Anche se si racconta che la notte più lunga sia quella di Santa Lucia (13 dicembre)
è il solstizio d’inverno a determinare la brevità del giorno rispetto alla durata della notte.
È l’inizio dell’inverno e, da un punto di vista esoterico, l’inizio del ciclo annuale,
il momento in cui prendono vita le intenzioni e i progetti per il prossimo anno.
Portati nel tuo spazio di ascolto interiore
controlla la posizione dei piedi, piatti a terra
tieni la colonna eretta e staccata dallo schienale
e inizia a respirare tranquillamente
e profondamente.
Espira
Inspira
Espira il dolore,
inspira l’amore.
Espira la paura,
inspira la fiducia.
Espira la rabbia,
inspira la pace.
Espira le rivalità,
inspira l’uguaglianza.
Espira il disprezzo,
inspira l’amore.
Espira la debolezza,
inspira la vitalità.
Espira
Inspira
lascia che il respiro ti culli,
ti ripulisca, ti nutra
e ti accompagni dentro di te.
Ascolta i suoni del tuo corpo
e i rumori attorno a te.
Senti la vita che vive e pulsa
senti i rumori frenetici delle attività natalizie
e al tempo stesso cogli i suoni ovattati
di ciò che si muove piano, con cura
e trova il silenzio dentro di te.
Il silenzio dell’inverno
del riposo
della Terra che si ferma
degli alberi spogliati per superare il freddo
degli animali cauti che riposano nelle tane.
Senti come tutto siaimmobile, in attesa.
Durante il solstizio il sole “si ferma” per 3 giorni
creando un campo di quiete.
È un tempo ottimo per la semina.
Il seme deposto nella terra
sembra apparentemente immobile
ma in realtà è vivo, in attesa
è fuoco pronto a manifestarsi
quando sarà il momento.
E ora riposa.
Anche tu sei un coltivatore di semi.
Il seme contiene in essenza ciò che diventerà,
è un progetto con una dotazione completa.
Il pensiero è il tuo strumento
ti permette di immaginare un seme,
di costruirlo, di deporlo nella terra
e di nutrirlo dandogli acqua
fino a quando sarà pronto a germogliare
e dare infine il suo frutto, il risultato.
Fermati.
Considera quel che vuoi originare
crea il tuo “pensiero-seme”
nel silenzio del campo di quiete.
Respira.
Ascoltati.
Genera il tuo seme.
Puoi scrivere questo pensiero,
se vuoi, fallo.
Poi pianta il seme
Deponilo nel tuo grembo,
coprilo con cura
nutrilo con il tuo cuore
e lascialo a riposo
nel silenzio e nel buio.
Nei giorni a venire ricorderai di nutrirlo
giorno dopo giorno
fino a quando vedrà la luce,
ma ora lascialo dove lo hai deposto
con fiducia e serenità.
Respira consapevolmente, stiracchiati e sbadiglia
muovi piano le dita delle mani e dei piedi.
Quando ti senti pronto torna alla realtà circostante
considerando lo stato di centratura e presenza
che ha raggiunto la tua persona
generato attraverso questa meditazione
e la creazione del tuo pensiero-seme.
Ricorda di annotare le intuizioni e i messaggi
che ti sono stati suggeriti dalle tue parti profonde
e considera le forze speciali che sono emerse
e che riposavano dentro di te.
Om Om Om
Patrizia Manuela Rottigni