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Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 20 novembre -  Meditazioni quotidiane - Giorno 324 -  CHI SONO, COSA MI GUIDA?


Respira

e portati nel tuo spazio interiore

lasciandoti accompagnare dal respiro.

Prendi contatto con la tua forma fisica

senti il tuo corpo, osserva la postura

e assicurati che sia corretta e ben allineata

con la schiena autosostenuta, staccata dallo schienale

i piedi ben piatti a terra e le mani sulle gambe,

allinea il capo alle vertebre della colonna

e fai in modo di favorire l’allineamento.

Mentre respiri percepisci il ritmo

e fai in modo che diventi calmo e profondo

con un andamento regolare e lento.

Continua a respirare e lasciati accompagnare

nelle profondità del tuo Essere.

Chi sei tu?

Da dove vieni,

dove stai andando,

a cosa conduce la tua esistenza,

qual è la linea che ti guida?

Ognuna di queste domande meriterebbe

una propria meditazione, ma noi iniziamo così.

Chiediti “Chi sono io?”

Indaga e al tempo stesso resta in attesa,

cullato dal ritmo del respiro

che ti accompagna in quest’indagine.

Respira e prendi coscienza di quel che senti in te.

Forse non percepisci una risposta specifica

e questo accade più spesso di quanto pensi,

quel che conta è continuare a indagare

oggi, domani e nei giorni a venire

per creare lo spazio e ricevere la risposta

a questa domanda e alle altre che seguono.

Ora chiediti “da dove vengo?”

È una domanda ampia, complessa

che porta in sé un significato profondo.

Lascialo emergere.

Riconoscilo

Accoglilo.

Forse sai da dove provieni, forse non ti è chiaro.

Come sempre, ascolta il tuo Sé,

semplicemente.

Respira

La domanda successiva potrebbe sembrare semplice

“dove sto andando?”

Conosci la tua direzione

E hai fatto un piano per la tua esistenza

o lasci che la vita semplicemente “accada”?

E questo piano cosa comporta?

Qui viene spontanea la domanda successiva,

puoi chiederti “da cosa viene condotta la mia vita?”

Qual è il pilota della tua esistenza?

È dentro di te o è esterno?

È una spinta, una voce, una luce, un’idea

o è un lavoro, un obiettivo, una promessa

…o entrambi.

Ascoltati

Respira

Resta l’ultimo punto di indagine, è il momento di domandarti

“qual è la linea che mi guida?”

Esiste dentro di te un aspetto che ti ha sempre indirizzato

e questo aspetto è utile, ti sostiene.

Oppure ha provocato danni, dolore e sforzi?

Sai, spesso le fatiche sono un modo che il nostro Sé

adotta per risvegliarci, per portarci a sentire,

per scoprire cosa c’è oltre il quotidiano

oltre le abitudini, più o meno belle, che seguiamo;

molto spesso non ci soffermiamo a pensare se ciò che rincorriamo

è davvero quello che chiama la nostra Anima.

Indaga e respira.

Considera e accogli.

Può darsi che tu abbia raccolto risposte soddisfacenti.

Può darsi che le risposte non ti piacciano per niente.

In entrambi i casi hai uno strumento di riflessione.

Anche il silenzio, la non risposta è uno strumento,

ma in questo caso, prima di concludere la meditazione,

riprendi le domande partendo dalla prima (o dall’ultima)

e ascoltati di nuovo per scoprire se sono sorte delle risposte

o se invece la risposta era proprio il silenzio.

In questo caso considera il significato del silenzio.

Al termine della meditazione prenditi il tempo che occorre

per tornare con calma al momento presente.

Respira consapevolmente e deglutisci,

poi sbadiglia vistosamente e stiracchiati un po’

prima di aprire gli occhi e prendere contatto

con la realtà della vita quotidiana.

Questa è una tra le meditazioni da ripetere con costanza

in modo che le risposte arrivino con significati pieni.

Annota quello che è emerso oggi e lascia dello spazio bianco

nelle pagine successive del tuo quaderno Spirituale,

ti serviranno per annotare i nuovi risultati,

le nuove competenze e comprensioni

e tracciare un profilo di te sempre più completo.

Namaste

Patrizia Manuela Rottigni


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