Trova una posizione comoda,
puoi stare seduto a terra con le gambe incrociate
o seduto sopra una seggiola, con i piedi a terra
avendo cura di tenere la schiena staccata dallo schienale.
Prenditi il tempo per vivere questa meditazione
senza che vi possano essere interferenze,
lascia il cellulare in un’altra stanza,
avvisa chi vive con te della tua intenzione
e respira
Permetti al respiro di essere il tuo veicolo
Espira
Inspira
Finché senti di essere comodo con te stesso.
Per fare questa meditazione non è così importante
che tu abbia dato alla luce dei figli perché anche tu
sei stato un bimbo nella pancia della mamma
Quando ti sei chiesto cosa sia accaduto in quei 9 mesi
e nel periodo precedente al concepimento
potresti aver incontrato delle risposte
Potresti aver fatto paragoni con i tuoi figli
o non aver sentito questa necessità
o esserti ritrovato nell’impossibilità di fare confronti.
Un bambino incontra il mondo nel momento del concepimento
quando la cellula maschile e quella femminile si incontrano
e l’essere prende posto nel ventre materno.
In quel momento tu, quello che sei come Essere
entri in contatto con la Vita concreta.
Nel periodo precedente hai attraversato
momenti di preparazione, di ascolto, di scelta.
Non sono pochi i bambini che affermano
“io da lassù vi ho visti e ho deciso di scendere”
Anche se la maggior parte di noi non ricorda
quel momento importante e magico,
quella decisione presa dall’Anima dal suo spazio celeste.
Ora considera questo: tu hai scelto dove e come arrivare,
che tu sia stato guidato o meno, la scelta è avvenuta
è stato un accordo tra Anime,
anche quello del figlio che ha scelto
di nascere o di non nascere da te.
Se queste affermazioni ti giungono quasi nuove
questo è il momento di recuperare la tua responsabilità
e la tua capacità di decisione e di scelta.
Nei mesi di gestazione, 9 o un poco meno,
hai avuto modo di sperimentare la tua famiglia
di conoscere ciò che si muoveva nell’animo di tua madre
e di tuo padre, le loro paure, le loro aspirazioni,
come proiettavano i loro pensieri su di te
e quali fossero le loro aspettative.
Potresti anche aver vissuto il rifiuto, l’abbandono,
l’idea che non fossi benvenuto in quella famiglia
perché era il momento sbagliato o per altri motivi.
Alcune persone in quel periodo si spaventano
Considerano che il peso da portare sia eccessivo,
troppo elevato per le loro spalle e se ne vanno,
semplicemente decidono di non venire al mondo.
Si hai capito bene, decidonoi di non nascere.
A altri accade perché hanno scelto di sperimentare
cosa significhi non poter nascere, non poter vivere
e anche in questo caso c’è un patto fra anime,
tra loro e entrambi i genitori, o solo con uno dei due.
Ma tu sei nato, sei qui, ora e anche se non ricordi
hai vissuto la tenerezza dell’attesa
la paura di non essere adeguati
il timore di non saperti crescere
e un’infinità di amore e sentimenti correlati
destinati a te, al tuo arrivo, a quel che saresti stato.
E tu, essere ancora legato al Mondo Sottile,
hai vissuto il tuo tempo di gestazione
vivendo nel mondo dal quale proveniamo
e iniziando a sperimentare pian piano il mondo terreno
attraverso l’esperienza che vivevano i tuoi cari.
Riesci a sentirlo?
Riesci a visualizzare, immaginare tutto questo?
Qualunque tipo di vita tu stia vivendo
tu sei nato da questi eventi li hai sperimentati.
Anche se non lo ricordi
durante la gestazione scendevi a trovare i tuoi genitori
dapprima con minore frequenza, poi sempre più spesso
con l’intento di conoscerli e di farti conoscere
di comunicare loro i tuoi desideri
e quello che avresti voluto portare nel mondo.
Alcune persone fortunate hanno qualche frammento,
qualche brandello di ricordo di quel periodo
aiutati dai genitori che hanno cercato questo contatto
e che ricordano determinati momenti della gravidanza
con amore e intensità
ma anche se tu o i tuoi genitori non avete questi ricordi,
come ad esempio è accaduto a me, è normale,
non fartene un cruccio, perché sei stato comunque amato.
Una vita difficile può indicare che sulla Terra
l’anima dei tuoi genitori non ha potuto esprimere questo amore,
ma ti hanno amato nell’altra dimensione
e tutt’ora sei amato dai tuoi Maesti e dalla Vita stessa.
Lo dimostra il fatto che sei qui e stai leggendo,
che sei venuto al mondo e sei cresciuto.
Ora respira e considera la meraviglia della vita.
No, non venire a dirmi quanto sia stata difficile e dura,
lo so benissimo, non credere che lo ignori
ma tu sei stato un bambino nella pancia della mamma
sei nato e hai fatto esperienza e la tua forza, la tua vitalità,
sono ciò che ti caratterizza e ti ha portato sin qui
con tutto quello che è accaduto nella tua esistenza
sin dal momento del concepimento.
Considera questo e senti la meraviglia
e se qualcosa non ha funzionato come avresti voluto
non recriminare, non ti focalizzare su questo, ma su ciò che sei
e sulla capacità di vivere, di evolvere e di crescere
che hai dimostrato e che dimostri in ogni momento.
Ora riporta l’attenzione al respiro,
saluta le immagini della tua gestazione
manda un bacio sottile ai tuoi genitori
e torna al momento presente
con una sensazione di pienezza in tutto il tuo essere.
Patrizia Manuela Rottigni