Come si muove la tua vita?
Nel corso dei giorni e dei mesi incontri aspetti che scivolano lisci
e situazioni in cui trovi degli intoppi e ti senti a disagio.
È difficile comprendere razionalmente quale sia la discriminante
ma fermati e prova a sentire.
A volte vuoi così fortemente raggiungere qualcosa
che insisti e ti adoperi in ogni modo affinché questo accada
e non ti fermi a pensare che tutti quei contrattempi
riservano di certo un significato.
Può trattarsi di un nuovo lavoro, un appuntamento,
una festa da organizzare, un regalo da acquistare,
può essere qualunque cosa, ma quando non fluisce
fermati e ascolta, perché la tua vita ti sta parlando.
Di frequente può dipendere dalle nostre resistenze,
perché quell’aspetto è talmente importante
che lo investiamo di un significato immenso e carico di ansia
creando così un campo elettromagnetico che “intoppa”.
E se non fosse questo?
Ottima intuizione, infatti c’è dell’altro da valutare.
Come ben sappiamo il nostro essere si compone di due aspetti:
una parte fisica che comprende tutte le caratteristiche
corpo fisico e della personalità, inclusi l’ego,
l’intelletto, il raziocinio, la volontà e quant’altro
e di una parte animica - dico una per semplificare,
perché la nostra parte spirituale è incredibilmente vasta
e meravigliosa - la nostra anima/spirito.
Sono due aspetti che presentano desideri e direzioni
apparentemente inconciliabili e se la personalità prende potere,
l’anima si ritira un istante per lasciarla fare.
In pratica sempre una sola parte viene nutrita e governa.
Quando ti senti a disagio negli avvenimenti della vita di tutti i giorni
e magari ti stai sforzando per uscire dalla tua zona di comfort
(vedi al riguardo la meditazione del giorno 112)
Ti sei sintonizzato sui suggerimenti della tua anima,
che ti spinge sempre oltre il quotidiano e oltre le apparenze
per avvicinarti di un altro passo alla Fonte,
per aiutarti a perseguire i tuoi scopi interiori.
Quando ti lasci andare a spazi di materialità,
a quelli che per i bambini vengono chiamati “vizi”
stai dando spazio alla tua personalità e alle esigenze materiali.
Non c’è niente di male, intendiamoci bene!
Sei un essere con una parte fisica che chiede nutrimento
ma è molto importante riconoscere e mantenere il giusto limite.
Non si tratta solo di seguire la legge e di essere onesti
oppure di non incappare in azioni riprovevoli,
a volte basta anche meno per uscire dal limite, accade
quando ti lasci governare dalla personalità e dalle sue richieste,
quando avevi scelto di praticare un compito spirituale
e hai deviato verso un aspetto pratico, uno qualsiasi,
hai scelto, più o meno consapevolmente,
di mettere da parte la tua anima
e di non perseguire i suoi suggerimenti.
Quello è il momento esatto in cui iniziano a crearsi gli intoppi.
È il tentativo estremo di riportarti verso la tua strada,
verso quel che fa bene all’anima – quindi a te, nella tua interezza.
È una verità spirituale che può far paura, o irritare la personalità,
ma al tempo stesso nasconde il segreto, la chiave
che ti permette di governare la tua vita.
Quando qualcosa diventa inspiegabilmente (e inevitabilmente) scomodo,
consideralo un avvertimento. Fermati!
Cerca il punto in cui sei uscito dal seminato e inizia a tenere a bada
quel che fai, ciò che desideri, le parole che esprimi, i tuoi pensieri.
È una grande scelta che ti permette di connetterti a una Luce più grande
ben più grande e soddisfacente dell’apparente rinuncia
e ti evita le difficoltà che altrimenti ti pioverebbero addosso.
Certo, sembra scomodo a volte, oppure la personalità si lamenta
perché vorrebbe quella giacca, quella macchina, quel posto di lavoro,
quella casa, quella relazione, quella festa, addirittura quella persona.
Sai, la personalità è come un bambino piccolo che desidera un giocattolo,
si intestardisce e quando vuole qualcosa sembra non sentire ragioni.
Ma tu sei ben più forte e potente e hai solo bisogno di decidere
e di apprendere come governare, al di là delle difficoltà e delle restrizioni.
Saranno anche scomodi, ma credimi, certi momenti della vita
costituiscono un grande insegnamento.
Oggi puoi scegliere di ascoltarti con onestà e iniziare a scrivere una lista
nella quale elenchi le cose che fai, ma sono scomode per te,
gli avvenimenti indesiderati che non ti aspettavi di incontrare,
le situazioni che ti affaticano, che ti imbarazzano, che ti danno dolore,
quelle che preferiresti evitare e invece sono lì, magari tutti i santi giorni,
come quel collega, o quella direttrice così rigida, o quel percorso così snervante
insomma, tutte le cose che, se non ci fossero, sarebbe meglio.
Fai la lista
Che farne?
Guarda tutte le difficoltà, osservale bene una per una
e decidi quali sono le peggiori, quelle più faticose.
Fatto?
Bene, ora inizia a accettarle, cerca l’insegnamento che celano,
fosse anche semplicemente l’umiltà, o l’obbedienza, o imparare a portare pazienza.
Accettale, amale, cercale, falle tue.
Presto o tardi ti accorgerai che non ti danno più noia,
che non ti irritano, né addolorano o che addirittura sono svanite,
perché ogni volta che incontriamo un aspetto sgradevole e lo accogliamo
accogliamo una parte di noi ferita e recalcitrante
e senza saperlo fino in fondo, stiamo guarendo la nostra anima.
Namaste
Patrizia Manuela Rottigni