La manipolazione politica, culturale e sociale non ha confini
viene propagata attraverso i mass-media e tutto è regolato
da precise strategie mediatiche che ci “convincono”
attraverso parole-chiave quali sicurezza, giustizia, economia, tradimento, sesso e così via.
Dietro a ogni singola affermazione c’è un meccanismo ben oliato
a cui ricorrono tutti i personaggi di potere che ci vogliono convincere di qualcosa
dagli esperti di marketing agli uomini politici.
Noam Chomsky* ha stilato una lista di regole, che possiamo utilizzare
per mantenere la mente attiva, non lasciarci ammaliare o confondere,
tenere vive le percezioni autentiche e distinguere tra realtà, fantasia e costruzione illusoria.
Per iniziare a meditare portati nel tuo spazio di ascolto interiore
Espira
Inspira
e intanto controlla la tua postura e la posizione della colonna vertebrale.
Continua a respirare con calma
lascia che il respiro ti porti dentro di te
Espira
Inspira
fino a quando senti che sei pronto.
Esistono schemi ben precisi di disinformazione, che richiamano l’attenzione
e la deviano dai problemi importanti con continue distrazioni.
Veniamo sommersi da un diluvio di informazioni insignificanti
e intanto i cambiamenti decisi dalle élites economiche (o politiche)
passano silenziosi davanti al nostro naso, mentre siamo stimolati
a pensare a eventi disastrosi su cui non abbiamo potere o a cose futili.
Fermati e pensa all’ultima volta che è successo. Se non trovi risposte,
pensa a come certe notizie catturino la tua attenzione togliendoti concentrazione.
Respira e ricordati di pensare, permettiti di sentire, scegli ciò che ha senso.
Spesso vengono creati problemi che non sono reali, ma sono legati a situazioni
che generano in te disappunto e una reazione; di conseguenza chiedi un’azione correttiva,
esattamente l’azione che il “mandante” voleva farti accettare. E l’hai chiesta tu.
Un esempio? I dialoghi sul dilagare della violenza fanno in modo che sia il pubblico
a chiedere leggi sulla sicurezza e politiche a discapito della libertà.
Così come parlare costantemente di crisi economica e retrocessione
porta a ridurre i diritti sociali, smantellare i servizi pubblici, aumentare le spese di trasporto
con il consenso delle persone che da tempo sentono parlare di crisi e pensano “è così”.
Alcune misure inaccettabili vengono applicate gradualmente, con il contagocce,
continuando a ripetere ogni anno che “la cura è necessaria”, creando assuefazione.
Le nuove condizioni sociali come privatizzazioni, precarietà, flessibilità e altre riduzioni
sono state imposte negli anni 80 e 90 intaccando i vecchi redditi dignitosi;
certi cambiamenti, se applicati in modo chiaro, avrebbero provocato una rivoluzione.
Osserva quello che accade attorno a te e valuta le reali situazioni.
Se sei vigile hai più capacità di salvaguardia sia nella tua famiglia che nella società.
Se le decisione impopolari vengono proposte come dolorose e necessarie,
se sono manovre che verranno applicate in futuro, sono accettate più facilmente
perché il sacrificio non è immediato; nel frattempo le persone si rassegnano.
È un tranello e sperare ingenuamente che "tutto andrà meglio domani"
o che il disagio potrebbe essere evitato, è un pensiero non realistico.
Semplicemente le persone si abituano all’idea e lasciano che accada.
Questo succede in molti campi. Considera in quali aspetti della tua vita
ti sei rassegnato, hai lasciato andare, non hai usato il tuo potere personale.
Ricorda che se sei presente e radicato non ti lasci intorpidire.
La maggior parte della pubblicità crea argomenti, personaggi e comportamenti
che utilizzano un tono infantile perché questo riduce il senso critico e chi ascolta
avrà probabilmente una reazione meno preparata, proprio come un ragazzino.
A questo si aggiunge la manipolazione delle emozioni che vengono sfruttate
per provocare un corto circuito emozionale in cui diventa difficile un’analisi razionale.
In questo modo viene fiaccato il senso critico dell’individuo, anche il nostro.
Si apre la porta all’inconscio dove impiantare idee, desideri non voluti,
paure e timori, o indurre nuovi comportamenti e compulsioni.
Individua una tua reazione o acquisto che hai fatto spinto da un’emozione
e del quale ti sei pentito poco dopo perché non era quello che volevi,
eppure credevi che fosse davvero quello che serviva…
Non abbiamo bisogno di una bibita per essere felici.
Non abbiamo bisogno di quell’auto o quel vestito per esprimere noi stessi,
noi siamo già completi e perfetti, il nostro compito è rimanere centrati.
Se le persone non sono in grado di comprendere le tecnologie e i metodi
che vengono usati per il loro controllo, è molto più facile
mantenerle nell’ignoranza, nella mediocrità e nell’incapacità di reazione.
Se la qualità dell’istruzione dei ceti meno abbienti è mediocre e povera,
si crea una grossa lacuna e diventa sempre più difficile colmare il divario
tra la classe dirigente e le persone considerate “inferiori”.
Operazione agevolata quando il pubblico viene stimolato a essere compiacente,
a accettare la mediocrità e a credere che sia “di moda” essere volgari e ignoranti.
Pensa a come sono cambiati i modelli televisivi di riferimento
negli ultimi 20 anni, pensa ai programmi che proliferano oggi,
considera quanto sia diffuso il tentativo di farci credere che le cose vanno male,
che sono uguali per tutti e che tutti lottano per il proprio orticello.
È questo quello che vuoi? È questo ciò in cui credi?
Ricorda, tu puoi essere informato, ma se non lo sei, puoi attingere a te stesso
agli spazi interiori e profondi della tua saggezza che ben sanno mostrarti
cosa realmente sia giusto e corretto e cosa invece è sbagliato e antietico.
Se sei vigile e attento non potrai mai credere di essere responsabile di ogni cosa.
Non crederai mai di essere inetto, poco intelligente, non capace o colpevole.
Tu sai fare del tuo meglio, conosci i tuoi sforzi, non ti svalutare o incolpare.
Puoi evitare di cadere in queste trappole, in questo sistema tremendo,
chi lo segue si prepara a uno stato depressivo e non è più capace di reagire.
Chi governa la situazione e conosce bene gli individui
li conosce meglio di quanto loro stessi si conoscano
e conosce anche gli effetti che produrranno le decisioni stabilite.
Il divario tra le conoscenze delle élites dominanti e le conoscenze del pubblico
è sempre maggiore, le nuove scienze biologiche e la psicologia applicata
hanno creato una mappa avanzata dell’essere umano, sia a livello fisico che psichico,
così il sistema può esercitare un potere e un controllo sempre crescenti.
Sii consapevole dei tuoi pensieri, dei tuoi gesti, di quello che sei.
Non c’è bisogno di “fare la rivoluzione”,
del resto essere vigili è già di per sé una rivoluzione.
Difficilmente un maestro attento alla propria interiorità, alle sue percezioni,
intento a conoscere sé stesso, i suoi limiti e le proprie capacità
potrà venire colto di sorpresa o catturato dalle manipolazioni
del mondo dei consumi e delle manipolazioni.
Utilizza la tua maestria, medita, mantieniti vigile e bene allineato,
riconosci i tuoi veri bisogni, le reali necessità del tuo ambiente
resta in contatto con la natura e con gli aspetti genuini della vita.
Ti accorgerai che non sei più preda di desideri o bisogni impellenti,
ti sentirai bene anche se non hai l’Xphone, la SmartTV, la SuperCar
e se non frequenti quel luogo TantoIn, o quella SpiaggiaCosìFamosa.
Riconosci la tua vera voce e il vociare esterno perderà la sua presa su di te.
Permettiti di essere vivo, libero, vitale, capace di pensare e di Essere.
Torna lentamente alla realtà presente anche se il lavoro di oggi,
probabilmente, ti ha tenuto collegato alla vita concreta
e porta con te la capacità di ascolto e di discernimento.
Nel corso della giornata ricordati di ricorrere ai sensi interiori
e di consultare la tua saggezza per comprendere cosa sia reale
e cosa invece sia illusorio o frutto di manipolazioni.
Questa sera, prima di dormire, considera quante situazioni
si sono presentate a te sotto una veste diversa da quella reale
e congratulati con te stesso per le tue capacità.
Shanti
Patrizia Manuela Rottigni
*Avram Noam Chomsky è nato nel 1928 a Filadelfia.
Linguista, professore universitario e innovatore “radicale” è da sempre impegnato nella difesa della libertà di pensiero e studia, tra l’altro, l’uso fraudolento delle informazioni nella comunicazione di massa.