Il corpo Astrale è il nostro veicolo emozionale
del quale ci siamo occupati il giorno 59.
Oggi ce ne prendiamo cura e rimettiamo in ordine
eventuali disagi o distorsioni.
Portati nella giusta postura
controlla la posizione della colonna vertebrale
espira
inspira
e crea il tuo collegamento interiore
ripeti la respirazione consapevole in modo lento e profondo
fino a quando senti che sei pronto per proseguire.
In questa epoca una gran parte di persone
è identificata nell’astrale, quindi nelle emozioni;
questo significa che non le governa
ma lascia che siano loro a governare la vita.
Il problema delle emozioni è che sono potenti,
basti pensare agli sfoghi di rabbia o amarezza,
alle crisi di tristezza o risentimento,
alla sensazione paralizzante della paura…
Essere identificati nell’Astrale
significa faticare costantemente
per mantenere un equilibrio emozionale.
Facciamo un passo in più,
possiamo apprendere come governare questo veicolo
cosa forse facile a dirsi, ma in certi momenti
sufficientemente complessa e laboriosa.
Questa meditazione aiuta a muoversi nello spazio simbolico
per predisporre un’abitudine alla quiete e riuscire così,
più facilmente, a ripristinare un buono stato
quando si presentano emozioni in tempesta.
Respira.
Percepisci il to spazio fisico
e senti come occupi lo spazio attorno a te.
Ora percepisci la tua energia eterica
che dopo la meditazione di ieri sarà ben espansa.
Respira
e prendi contatto con il tuo corpo astrale,
l’ovoide dalla consistenza rarefatta che ti circonda.
Percepisci il suo stato,
osserva innanzitutto se è integro
o se in qualche punto presenta “smagliature” o strappi.
Di solito sono associati a emozioni altalenanti,
a fatti che ti hanno destabilizzato
o a eventi dolorosi non ancora rimarginati.
Puoi soffermarti a valutare la situazione,
puoi anche riuscire a creare un collegamento
tra lo strappo e un determinato evento.
Respira
Prendi coscienza della situazione.
Ora recupera un ago e dei fili sottili e potenti,
scegli quelli del colore adatto,
il punto di colore dell’astrale rovinato
e comincia a rammendare con cura
come faresti se dovessi riparare un vestito prezioso.
Mentre rammendi, lasci andare i pensieri
che ti trattengono nel ricordo dell’evento
e che mantengono in te l’emozione dolorosa
abbassando la tua frequenza vibratoria
e rendendo difficile spostare la tua attenzione
su un piano di maggiore consapevolezza.
Ti accorgi che il lavoro sta venendo molto bene,
le parti già rammendate sono perfette,
è impossibile distinguere i punti
che in precedenza erano rovinati.
Mentre continui a lavorare
e a lasciare andare
ti accorgi di un senso di apertura e stabilità
che prende spazio piano piano
e si stabilizza dentro di te.
Procedi.
Arrivi alla conclusione del lavoro
Il tuo uovo aurico è in perfetta forma
pienamente rigenerato e in equilibrio
e tu provi un meraviglioso senso di quiete.
Ora che lo strumento ti è famigliare
sarà facile occupartene in casi futuri
quando a causa degli eventi della vita
rischierai di destabilizzarti e identificarti
con le emozioni indesiderate.
Una piccola nota: a volte
anche gli eccessi di gioia possono destabilizzare
e farti rischiare di perdere lucidità
cosa che, in certi casi,
potrebbe creare aspettative non realistiche.
Una breve “visita” all’uovo aurico
Con eventuale intervento di “rammendo”
può essere una soluzione rapida e indolore
per mantenere la gioia e la consapevolezza.
Resta pure in questa gradevole situazione.
Al momento giusto per te riporterai l’attenzione al respiro,
e tornerai al momento presente
con una gradevole sensazione in tutto il tuo essere.
Quando avrai necessità di ritrovare la calma e l’equilibrio,
potrai ritornare in questo spazio.
Ora sai che funziona!
Patrizia Manuela Rottigni