Sei comodamente seduto sulla seggiola,
i tuoi piedi sono poggiati a terra,
l’addome e i polmoni si contraggono
e si espandono ritmicamente.
Ti concentri sulla colonna vertebrale,
distesa e autosostenuta
come una colonna di perle luminose,
in perfetto equilibrio una sopra l’altra
non sono i muscoli a sostenerti, ma le perle,
la muscolatura della schiena è rilassata
e il capo, allineato con le vertebre,
è leggermente reclinato verso lo sterno
Il respiro esce
il respiro entra
Ti senti comodo
Sei comodo con te stesso e con la tua posizione
pronto a muoverti interiormente
Il respiro esce
il respiro entra
Dal luogo nel quale ti trovi ti incammini interiormente
verso uno spazio che si trova davanti a te
è il cortile interno di una casa di città
cammini verso il portone e lo osservi
lo guardi con interesse, forse curiosità,
per scoprire il materiale di cui è fatto,
le mani che lo hanno creato.
Lo spingi, si apre e si affaccia davanti a te
un angolo di città, un ritaglio di realtà
che forse conosci benissimo o forse è inusuale.
Di fronte a te una vista cittadina
le strade e le case si delineano immediatamente
le vedi davanti ai tuoi occhi,
le tocchi con le tue mani
ne senti gli odori e profumi
e ti immergi in questa realtà che presto ti rapisce.
Cominci a camminare sulla via principale.
Subito ti rendi conto del luogo in cui ti trovi,
una città di mare, di pianura, di fiume, di montagna,
Una città italiana, una capitale straniera, un borgo d’oltreoceano
un luogo piccolo o grande, dove la gente vive, si muove
è indaffarata o indifferente, è libera o impegnata.
Osservi le costruzioni, valuti gli aspetti tipici
che caratterizzano in modo chiaro quel luogo
e ti lasci rapire dalla bellezza artificiale
realizzata dall’uomo per dare spazio e vita
con l’intenso desiderio di creare qualcosa di bello e utile
cercando la collaborazione della natura, laddove è stato possibile,
o relegandola a piccole aiuole quando lo spazio non era sufficiente.
Respiri.
I profumi della città sono così particolari e intensi.
Le città d’oriente sanno di spezie,
quelle di mare profumano di salsedine
ma gli stretti vicoli del porto odorano di sentina
le città di montagna allargano le narici
e d’inverno l’aria è pungente di neve
mentre quelle di lago hanno il respiro lento,
incorniciato dai monti, quando ci sono.
Ti soffermi un istante a pensare
al generoso impegno degli antichi abitanti del luogo
che per primi hanno domato la terra
al sacrificio di ogni singola pianta estirpata
al duro lavoro di chi affondava nel fango
per redimere le paludi e le erbacce.
Cammini su strada asfaltate, talvolta lastricate
le vetrine dei negozi ammiccano al tuo passaggio
i tavolini esterni dei bistrot ti chiamano invitanti
e provi gratitudine per questo e per gli altri doni
che la sinergia tra l’uomo e Madre Terra
elargisce ai visitatori e agli abitanti del luogo.
Cammini con il naso verso l’alto
per inquadrare i piani superiori degli edifici,
sbirci tra uno scampolo di cielo,
i balconi appesi al niente
e un bovindo intrigante che nasconde la sua storia
e pensi a quante altre situazioni
si snodano dietro ogni finestra
ognuna con i suoi attori, felice o meno che sia.
Lo sguardo continua a scorrere libero e curioso
e si sofferma su una bancarella poco più in là
dove un giovane propone piccole creazioni
realizzate con cura dalle sue mani.
Resti colpito, i manufatti sono davvero incantevoli,
uno, in particolare, ti fa battere il cuore per la sua armonia
e questa sua particolarità ti emoziona e ti fa star bene.
Decidi di riservargli un posto speciale,
lo acquisti e il suo creatore lo posa delicato nella tua mano.
Lo deponi nella tasca della tua casacca per non sciuparlo.
Una volta a casa troverai il luogo ideale per conservarlo
riservandogli uno spazio speciale e visibile
che ti ricorderà tutta l’energia e i profumi di questa città,
delle sue strade e dei suoi angoli incantati
e le imprevedibili sensazioni che ti ha regalato questa visita.
Sono emozioni positive e sensazioni rigeneranti
che rimarranno sempre con te.
Fai ritorno verso il palazzo da cui sei partito,
salutando i quartieri e i suoi abitanti
e mentre varchi la soglia del portone
sfiori con una mano il manufatto che tieni in tasca
e percepisci la consistenza del tuo piccolo tesoro.
Ti senti bene e provi gratitudine per la città e per i suoi segreti,
per la sua luce e per i suoi marciapiedi e tieni con te
le sensazioni rigeneranti vissute con questa passeggiata.
Riprendi ora contatto con il tuo respiro e deglutisci consapevolmente.
Prenditi tutto il tempo che occorre per tornare alla realtà intorno a te.
Mantieni le sensazioni raccolte durante la meditazione.
Quando apri gli occhi disegna subito l’oggetto che hai acquistato
e descrivi su un foglio le sensazioni che ti elargisce.
Patrizia Manuela Rottigni