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Patrizia Manuela Rottigni

UN PENSIERO PER TE – 8 dicembre -  Meditazioni quotidiane - Giorno 342 -  ESSERE FELICI -


La ricerca della felicità è un tema comune.

Ne abbiamo parlato in modo specifico (gg 249 e 259)

e ne parliamo spesso tra le righe delle meditazioni

perché la felicità è qualcosa cui tutti anelano

ma molto credono sia difficile da raggiungere,

forse perché non riescono a comprendere…

Scrivo comprendere perché aspettarsi la felicità perfetta

significa non comprende il senso reale della felicità.

Portati nel tuo spazio di ascolto interiore

attraverso il respiro e con la giusta postura.

Prenditi tutto il tempo che ti serve

per trovare la tua centratura, poi inizia a leggere.

La prima cosa da ricordare è che non abbiamo bisogno

dell’approvazione degli altri per essere felici e anche se

molti ti apprezzano, ti ammirano e si complimentano con te

non basare su questo la tua felicità,

perché il giorno in cui si dimenticassero di apprezzarti

ti troveresti inutilmente infelice.

Essere felice non è una vita senza tempeste o incidenti,

o vivere senza delusioni, o lavorare nel posto più bello del mondo.

Ci sono persone infelici nonostante questo

e persone incredibilmente felici senza tutto questo.

Essere felici è trovare forza dentro sé stessi

per affrontare ogni giorno con il sorriso,

anche se travolti da battaglie e imprevisti,

è avere la capacità di perdonare e di amare anche nelle difficoltà.

Sei felice se sei capace di vivere la vita andando incontro alle sfide

e mantenere la serenità anche nei periodi di crisi e incomprensioni.

È bello saper apprezzare un abbraccio, i successi, gli applausi,

ma quando sai riflettere sulla tristezza, o impari dai fallimenti

e stai bene anche da solo con te stesso, allora puoi essere felice.

Alcuni pensano che la felicità dipenda dai giochi del destino

mentre quel che conta davvero è sentirsi bene

anche quando il destino sta giocando a rimpiattino

e sembra nasconderti ciò che desideri.

In quei momenti fermati, portati dentro il tuo essere

e trova la risposta semplice a ogni domanda difficile.

Quando ti senti vittima delle situazioni

stai lasciando che altri prendano in mano la tua partita

e la giochino al tuo posto, con le loro regole,

ma quando sei il protagonista della tua storia

puoi fare cose immensamente grandi.

Puoi attraversare il deserto sapendo che in te c’è sempre un’oasi

esprimere quello che provi senza temere le critiche,

puoi anche riconoscere di aver bisogno degli altri,

permetterti di dire “ho sbagliato” e anche “scusami”.

Senti da dove nasce la era felicità?

Perché quando sbagli strada hai bisogno di ritrovarla,

quando provi dolore ti occorre incontrare la serenità

e quando ti senti perso in mille ostacoli, è il momento

di ritrovare l’intuizione, la creatività, la forza

e al tempo stesso la capacità di riflettere.

Essere felici è non mollare mai di fronte alle sfide

e non rinunciare alle persone che ami.

Ringrazia ogni mattina per il miracolo della vita,

fai crescere in te la tolleranza e la pazienza,

utilizza gli errori e i fallimenti per comprendere la via,

questi sono piccoli-grandi brandelli di felicità.

Felicità è tutto ciò in cui riesci a sorprenderti.

È amare i tuoi cari e coccolarli, a cominciare dai figli,

fino ai genitori, compresi gli amici più cari

e saperlo fare anche quando capita di sentirti ferito.

È amare.

È dirlo senza paura, senza aspettarsi risposte in cambio.

È lasciar vivere la creatura che sei,

quella fisica, materiale,

ricordando chi sei realmente,

l’Essere Spirituale che vive dentro di te,

gioioso e semplice ma profondo e potente.

Ecco, questa è la complessa, faticosa e appassionante

strada per la felicità, una strada che puoi percorre facilmente

quando accetti che essere felice non è avere una vita perfetta,

ma è lasciare che la tua vita diventi un giardino di opportunità.

Patrizia Manuela Rottigni


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