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Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 7 ottobre -  Meditazioni quotidiane - Giorno 280 -  IN CONTATTO COL MENTALE -


P

arlare del corpo Mentale non è cosa da poco

perché è il nostro contatto reale con l’Assoluto.

Ne abbiamo accennato nei gg 91 e 92

e in questa carrellata sulla salute dei corpi sottili

oggi approfondiamo l’argomento

con alcuni suggerimenti per sentirlo e riallinearlo.

Trova una posizione comoda,

puoi stare seduto a terra con le gambe incrociate

o seduto sopra una seggiola, con i piedi a terra

avendo cura di tenere la schiena staccata dallo schienale.

Prenditi il tempo per vivere questa meditazione

senza che vi possano essere interferenze,

lascia il cellulare in un’altra stanza,

avvisa chi vive con te della tua intenzione

e fai in modo di evitare distrazioni;

se si presentassero imprevisti, semplicemente ignorali,

sotto qualsiasi forma si manifestino a te.

Respira

Permetti al respiro di essere il tuo veicolo

Espira

Inspira

Finché senti di essere comodo con te stesso

e osserva i movimenti della tua mente.

Questo è il mentale inferiore,

utile e interessante, ma meno evolutivo.

Respira

Ascoltati

Lascia accadere

e senti il flusso dei pensieri profondi

delle Idee realizzabili

che lo sono solo quando mediti

ma diventano difficili nel mondo oggettivo.

Ecco, siamo dalle parti del Mentale Superiore

Conosciuto anche con i nomi di Corpo Noetico

e Corpo Causale – siamo nel mondo delle Cause

ovvero dei Pensieri Superiori che Causano

i cambiamenti nella nostra consapevolezza

che arriveranno poi – come cause –

nella nostra vita materiale.

Questo veicolo della coscienza è più esterno

e compenetra il corpo emozionale, il corpo eterico e il corpo fisico.

Nell’individuo spiritualmente evoluto forma un’atmosfera radiante.

Nell’uomo comune il corpo mentale è così poco sviluppato

che in una grande fetta di popolazione non è ancora entrato in attività

e qualsiasi tentativo di pensiero superiore riesce penoso e confuso.

Come sempre non è il tuo caso, il tuo mentale superiore è attivo,

già solo per il semplice fatto che stai leggendo questa meditazione.

Sviluppare il tuo mentale superiore non è questione di volontà

ma di scelta, inclusa la scelta di attivare il relativo allenamento.

Scegli di evolvere, di tornare al contatto profondo con te.

Scegli di allenarti per dare spazio a questa grande intuizione.

Si tratta di attivare 3 importanti attività interiori.

Per prima cosa ricorda di prestare attenzione.

Significa essere attenti ai movimenti tuoi e degli altri,

alle parole, a quel che mangi, bevi e respiri

ai comportamenti etici o meno di chi incontri.

La concentrazione è il secondo livello si sviluppa con la focalizzazione.

Focalizza la tua mente su ciò che conta, su fattori importanti,

non disperderti in pensieri minimi o con azioni inutili,

ma decidi di quale situazione vuoi occuparti e focalizza.

Il terzo livello di allenamento è la meditazione.

Per prima cosa decidi di meditare con regolarità.

Non ci sono scuse per chi vuole occuparsi del Corpo Causale,

se trovi tempo per mangiare, trovi anche il tempo per meditare.

Se non lo fai significa che non sei ancora pronto

e preferisci dibatterti nelle eterne lotte dell’uomo comune.

Quando sarà il tuo momento, lo farai. Sarà normale.

Non sentirti in colpa, non c’è giudizio, è ciò che è.

Se senti una spinta, allora attivati e medita, non tergiversare oltre!

Anche l’accettazione dello stato reale è uno strumento di espansione.

La meditazione è uno dei modi più semplici e veloci

per alterare lo stato di onde cerebrali,

più a lungo e più spesso meditiamo,

più riusciamo a cambiare la frequenza delle nostre onde celebrali

e a ricondizionre i percorsi neurali e, per conseguenza,

a ricondizionare la nostra esistenza o – meglio –

a migliorare le reazioni di fronte ai fatti della vita

Quando mediti dirigi l’attenzione e i tuoi pensieri in modo consapevole

Non sei più “la voce nella tua testa”, tu non sei quello.

Medita e diventi “la consapevolezza che nota la voce”.

Noi siamo il pensiero.

Noi siamo ciò che pensiamo (Upanishad IX – IV secolo AC)

E il pensiero consapevole è la sede del pensiero originale,

quello Divino, noto come intuizione (dal greco “Il Dio dentro”)

che nasce nel silenzio, nel respiro e nell’espansione,

diretta conseguenza della pratica dell’attenzione e della concentrazione.

Respira consapevolmente, stiracchiati e sbadiglia

muovi piano le dita delle mani e dei piedi.

Quando ti senti pronto torna alla realtà circostante

considerando lo stato di espansione e morbidezza

che hai raggiunto nella tua persona

generato attraverso questa meditazione

e ricorda di annotare le intuizioni e i messaggi

che ti sono stati inviati dalle tue parti inconsce

e di considerare le forze speciali che sono emerse.

Lokah Samastha Sukhino Bhavantu

(che le persone di tutti i mondi possano essere felici)

Patrizia Manuela Rottigni


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