vorranno

per diventare un maestro?» insistette il giovane.

«Il resto della tua vita» rispose Banzo.

«Non posso aspettare tanto» disse Matajuro.

«Se accetti di darmi lezione, sono pronto a sottopormi a qualunque fatica.

Se divento il tuo devotissimo servo, quanto tempo ci vorrà?».

«Oh, dieci anni, forse» disse Banzo addolcendosi.

«Mio padre si sta facendo vecchio e presto dovrò prendermi cura di lui»

continuò Matajuro. «Se lavoro ancora più assiduamente, quanto tempo mi ci vorrà?».

«Oh, forse trent’anni» rispose Banzo.

«Ma come!» disse Matajuro. «Prima hai detto dieci anni, e ora trenta!

Accetterò qualunque privazione pur di imparare quest’arte nel tempo più breve!».

«Bè,» disse Banzo «allora dovrai restare con me settant’anni.

Un uomo che ha tanta fretta di ottenere dei risultati raramente impara alla svelta».

«E va bene» dichiarò il giovane, comprendendo infine

che gli si stava rimproverando la sua impazienza. «Accetto».

Matajuro ebbe l’ordine di non parlare mai di scherma e di non toccare mai una spada.

Cucinava per il suo maestro, lavava i piatti, gli rifaceva il letto, puliva il cortile,

curava il giardino, tutto senza che si parlasse mai di scherma.

Passarono tre anni. Matajuro continuava a lavorare

Pensando al proprio avvenire era triste.

Non aveva ancora cominciato a imparare l’arte alla quale aveva votato la propria vita

Ma un giorno Banzo scivolò alle sue spalle

e gli diede un colpo terribile con una spada di legno

L’indomani, mentre Matajuro stava cucinando del riso,

Banzo tutt’a un tratto gli saltò di nuovo addosso

Da allora, giorno e notte, Matajuro dovette difendersi dagli assalti inaspettati.

Non c’era giorno, non c’era momento che non dovesse pensare

al sapore della spada di Banzo. Imparò così in fretta

che la faccia del suo maestro era raggiante di sorrisi.

Matajuro divenne il più grande spadaccino del paese

Cosa suscita in te questo storia di antica saggezza?

Trovi un insegnamento per qualche aspetto della tua vita?

Rileggila

Intanto respira

E considera quel che scaturisce in te.

Bene.

Ora rifletti sugli aspetti indicati di seguito e valuta

quali di questi hanno a che fare con te

e in che modo

  • Scarsa considerazione di sé

  • Scarsa considerazione da parte degli altri

  • Bisogno di dimostrare

  • Desiderio di ottenere presto un risultato

  • Forte motivazione

  • Disposto a tutto per ottenere il risultato

  • Umiltà, imparare la lezione della pazienza

  • Non perdersi d’animo

  • Lasciarsi sorprendere/Non lasciarsi sorprendere

Non ti dirò molto altro,

sono sicura che la storia ha agito su di te

e il mio elenco contiene la maggior parte

delle indicazioni che riguardano la storia.

Come il giovane Matajuro

anche tu puoi raggiungere ciò che desideri

l’importante è che tu trovi la tua strada.

Torna ora dolcemente al mondo concreto.

Per farlo respira profondamente per tre volte

e muovi piano le mani e i piedi.

Quando ti senti pronto apri gli occhi.

Patrizia Manuela Rottigni

Cosa ne dici di esternare le tue considerazioni?

Fallo! Te ne sarò grata.


7 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

A.G.I.R.E. Percorsi interiori e spirituali

bottom of page